| Le considerazioni di flak 20 le condivido in pieno. In questi anni, almeno 25-30 (sono stato il primo, collezionista privato, a fare una mostra-mercato, a Palmanova), ho portato avanti, con i vari organizzatori romani, alcuni concetti, sempre disattesi. Il più banale è che ci debba essere una programmazione fra gli organizzatori. Fare manifestazioni con scadenze ravvicinate è una vera follia, poi farle nelle stesso giorno, non trovo, più, parole, per definirle! Quello per cui mi sono, sempre, battuto è di farne due all'anno (come Milano) a date CERTE!!!!! Se uno sa, che a Maggio ed Ottobre, c'è una manifestazione di questo tipo, a Roma, basta un minimo di pubblicità (in verità, molto scarsa), per ricordarlo. Nei primi anni non ci sarà, per gli organizzatori, un grande guadagno (non lo fanno, giustamente, per divertimento), poi, man mano che prenderà piede, le cose, dal punto di vista del guadagno, miglioreranno, sicuramente. Le manifestazioni (organizzatori) durano due o tre anni, poi passano di mano, con altri criteri! La chiusura della rivista U&A ha, sicuramente, limitato la comunicazione. Era, tra l'altro, un ottimo mezzo per far conoscere queste manifestazioni. Non so se, sulla nuova rivista, trovino spazio queste, importanti, comunicazioni. Per i prezzi, troppo elevati, è il solito discorso, anche questo più volte ribadito. Uno dei problemi della nostra(e) colelzione(i) è il mancato rinnovarsi. Al Seraphicum, mi veniva da "piangere" quando ho visto i collezionisti di filatelia e monete del Regno, età media 80 anni! I nuovi, per vari motivi (sempre più fiorente l'industria del falso), sono sempre meno. Oggetti, diciamo comuni, dovrebbero costare poco, pochissimo, per invogliarli. Invece si sentono delle cifre senza senso! Anche i venditori, nei mercatini domenicali, a causa di quello che vedono su Internet e dalle richieste ed acquisti che fanno i commercianti di militaria (comprano tutto a qualsiasi prezzo per avere una sorta di monopolio negli acquisti), hanno alzato enormemente i prezzi.
|