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| Conservare e valorizzare le proprie autentiche tradizioni è un atteggiamento innanzi tutto di consapevolezza culturale, di riconoscimento delle proprie radici, di rispetto per le proprie origini. E' altresì vero che la maggior parte di tali tradizioni hanno spesso un origine prettamente locale, legate ad usi, costumi, consuetudini di una ben determinata area geografica, e che questo patrimonio di frequente viene perduto con l'inarrestabile ricambio generazionale o marginalizzato da una società mediatica sempre più interconnessa, interdipendente, multietnica e multiculturale. Non dobbiamo però, a mio modo di vedere, confondere quelli che sono le vere trasformazioni culturali da astute operazioni di marketing... Non ci sarebbe effettivamente nessun bisogno di abbandonare le nostre storiche ricorrenze tradizionali, così ricche e differenti da regione a regione, per "importare" una festa di carnevale tipo Halloween, se non quella di riempire i supermercati di zucche vuote e omini di marzapane. Il potere del mercato, reso ancora più irresistibile dai nuovi mezzi di comunicazione di massa, dal web, dai social network, rende però la società immediatamente permeabile all'affermarsi di questi nuovi rituali, abilmente veicolati attraverso canali di comunicazione veramente globali che, guarda caso, sono stati ideati e sviluppati proprio negli Stati Uniti nell'ambito di una vera e propria rivoluzione tecnologica, quella informatica, tra le più importanti degli ultimi secoli. Tutto ciò, però, ha poco a che vedere con la questione dello stile: l'Europa, e in particolare l'Italia, la Francia e in parte la Gran Bretagna, rimangono e rimarranno ancora per un bel pezzo campioni d'eleganza nel mondo. Tanto per citare un esempio, nello scorso mese di agosto a Pebble Beach, in California, si è tenuta un'asta di automobili d'epoca durante la quale il prezzo più alto è stato spuntato per una Aston Martin DBR-1 degli anni '50, aggiudicata alla cifra stratosferica di 22.000.000 di dollari... A prezzi di poco inferiori sono state poi piazzate diverse Ferrari, Porsche, Jaguar e Mercedes. Nessuna automobile americana, per quanto rara o prestigiosa, ha neppure lontanamente sfiorato quotazioni del genere. Evidentemente lo stile europeo conserva tutt'ora, anche al di là dell'oceano, un fascino irresistibile per il quale si è ancora disposti, almeno in campo economico, a fare vere follie...
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