| | sigla su casco: che significa? | |
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| | Riprendo dopo parecchio tempo questo argomento in quanto sono riuscito a trovare una foto che forse togliera' qualche dubbio in merito all'interno marrone dei caschi coloniali in oggetto. Si tratta di un ufficiale inglese che esamina un casco coloniale italiano mentre ai suoi piedi ce ne sono "spalmati" qualche decina. Si puo' notare molto bene la differenza di colore dei caschi sulla sinistra con una colorazione uniforme a differenza di quelli di destra che hanno una differente colorazione tra interno ed esterno. Dall'ombra sul terreno il sole dovrebbe essere molto alto e quindi poco influente nel modificare il colore degli interni anche perche' la differenza e' ben visibile. Come gia' detto esiste un altra foto presa da piu' vicino di una Camicia Nera che abbracciando una vecchietta mostra piu' chiaramente l'interno del casco ma che a tutt'oggi non sono riuscito a ritrovare. Adesso agli specialisti dei viraggi di colore nelle foto d'epoca l'arduo responso. Dirigibilista
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| | é una foto ben nota...più volte tirata in ballo per dirimere la questione dei caschi con interno kaki...come del resto quella del soldato che abbraccia la vecchia...e sempre immancabilmente per un motivo o per l'altro le foto non sono state giudicate dirimenti...ma il punto non è questo...piuttosto la questione sta nello stabilire se i caschi realizzati in tela leggera e interno kaki (ne esistono anche in tela spessa diagonale con interno in tela kaki...una specie di modello ibrido transizionale(?))siano una versione tarda del tempo di guerra e quindi destinati all'Africa Settentrionale...oppure se sono rimasti nei magazzini e non sono mai stati distribuiti...sta di fatto che mentre è piuttosto comune imbattersi in caschi in tela diagonale con in terno in tessuto verde che abbiano fregi montati d'epoca e chiari seghi di aver fatto veramente la guerra in Africa, è davvero molto raro trovare caschi del tipo monocromo reduci dalla guerra... questo può essere interpretato in due modi, o ne furono distribuiti pochi o punti, o quelli distribuiti hanno fatto tutti o quasi una brutta fine (come anche questa foto insieme ad altre sembrerebbero testimoniare) viste le vicende belliche, abbandonati sul posto o finiti in campi di prigionia in testa ad i militari che li calzarono...pochi, come sembra logico, ebbero la ventura di riportarli in patria... Quel che è certo...quelli oggi reperibili, nuovi di magazzino o con danni dovuti ad un cattivo stoccaggio ma mai distribuiti, la guerra non l'hanno fatta e se si trovano con ogni sorta di fregio sul mercato, è chiaro che sono frutto di rimontaggio...
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| marpo1 |
| | Come ben sai Adriano sono altre tre o quattro le foto che servono a dirimere il dubbio del verde o del kaki all'interno, non quella sopra.Non le ripropongo perché tutti le conoscono.Caschi monocromi reduci di guerra io ne ho trovati un paio soltanto e concordo sul fatto che quelli nuovi mai usati possano non essere mai stati distribuiti. E' nota poi la faccenda che in Olanda la nota ditta di un brandy li dava in omaggio se non mi sbaglio tra gli anni '60 e '70.Il mistero del marchio rimane perché non e' identificabile. PaoloM
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| 18 replies since 20/12/2016, 10:40 1320 views |
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