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| Buongiorno volevo condividere il mio ultimo acquisto e volevo anche dei pareri. Sul retro ci sono delle tracce di colore grigio verde più chiare e il rivetto centrale è diverso dagli altri Attached Image: 52378CCB-2A9A-4363-8BC6-66017F6E0694
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| Foto frontale Attached Image: 4517503C-DB70-437C-9E31-4F06C7DBD9DF
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| | Sono della prima guerra mondiale, per via delle cuciture. Quelle della seconda non le avevano. Venivano recuperate alla fine ferma, accomodate e se del caso anche riverniciate. A Bologna nella caserma vicina all'ospedale maggiore vi erano magazzini pieni di buffetteria: giberne, bandoliere, soggoli, cinghie, ecc.. Mi ricordo che il maresciallo che gestiva i magazzini ci portò in un prato ricoperto di edera. Camminando il terreno scricchiolava al nostro passaggio, ci fece infilare le mani sotto l'edera e con sorpresa c'erano giberne. L'edera ricopriva migliaia di giberne. ciao Francesco
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| | Secondo me sono un modello di transizione, anni 20-30. Quelli della prima guerra avevano i parranti posteriori fissati con una rondella sotto al rivetto. Inoltre l'anella di sostegno non era rivettata , ma potrebbe essere stato inserito successivamente per garantire maggiore tenuta. Inoltre ci sarebbe da considerare il tipo di concia del cuoio e la colorazione dello stesso. Saluti Giberna prima guerra: ][/URL]
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| | CITAZIONE (cavalleggere @ 25/3/2021, 11:57) A Bologna nella caserma vicina all'ospedale maggiore vi erano magazzini pieni di buffetteria: giberne, bandoliere, soggoli, cinghie, ecc.. Mi ricordo che il maresciallo che gestiva i magazzini ci portò in un prato ricoperto di edera. Camminando il terreno scricchiolava al nostro passaggio, ci fece infilare le mani sotto l'edera e con sorpresa c'erano giberne. L'edera ricopriva migliaia di giberne. ciao Francesco Mi chiedo sempre ragione di tale distruzione efferata, soprattutto visto che oggi queste giberne costano "l'ira di Dio"! In che anni è accaduto questo episodio?
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| CITAZIONE (cavalleggere @ 25/3/2021, 11:57) ... A Bologna nella caserma vicina all'ospedale maggiore vi erano magazzini pieni di buffetteria: giberne, bandoliere, soggoli, cinghie, ecc.. Mi ricordo che il maresciallo che gestiva i magazzini ci portò in un prato ricoperto di edera. Camminando il terreno scricchiolava al nostro passaggio, ci fece infilare le mani sotto l'edera e con sorpresa c'erano giberne. L'edera ricopriva migliaia di giberne. ciao Francesco Scusami, Cavalleggere, per caso stavi mica parlando del M.llo Cardellicchio? Parli della Caserma dei "Prati di Caprara, o di quella più piccola cui si accedeva da via Saffi? Oltre alle giberne che citi nei magazzini c'era di tutto, fondine, bossoli di artiglieria, buffetterie varie, ecc. Lo chiedo perché lì ci ho fatto 2 delle uniche 3 guardie della mia Leva (12 Sc. 1978 -121° Rgt. Art. c/a L) e ne ho viste a bizzeffe ... Grazie e saluti. l'Artigliere
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| Grazie delle risposte, comunque volevo mostrarvi anche queste giberne, le due in basso sono stati i miei ultimi acquisti. Credo con relativa certezza che siano della prima però sono state riverniciate a pennello, mi chiedo se la vernice può essere coeva o post Attached Image: 02F6B32D-EAAD-48B9-99BB-AEFA041CBC40
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| Foto2 le giberne in questione sono quelle a sinistra in parallelo (foto fatta da un’altra angolazione) Attached Image: 7E6B9DDF-6014-4C35-9528-CAA7209EFC04
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| Foto3 le giberne in questione sono quelle a sinistra in parallelo (foto fatta da un’altra angolazione) Attached Image: ECC11D46-9C37-46C1-A9DD-24A46F09CCB5
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| Foto4 le giberne in questione sono quelle a sinistra in parallelo (foto fatta da un’altra angolazione) Attached Image: 80450A64-A209-4D35-B2A2-B707542CC0F2
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| | Se collezioni solo prima guerra, devi sverniciarle, tanto non fai un gran danno. Di queste giberne, come già ricordato da altri della mia zona, ce ne erano a bizzeffe. Consentimi ora qualche ricordo nostalgico, anche se immagino sia di scarso interesse Nei prima anni 80 costavano tra le 3 e 5.000 £. Cinturini 1.000£. Un collezionista bolognese ne comprò due camion, parcheggiando il carico sotto il ricovero di un amico; ma quando quest'ultimo ebbe necessità dello spazio, per non fare crollare ulteriormente il prezzo, uno dei due carichi fu distrutto. All'epoca ne acquistai due coppie per ogni modello e colore che trovavo. Solo dopo alcuni anni imparai la differenza tra quelle con cuciture e senza, o che quelle kaki, spacciate per coloniali, erano invece state ridipinte dopo il 1946. E dalle foto mi sembra che siano le ultime in basso a destra della tua prima foto. Introvabili invece le metallerie, uscite in quantità solo nella seconda metà degli anni 90.
