Nel corso del 1942 e nei primi mesi del 43 il Regio Esercito condusse tutta una serie di ricerche e sperimentazioni in campo uniformologico,anche alla luce dell'esperienza fatta nei due anni di conflitto.
Alla fine di queste ricerche si decise di adottare l'uniforme da paracadutista come nuova divisa per tutta il Regio Esercito,e l'abolizione degli obsoleti pantaloni alla zuava con mollettiere,sostituiti dai pantaloni alla paracadutista infilati negli scarponcini.
Lotti di nuove uniformi entrarono in produzione,ma in conseguenza dei noti eventi del 25 luglio e dell'8 settembre 1943,furono le truppe della RSI a beneficiarne.
Poco noto è che durante le summenzionate ricerche il REI abbia sperimentato capi di colore marrone e kaki,considerando questo colore ( o giubbe di questo colore) meglio atto del solo grigio-verde alla mimetizzazione del soldato.
Ecco,da un vecchio numero di "Uniformi ed Armi" dei primi anni 90,due dei capi sperimentati.
Il primo è un giaccone reversibile (con interno bianco),il secondo una giubba da campagna derivata dalla sahariana.
Interessanti anche i colori di maglione e camicia con cravatta,che però potrebbero anche essere una licenza dell'allestitore dei manichini.
Sempre secondo "Uniformi ed Armi",la giubba sahariana di foggia paracadutista (senza collo) color ruggine,poi portata dagli allievi della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana),
potrebbe provenire da un lotto di questi capi sperimentali.
(se ne parla anche qui):
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Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
