Walther Hp nella Rsi

Ciao a tutti! La discussione è iniziata su Facebook, io ho deciso di postare questo argomento anche qui, tra le armi italiane, anche se si parla di una Walther, perché il "destinatario" è una forza armata italiana.
In pratica, gira da alcuni anni l'informazione secondo la quale alle forze armate della Rsi sarebbe stato venduto un piccolo lotto di Walther Hp che, come è noto, era in pratica la variante "civile" o "da esportazione" della P38. Rispetto alle normali P38 sono diverse le scritte, la matricolazione e il tipo di percussore. La domanda è: atteso il fatto che sia Junio Valerio Borghese, sia altri della Decima sono raffigurati nelle foto d'epoca con delle P38 al fianco, potrebbe avvalorarsi con ciò la tesi di una fornitura di Hp? Qualcuno ha riscontri più precisi in merito? Volesse iddio anche in merito alle matricole?

In effetti anche io avevo questo ricordo di 500 Hp, ma non mi ricordavo la fonte. Forse è la medesima.

Ah, sì, mi ricordo di quella discussione! Molto interessante! E faccio caso solo ora al fatto che quei militari del San Marco hanno l'elmetto da parà mod. 42!

Eh, no, solo P: Il battaglione paracadutisti e il battaglione nuotatori furono accorpati ufficialmente nel battaglione NP solo il 1° aprile 1943. Se la foto è di gennaio, è il battaglione paracadutisti.

Ciao a tutti !
Non so quanto possa essere afferente alla discussione, ma mi fa piacere raccontarvi del mio unico "incontro ravvicinato" con una HP. Non parlo per sentito dire, ma per esperienza assolutamente diretta... Allora: qualche anno fa mi capitò di vedere (e poi studiare per un'oretta con relativa calma) una HP portata (con un bel po' di rischio, direi...) in un'armeria milanese da una persona che non conoscevo, ma che era nota in quel negozio. Non credevo ai miei occhi... la pistola era nella scatola originale, completa di caricatore di riserva, bacchetta per la pulizia e cleaning kit di alluminio, completo di tutto il contenuto. Mancava solo il libretto di istruzioni.Questo il primo impatto. Secondo impatto: numero di matricola appena sopra il 3000 - e dunque in un range normalmente occupato dalle 7,65 Para (vedi libri di Buxton) mentre questa era in 9, costruita intorno al settembre-ottobre 1940) - nuova di zecca, incredibilmente bella. Dettagli che mi saltarono all'occhio: i caricatori marcati P.38 e lo scasso dell'anello del correggiolo, non rotondo come di norma, ma modificato (molto bene...) alla forma rettangolare, che poi troveremo sia nelle HP più tarde, sia nelle P.38. Le suddette guancette, ovviamente, con la corretta zigrinatura " a scaglie".
Ed ora la storia. Pare che il tizio l'avesse avuta da un'anziana vedova - italiana - che l'aveva trovata fra le cose del marito - italiano - da poco defunto. Ora la prima domanda che lega con l'aneddoto triestino sopra riportato: come faceva il tizio ad avere un'arma simile, da guerra e vietata allora come oggi? Ma davvero si poteva trovare - in piena guerra - una HP in 9 Para in un negozio, mentre erano vietate le 9 corto? Inoltre - è sempre il Buxton che parla - le HP ebbero una vita commerciale assai ridotta. A parte il contratto svedese (con matricole dedicate) e qualche vendita in Spagna, Portogallo e Sud America, poche si mossero dalla Germania, dove a parte quelle finite alla Wehrmacht, pare che pochissime siano andate a privati, ovviamente super tesserati NSDAP e magari anche raccomandati...
Resta il mistero di quella magnifica arma che non so che fine possa aver fatto. E continuo a chiedermi come sia finita là dove è stata trovata. Che fosse una di quelle destinate alla RSI che non vide mai una battaglia ma solo il fondo di un cassetto?
Spero di non avervi tediato...
Fausto
nella foto di rete una HP (in 7,65 Para) nella scatola originale. Il tutto identico alla pistola sopra raccontata (a parte il caricatore di riserva che qui manca) . Notare lo scasso per l'anello del correggiolo, modificato e identico a quella da me vista...

Edited by militariablu - 7/9/2016, 08:27