M65 Field Jacket e il Vietnam

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view post Posted on 29/7/2021, 12:23
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Buongiorno a tutti voi. Recentemente ho acquistato una M65 di cui purtroppo non avrò ancora possibilità per qualche giorno di mostrarvi delle foto. Tuttavia l’aggiunta in collezione di questo capo di vestiario, che di fatto è il mio primo esemplare di un qualche tipo di uniforme relativo al periodo, mi ha spinto ad approfondire e a ricercare maggiori informazioni e dettagli sul suo uso e sulla sua diffusione.
Sono poco preparato sull’utilizzo e sui vari modelli di giubbe e camicie utilizzate durante il conflitto in Vietnam, e quindi sto cercando timidamente di farmene un’idea più dettagliata grazie ai vari testi di studio e alle informazioni del forum.
Quello che non capisco però, visto che l’evidenza fotografica (e la cinematografia segue il filone) suggerisce un massiccio uso in tutte le varie fasi dell’intervento USA di tenute sostanzialmente “tropiciali”, è in che proporzione l’M65 possa essere considerata realmente esemplificativa per descrivere le dotazioni del fantaccino USA, dato che sostanzialmente il suo utilizzo compare, in base almeno a quel che ho constatato io, in pochissimi contesti, legati principalmente ai momenti più freddi dell’anno magari presso le truppe dislocate sugli Altipiani, e a dire il vero in maniera capillare, ma circoscritta all’evento, solo durante gli scontri a Huè.
L’impressione che mi sto facendo è che questa Field Jacket, di cui noto una produzione massiccia in varie epoche per il mercato civile, sia passata alla memoria collettiva, identificando il Vietnam, più grazie all’apparizione sul grande schermo in pellicole come Rambo o Taxi Driver piuttosto che dalle testimonianze dirette dal fronte.
Per questo mi domando, in un ipotetico manichino Vietnam di un generico fante, la M65 Field Jacket puó essere considerata un’opzione verosimile alla “solita” camicia?
 
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view post Posted on 29/7/2021, 16:58
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Ciao WW2 se dovessi realizzare un manichino Vietnam era escluderei a priori una M65 Field Jacket come hai già ampliamente argomentato questo tipo di uniforme ebbe un utilizzo veramente minimo nel teatro operativo del Sudest Asiatico solo in alcuni brevi periodi dell'anno e come ai già menzionato solo in determinate aree geografiche come gli altopiani nella parte centrale, soggetti ad un clima più rigido ne videro l'utilizzo.
In ogni caso la scelta di uniformi x poter creare un manichino e ampia, partendo dal 1965 anno in cui si ebbe la progressiva escalation di truppe di terra fino ad arrivare alla fine del 1969 inizi 70 con il progressivo ritiro delle truppe Statunitensi dal Vietnam vari modelli e pattern si sono susseguiti.
Quindi rispondendo alla tua ultima domanda direi che per realizzare un manichino di Fante generico dovresti optare decisamente x una Jungle jacket o OG-107 nelle varie versioni.

Saigon70
 
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view post Posted on 29/7/2021, 18:05
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Grazie per le delucidazioni. Sono stato catturato dal prezzo veramente irrisorio e non ci ho pensato su due volte. Il capo ha le regolari specifiche di produzione militare, e se non ho letto male il contratto è una produzione del 1972. Insomma un po’ in bilico, se si punta alla verosimiglianza, associarla ad un impiego in Vietnam, anche se insomma non è tanto estranea al periodo in questione. Ma adesso a questo punto mi chiedo, questo modello di Field Jacket, se non in Vietnam, fu adottato perlomeno, in quel periodo, come giacca standard in Patria o magari in Europa? :o:


Giusto per conoscenza storica, mi confermi che almeno a Huè i fanti immortalati nei video dei reporter e nelle numerose foto di quei violenti scontri indossavano quasi tutti delle M65?

