Ricerca informazioni prigionia IMI

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view post Posted on 16/7/2020, 13:08


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Buongiorno, da diverso tempo sono alla ricerca di informazioni riguardanti le vicende di guerra di mio nonno, arruolato per la seconda guerra mondiale con il 51° reggimento fanteria cacciatori delle alpi in Slovenia.
Fu catturato dai tedeschi in seguito ai fatti dell'8 settembre 43 e condotto presumibilmente in Germania. Fece ritorno due anni dopo al centro di assistenza reduci di Bolzano.
Questo è quanto sono venuto a sapere, ma c'è una voce nel suo foglio matricolare che mi lascia pensare che, da qualche parte, ci siano altri documenti relativi alla sua prigionia di cui al momento non conosco nulla se non la data di liberazione.
La nota dedicata è la seguente:
"Individuato come prigioniero di guerra a tutti gli effetti/ foglio del ministero della guerra gabinetto n.° 125900/1.3-133.8.5 in data 1 novembre 1945"

Dove potrebbe essere conservato questo "foglio del ministero della guerra gabinetto n.° 125900/1.3-133.8.5 " ?

Premetto che ho già contattato il fondo Arolsen e l'archivio di stato del vaticano senza però trovare nulla, mentre il sito della croce rossa internazionale che prestava servizio presso il centro assistenza di Bolzano momentaneamente non accetta richieste di ricerca.
Se qualcuno potesse indirizzarmi per avere ulteriori notizie riguardo la prigionia di mio nonno vi sarei molto grato.
Buona giornata a tutti e grazie per l'attenzione!
 
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view post Posted on 20/7/2020, 16:27


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molto strano...i militari catturati dopo l'8settembre dai tedeschi NON ebbero mai la qualifica di "prigioniero di guerra" ma solo di IMI ... non è che è stato imprigionato anche da Russi?
 
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view post Posted on 20/7/2020, 17:18


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Sul ruolo matricolare risulta essere stato catturato dai tedeschi fino al 8 maggio 1945 successivamente è stato trattenuto dalle forze alleate fino ad ottobre dello stesso anno... dai suoi racconti parla di una prigionia anche in russia, ma sui documenti risulta catturato solo dai tedeschi ed infatti come dici tu, gli è stata riconosciuta la medaglia al merito per internamento in germania.
Proprio per chiarire questa situazione vorrei approfondire la ricerca di notizie in merito, grazie
 
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view post Posted on 20/7/2020, 21:46


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Ma come si spiega una prigionia russa presubimilmente nel 41 o 42 e poi una sucessiva prigionia tedesca dopo l'8 settembre del 43? Voglio dire, dai campi di prigionia russi non si evadeva facilmente e anche se ci si riusciva ritornare allinterno delle proprie linee era praticamente impossibile.
 
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view post Posted on 21/7/2020, 06:40


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La penso come te, per questo vorrei approfondire. Il periodo di prigionia riconosciuto è dall'8 settembre 43 al 1 ottobre 45
L'idea che mi sono fatto è potrebbe essere stato prigioniero dei tedeschi ma condotto in uno dei campi nei territori conquistati facenti parte della russia... da qui il suo racconto sulla prigionia "in russia"
Ma tramite il documento che ho recuperato non c è modo di risalire a qualcosa?
 
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view post Posted on 21/7/2020, 08:25


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Buongiorno,
potrebbe essere stato anche sotto i russi, ...da un racconto di mio padre.
Mio padre era prigioniero IMI in zona vicino alla Polonia lavorava presso una donna per accudire la fattoria, e con l'avanzare delle truppe alleate (presumo ultimi giorni di guerra) una sera si presentò un ufficiale Russo e disse chiaramente (domani avanzeremo è sarete sotto nostra giurisdizione, se volete stanotte scappate e andate sotto il comando Americano e lui e suo cugino così fecero).
Anche in tempo di guerra c'erano persone buone come da tutte le parti, e mio padre grazie a questo avviso potè tornare a casa prima
di quelli che erano prigionieri in Russia.
Ferrea mole
 
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view post Posted on 21/7/2020, 08:29


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Grazie per la risposta e il tuo racconto, è sempre molto interessante sentire racconti dai sopravvissuti
Effettivamente risulta essere stato trattenuto alcuni mesi dalle truppe alleate, quindi la tua supposizione potrebbe essere giusta
 
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view post Posted on 21/7/2020, 08:58


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Grazie, mi dispiace a suo tempo non avergli chiesto (e scritto) cose piu' dettagliate ora....sono perse.
Per quanto riguarda "alcuni mesi sotto gli alleati" un altro racconto potrebbe chiarire meglio.
Essendo tutti i ponti demoliti chi voleva rientrare (su autorizzazione alleata) in Patria poteva farlo con mezzi di fortuna oppure ASPETTARE CHE FOSSERO RIPRISTINATI I PONTI FERRORIARI al che mio padre disse "mi hanno portato qua in treno e in treno voglio ritornare" però dovette aspettare alcuni mesi e rientrò il 17.09.1945
 
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view post Posted on 21/7/2020, 09:02
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Dico la mia.