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| | Ciao Artigliere Circa trent'anni fa. Si la caserma era quella da cui si accedeva in Via Saffi. Sul cancello c'erano 2 lampade fatte con elmetti adrian capovolti. Chissà mai che fine hanno fatto quando hanno demolito il cancello. All'ingresso sulla sinistra c'era il monumento agli artiglieri con due canne in verticale di carri tedeschi. Sparito tutto. Tanti capannoni pieni di materiali di tutti i generi. Sulla destra appena entravi c'era un capannone adibito a legnaia pieno di moschetti 91 cavalleria tranciati in tre punti. Tutti nuovi (si fa per dire) mai usati, perfettamente bruniti, marcati Terni con data tra 1900 e 1918. Vi arrivavano i pezzi di artiglieria da mandare in fonderia, molte e molte centinaia, forse migliaia, prima e seconda guerra mondiale, che arrivavano da tutte le caserme italiane. Quando fu realizzato il film l'Agnese va a morire, furono prestati 4 Ansaldo 90/53. Il regista alla fine del film chiese di poterli tenere, gli fu imposto di consegnarli nel più breve tempo possibile perché il forno li aspettava. Ma...!! che speco Francesco
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| | Aggiungo il tutto oggi non esiste più è stato demolito e spianato con ruspe ed al suo posto è cresciuta una selva. La futura destinazione è tuttora ignota gli abitanti del quartiere vorrebbero un parco mentre il comune vorrebbe fare una bella speculazione edilizia come attualmente sta per avvenire nella ex caserma Mazzoni nel quartiere Savena. Si dice che l'area dovrebbe essere bonificata, un paradiso terrestre per gli amanti del metal. Tutto le volte che vado sulle 5 Torri e vedo il cannone Deport in vetro resina, penso ai pezzi mandati in fonderia. Sicuramente sarebbe costato di meno il posizionamento di un originale piuttosto che farne costruire una copia posticcia, senza parlare del valore storico dell'iniziativa.
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| CITAZIONE (cavalleggere @ 30/3/2021, 13:58) Ciao Artigliere Circa trent'anni fa. Si la caserma era quella da cui si accedeva in Via Saffi. .... OK, grazie! Intanto vedo che abitiamo dalle stesse parti. Peccato che quando mi trovavo a vestire la "verdona" (più di 42 anni fa, sigh ...) qui a Bologna ancora dovevo decidere quali sarebbero state le mie future "passioni", perché oggi, col senno del poi, credo che mi sarei portato via qualche souvenir, legalmente s'intende! E poi, essendo in buoni rapporti con i marescialloni del reparto, visto che al 121° facevo il lavoro per loro, non avrei avuto difficoltà a qualche entratura ... Vabbè, è andata; comunque un po' di roba me la sono messa ugualmente da parte in questi anni, cose sempre più difficili da trovare, ma alla fine ho capito che cosa davvero solleticava i miei interessi. Saluti! l'Artigliere
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| 15 replies since 24/3/2021, 12:18 1138 views |
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