Soldato Olivotto a Fort Lawton (USA)

Il Corriere della Sera (credo di oggi) in un articolo a firma G.A. Stella dal titolo "Ipocrisia Svelata", riferisce sull inchiesta che a settantatre' anni dai fatti ha fatto luce sulla morte di un nostro soldato negli USA nell agosto 1944.

Per Guglielmo Olivotto, trevigiano classe 1911, la guerra combattuta finì con la cattura in Africa nel 1943 e il trasferimento in un campo di prigionia in America -Fort Lawton (Seattle). Dopo l 8 settembre, il suo status di POW evolve a quello di autiere in una Italian Service Unit -ISU, ma nella notte tra il 15 e il 16 agosto 1944 viene trovato cadavere -apparentemente impiccato. Ne vengono incolpati 28 militari USA di colore di una unità in procinto di partire per il Pacifico, tutti prosciolti da quella che viene definita la più grande (leggi : numerosa) corte marziale USA della Seconda Guerra mondiale.

A indagare seriamente su quella lontana morte (sempre volutamente ignorata anche dalle autorita italiane) é stato ai nostri giorni il libro-inchiesta "On American Soil" di Jack Hamannum la cui conclusione accusa dell omicidio intenzionale del nostro connazionale per odio verso gli Italiani un sorvegliante (bianco) del campo.
Olivotto giace tuttora sepolto nel cimitero di Fort Lawton, sotto un monumento funebre (una colonna spezzata) erettogli dalla pietà della comunità italiana di Seattle.

Foch