E' possibile che pur essendo un prigioniero di guerra, in epoca successiva abbia optato per la condizione di "lavoratore" in qualche industria tedesca scarsa di personale maschile.

Questo spiega il motivo del tardo rientro in Italia dovuto alla burocrazia americana.
 
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view post Posted on 21/7/2020, 09:15


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Si, sempre dai suoi racconti si evince che abbia lavorato in diversi posti durante la prigionia prima di rientrare in treno fino a Bolzano e successivamente con mezzi di fortuna fino al sud Italia mettendoci alcuni mesi
 
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view post Posted on 21/7/2020, 09:37
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CITAZIONE (Fanteria @ 21/7/2020, 10:15) 
Si, sempre dai suoi racconti si evince che abbia lavorato in diversi posti durante la prigionia prima di rientrare in treno fino a Bolzano e successivamente con mezzi di fortuna fino al sud Italia mettendoci alcuni mesi

Allora ho centrato il bersaglio.

In quei tempi era abbastanza comune che l'enorme forza lavoro composta dai prigionieri di guerra optasse nella ricerca di condizioni di sopravvivenza migliori.

I tedeschi e gli stessi prigionieri avevano il comune interesse i primi per il reclutamento di mano d'opera a basso prezzo e i secondi per sopravvivere in condizioni più umane.

Peraltro i militari erano forniti di un documento Arbeitskarte (carta di lavoro) che li parificava agli operai con i stessi doveri ma anche con gli stessi diritti quali i contributi e lo stipendio.

Poi al termine della guerra quando sono arrivati i liberatori, questi "lavoratori" sono stati censiti e momentaneamente bloccati in attesa di accertamenti sul loro passato.

E qui si spiega il ritardo nel rientro.

Se guardi fra i suoi documenti quasi sicuramente troverai la suindicata carta di lavoro.

P.S. Alcuni di questi lavoratori poi sono ritornati a lavorare in Germania negli stessi posti di lavoro poiché erano altamente apprezzati per le loro capacità.

Tali lavoratori potevano scrivere in piena libertà ai propri familiari a differenza degli I.M.I. la cui corrispondenza era limitata e censurata.
 
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view post Posted on 21/7/2020, 09:55


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Valor Militare non è detto, anche mio padre passò dalla miniera alla fattoria ma sempre come IMI.
Si c'erano spostamenti dove più serviva personale pratico alla mansione richiesta in quel momento...ma sempre IMI.
Prigionieri specialisti con (carta di lavoro ) altro discorso...credo.
 
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view post Posted on 21/7/2020, 10:07


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Dove posso cercare la sua "carta di lavoro"? Quando ho richiesto il suo fascicolo matricolare mi è stato mandato solo il foglio matricolare
 
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view post Posted on 21/7/2020, 10:15
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CITAZIONE (ferrea mole @ 21/7/2020, 10:55) 
Valor Militare non è detto, anche mio padre passò dalla miniera alla fattoria ma sempre come IMI.
Si c'erano spostamenti dove più serviva personale pratico alla mansione richiesta in quel momento...ma sempre IMI.
Prigionieri specialisti con (carta di lavoro ) altro discorso...credo.

Certo tutti erano I.M.I. poiché prigionieri di guerra, molti di questi sempre per ottenere migliori condizioni di vita optarono per il lavoro sempre su base volontaria.

La vigilanza nelle condizioni di "prigioniero - lavoratore" erano molto più blande rispetto i campo d'internamento.

Tanti soldati sono stati impiegati nelle vaste fattorie tedesche per i lavori nei campi ed in mezzo ai fiori sono nati anche dei grandi amori.

Ben diverso era il lavoro coatto ma questi prigionieri - cavie erano in linea di massima prelevati dai K.Z. (prigionieri politici).

Va da se, che senza nessuna documentazione sono soltanto delle ipotesi.
 
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view post Posted on 21/7/2020, 10:59


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certamente ogni storia è a se e comprende mille sfaccettature, sicuramente i prigionieri lavoratori nelle fattorie godevano di libertà nel muoversi (da fattoria a fattoria) potevano vedersi in libertà... almeno nel caso di mio padre.
Lui addirittura ha avuto la fortuna di avere il cugino nella fattoria confinante...avere un famigliare penso sia stato di molto conforto
per un ventenne in quelle condizioni.
 
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