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| Complimenti vivissimi per il tuo lavoro. So benissimo quanta fatica, tempo e ricerca c'è dietro a recensioni come queste: non è come il lavoro di uno scrittore, al quale basta l'estro creativo per riempire decine di pagine al giorno. Per lavori come questi, dieci righe possono prendere un paio d'anni di ricerche. Per questo è facile fraintendere!
Per quanto riguarda l'aspetto legale della questione, per esperienza personale, il mio parere è che le leggi a riguardo sono nebulose e imprecise, o meglio, vengono maneggiati con estrema precisione dei concetti interinsecamente imprecisi e opinabili. A chi di solito mi risponde che non è vero, che "la legge è chiara", aldilà del mio punto di vista, ricordo tutti i criminali in libertà, grazie all'intervento di avvocati che hanno saputo sfruttare lacune di leggi molto più solide e aritcolate di quelle sulla dotazione in disuso. Siamo nella situazione in cui, per fare uno dei tanti esempi, alcuni corpi indicono delle aste di alienazione (con tanto di bando intestato del ministero) di oggetti che la legge stessa considera come vietati al pubblico. Se si guarda la legge, questi oggetti sono banditi fino alla fine dell'esistenza della vita, se si guardano le realtà locali di una caserma che vuole giustamente fare un po' di spazio e recuperare qualche soldo, si tratta di oggetti dismessi e scaduti nelle loro potenzialità offensive. Basti vedere tutte le migliaia di elmetti SEPT in giro ultimamente: sono chiaramente stati dismessi e acquistati lecitamente da negozi di surplus, ma secondo la legge... boh?
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