CITAZIONE (magnus @ 26/12/2017, 11:48)
A questo punto, dov'è la novità nella nuova "pink & green"? Sembra tratta pari pari dall'armadio di un reduce che l'ha conservata sacralmente.
In effetti sembra una vera e propia restaurazione dell'uniforme da Ufficiale come era verso il 1948-49 circa,quando adottarono la cravatta dello stesso colore della giubba (prima era kaki,e prima ancora era nera),e poco prima che abolissero i soffietti laterali (che in effetti sono molto comodi per i movimenti).
Le differenze staranno nei tessuti adoperati (temo che la percentuale di sintetico sia molto alta,anche per una questione di durata e facilità di lavaggio).
CITAZIONE
Dalla vicenda, ancora non definita, della nuova uniforme per l'US Army ricavo subito due considerazioni: la prima, legata allo specifico, è che lo spezzato adottato non mi sembra cromaticamente il massimo. In particolare, trovo poco soddisfacente il colore dei pantaloni e delle scarpe.
Le scarpe dovrebbero essere più scure; in un immagine sotto la neve paiono addirittura beige,ma forse è solo un effetto della foto.
Il colore dovrebbe essere "russet brown",ossia marrone rossiccio.
I pantaloni invece sono del giusto colore....sembrano più belli con giubbe che virano verso il marrone cioccolato (come nella foto originale del 1940 che ho postato più sopra).
CITAZIONE
Secondo: gli statunitensi sembrano non avere remore o complessi a cambiare uniforme ordinaria, per quanto essa possa essere consacrata dall'uso pluridecennale, anche in campagne di guerra.
Questo è un guaio dell'US Army; hanno sempre pasticciato molto con le uniformi.
Anche la "pink & green" è nata da uno "sbaglio".
La nuova giubba a collo aperto per Ufficiali adottata nel 1926 era kaki.
Gli Ufficiali iniziarono ad indossarla con pantaloni da cavallo di tonalità più chiara,secondo lo stile dell'Esercito Britannico.
Nel corso degli anni 30,divenne un vezzo usare lo stesso tessuto e colore dei pantaloni da cavallo anche per quelli lunghi; i più eleganti erano considerati quelli in una sfumatura di beige quasi rosato,detto "taupe".
Contemporaneamente sempre per un vezzo molti Ufficiali iniziarono a scegliere per le loro giubbe e per i berretti tessuti elastique sempre più scuri in una gamma che andava dal marrone cioccolato,al verde-marrone,perchè contrastavano elegantemente con i pantaloni taupe e stavano altettanto bene con scarpe,cinturoni e visiera in cuoio "russet brown".
Questa "moda" dilagante alla fine fu recepita dal regolamento, ed intorno al 1940 la "pink & green" divenne ufficiale.
Immediatamente dopo la guerra,per evitare contrasti di colore,furono tassativamente scelti una volta per tutte gli esatti pantoni di giubba e pantaloni.
Sempre nel dopoguerra i vertici dell'Esercito decisero che avere una divisa differente per gli Ufficiali e per la truppa rischiava di favorire l'impressione che esistesse una casta di Ufficiali,e comunque sembrava elitario.
Così,da una parte proibirono l'uso della pink & green per servizi armati e quando al comando di truppe in Ike Jacket,dall'altra iniziarono lo studio per una nuova uniforme.
Secondo vari sondaggi i soldati avrebbero voluto anche loro la pink & green,ma dopo varie incertezze non furono accontentati.
Alla fine invece di tornare al tutto kaki,che sarebbe stata la scelta più logica e tradizionale,preferirono una divisa di colore verde scuro,la "Army Green",che detto tra noi,prima di essere rovinata negli anni 80,era anche piuttosto bella.
Negli anni 2000,sciaguratamente si decise di abolire la "Army Green" in favore della divisa blù,prima portata per cerimonie o come uniforme da società.
Il risultato è una divisa che,oltre a sembrare più quella di un Corpo di Polizia che di un Esercito,è anche troppo formale per l'uso tutto sommato non infrequente che se ne fa.
Quindi....
CITAZIONE
Addirittura tornano tranquillamente indietro di 70 anni.
CITAZIONE
Non vedo perché per noi l'eventuale cambio, almeno del colore, debba costituire un tabù.
E aggiungo, che non penso affatto ad un ritorno tout court alla riforma Baistrocchi. Ma ad una nuova uniforme che, magari conservando lo stesso taglio dell'attuale (con qualche minimo ammodernamento), si ispiri maggiormente al gusto, alla storia, e ai nostri caratteri (soprattutto colori) nazionali. I quali, sul piano dell'estetica e dell'originalità non sono inferiori a nessuno (purché gli stilisti non siano D&G).
Come forse saprai è attualmente ( o era?) allo studio una nuova uniforme grigio-verde (in realtà grigio-cenerino,chè in Italia il vero grigio-verde è sempre stato piuttosto raro),ispirata alla divisa della riforma Baistrocchi.
Questa era la prima versione (a confronto con un autentica "Baistrocchi"):
Questa la seconda versione,che differisce dalla prima perchè adotta i gradi metallici da controspallina attualmente in uso:
Le ultime informazioni risalgono al settembre del 2015,dopo non se ne è più parlato,il che farebbe pensare ad un "insabbiamento" della cosa.
Del resto parecchi dubbi sono stati posti circa l'opportunità di tornare ad una foggia ed un colore che evocano ricordi non felicissimi e guerre non esattamente vittoriose.
Vi fu,alla fine degli anni 90, un precedente tentativo di adottare un iniforme vagamente simile a quella della "Bundeswehr" e dell'Esercito Austriaco
(questa qui):
La cosa fu stoppata dal Presidente Ciampi in persona,che rigettò i bozzetti.
Consideriamo anche che la nostra uniforme è già cambiata; dal kaki del 1948 siamo passati ad un kaki-oliva,ed il taglio della mod1987 è stato modificato con l'introduzione dei revers a lancia.
CITAZIONE
Ad esempio, quanto mi piacciono francesi, polacchi e serbi, immediatamente riconoscibili per il loro specifico stile, ad iniziare dai berretti. Una forza armata dovrebbe preservare al massimo la fedeltà alle proprie tradizioni, alla specificità nazionale. Senza negare che forme di reciproca emulazione tra eserciti vi siano sempre state. Quelle tre nazioni hanno subito rovesci militari epocali; eppure non hanno mai pensato di legare le sconfitte al loro stile nazionale.
Beh,berretti a parte anche i Francesi hanno pasticciato parecchio,passando dal bllù orizzonte al kaki e,ai tempi di Mitterand all'attuale grigio (inventato di sana pianta) detto "terra di Francia".
Inoltre Mitterand,o il suo ministro degli Interni,non sarà mai deprecato abbastanza per aver tolto il tradizionale ed iconico kepì alla Polizia Francese.
CITAZIONE
E con l'occasione, si potrebbero correggere energicamente certe derive, tipo altezza dei berretti, o le dimensioni dei soggoli degli ufficiali superiori; proliferazione di nastrini ed escrescenze varie; controspalline e tanto altro ancora. C'è una misura in tutto, superata la quale si entra nel grottesco.
Concordo assolutamente.