Una rivelazione tardiva

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view post Posted on 20/8/2020, 01:23


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Recentemente sono entrato in possesso temporaneo - giusto il tempo di fare scansioni, creare file, archiviare e restituire - di un piccolo lotto di fotografie che documentano la vita di un artigliere classe 1913, durante il periodo 1940-1946. Un artigliere tra tanti ma speciale per me; quello che sarebbe diventato il mio maestro alle scuole elementari, colui che con mio padre, artigliere anch'esso e amico del maestro, mi ha trasmesso l'amore per la Patria, per la sua storia e la sua cultura millenaria. Qualche foto, ora
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Mantova, caserma "Principe Amedeo" 7 maggio 1940
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Campochiesa di Albenga, maggio 1940
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Veglia di Cherasco, 22 giugno 1940
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Il mio piccolo grande maestro. Un ricordo potente.

 
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view post Posted on 20/8/2020, 06:33
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Bellissima testimonianza.
 
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view post Posted on 20/8/2020, 17:04


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CITAZIONE (quota_periscopio @ 20/8/2020, 07:33) 
Bellissima testimonianza.

Dalle note di suo pugno che ripercorrono l'avventura africana si legge "Forte Capuzzo" cui seguono Sollum, Alessandria e in data 20/1/41 Geneifa (Il Cairo). Deduco che fu fatto prigioniero negli scontri del 4 e 5 gennaio 1941. Ma di tutta questa storia con lui pur avendo vissuto i cinque anni delle elementari... Ecco perché tardiva rivelazione.
 
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view post Posted on 26/8/2020, 17:48


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non devi stupirti della sua riservatezza. Ho conosciuto molti reduci , anche perchè non ho mai visitato un paziente in età di essere reduce senza chiedergli del suo passato militare. Naturalmente mi giustificavo che ereo interessato a malattie infettive o ferite di guerra. Ho ascoltato storie che spesso nessuno aveva mai sentito , ignote sopratutto ai figli che a volte mi facevano segno di non dargli retta," sa com'è dottore ... l'arteria....". Invece a me quelle storie apparivano coerenti con quello che sapevo , fossero raccontate da un reduce di Giarabub o da un naufrago del Pola. Tratto in comune , tutti vivevano queste vicende con grande pudore, come se se ne vergognassero .
Unica eccezione un reduce dalla Russia che a sentir lui aveva fatto sfracelli ed era pluridecorato. Proprio grazie a miles ho scoperto che le decorazioni di cui si vantava non le aveva mai ricevute
 
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view post Posted on 26/8/2020, 21:41


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CITAZIONE (cap.med.cpl. @ 26/8/2020, 18:48) 
non devi stupirti della sua riservatezza. Ho conosciuto molti reduci , anche perchè non ho mai visitato un paziente in età di essere reduce senza chiedergli del suo passato militare. Naturalmente mi giustificavo che ereo interessato a malattie infettive o ferite di guerra. Ho ascoltato storie che spesso nessuno aveva mai sentito , ignote sopratutto ai figli che a volte mi facevano segno di non dargli retta," sa com'è dottore ... l'arteria....". Invece a me quelle storie apparivano coerenti con quello che sapevo , fossero raccontate da un reduce di Giarabub o da un naufrago del Pola. Tratto in comune , tutti vivevano queste vicende con grande pudore, come se se ne vergognassero .
Unica eccezione un reduce dalla Russia che a sentir lui aveva fatto sfracelli ed era pluridecorato. Proprio grazie a miles ho scoperto che le decorazioni di cui si vantava non le aveva mai ricevute

Sì certo, forse sarebbe andata così, tuttavia, prima che morisse, avremmo potuto parlare da uomo a uomo se solo avessi immaginato o avessi avuto uno "spunto" da mio padre che, come detto in apertura, era suo amico ma ebbe destino diverso. Fortunatamente la figlia ha conservato ciò che vedi sopra.
 
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4 replies since 20/8/2020, 01:23   728 views
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