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view post Posted on 30/7/2021, 08:37

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La "M65" Field Jacket, derivata a sua volta dal modello M51, era un capo espressamente concepito e realizzato per il clima freddo continentale, come recita solitamente l'etichetta con le specifiche regolamentari ("Coat, Cold Weather, Man's Field"). Sia la M65 che la M51 erano provviste di abbottonatura interna per il fissaggio di una imbottitura sfoderabile: tolto il "liner", la "field jacket" poteva essere utilizzata anche come giubba da combattimento da indossare direttamente sopra la camicia in cotone OG107 o la camicia in flanella OG108. Si trattava perciò di un capo estremamente pratico e adattabile ad ogni stagione, ma sicuramente inadatto al clima caldo-umido tropicale. Come già detto, la sua distribuzione e il suo impiego nel teatro del sud-est asiatico fu alquanto limitato. La Field Jacket M65, e la successiva versione M69 che differiva dala prima per alcuni piccoli dettagli, divennero invece d'uso "universale" nel corso degli anni '60, '70 e '80 per tutte le truppe USA di stanza in Europa, in Corea, in Giappone e negli Stati Uniti Continentali nel corso della stagione autunnale/invernale. In ogni modo, se la Field Jacket che hai acquistato riporta la data di contratto 1972 è sempre un buon pezzo da inserire in collezione, anche perchè questi capi stanno raggiungendo quotazioni piuttosto interessanti.

Per quanto riguarda le unità di Marines impiegate nel corso dei combattimenti a Hue, esse non indossavano le M65 ma un variegato miscuglio di tenute da fatica e da combattimento, come "tropical jacket", "utility shirt" OG107 e vari modelli di parka impermeabili di dotazione dell'US Navy, come appunto l'"US Navy Pullover Wet Weather Parka" (il termine "pullover" stava semplicemente a significare che si trattava di un capo da indossare al di sopra delle tenuta da combattimento o da "lavoro" ordinaria). Non si può escludere che qualche Marines sia riuscito a mettere le mani su qualche esemplare di "Field Jacket" o su qualche giubbino della marina, ma si trattava comunque di iniziative inidividuali, anche perchè, com'è noto, ai reparti impiegati nei combattimenti di prima linea era accordata una certa libertà nella scelta degli equipaggiamenti e delle dotazioni personali.

Da notare piuttosto che, nella che seconda foto, il marines con il binocolo che svolge il ruolo di "spotter" (osservatore) per il suo commilitone armato di fucile di precisione è dotato di un M16 montato su apposito bipiede, un accessorio generalmente piuttosto raro a vedersi.

RIP-STOP

Edited by rip-stop - 30/7/2021, 15:56
 
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view post Posted on 30/7/2021, 18:18
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A proposito del suo utilizzo nelle file delle forze armate USA la "M65" Field Jacket ha avuto una vita in "servizio" discretamente lunga dall'introduzione nella metà anni 60 passando per gli anni 80 con la versione in Woodland e arrivata fino oltre le soglie del XXI Secolo con il pattern in colorazione DCU Desert 3 colours prima del definitivo passaggio alle più moderne e tecniche Giacche in Goretex ECWCS (Extreme Cold Weather Clothing System) nei vari modelli ACU/ MULTICAM e MARPAT x il corpo dei Marines.

Saigon70
 
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view post Posted on 31/7/2021, 16:50
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Da notare anche che nella penultima foto il Marine in primo piano porta un elmetto M1 che ha ancora il sottogola cucito e non attaccato con le clip metalliche come invece ci si aspetterebbe. In teoria gli M1 operativi avrebbero dovuto essere ricondizionati con i nuovi attacchi giá negli anni '50, ma evidentemente la regola non era applicata in maniera ferrea, soprattutto per le giacenze di magazzino.
I Marines poi, mi pare di ricordare, erano soliti avere materiali un po' più vecchiotti rispetto all'esercito, forse proprio perché più legati alla Marina e più lenti ad adottare materiali nuovi (non so se per motivi di scelta o semplicemente per contingenza).


Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 31/7/2021, 18:40

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Sì, esatto, i canali di approvvigionamento dell'USMC erano diversi da quelli dell'esercito, e dipendevano in parte da quelli della marina. A concorrere alla diversità dell'equipaggiamento vi erano anche motivazioni budgetarie, non fu affatto raro perciò per i Marines attingere a scorte di magazzino risalenti alla guerra di Corea o alla seconda guerra mondiale. D'altronde c'è anche da sottolineare il fatto che l'intendenza dell'USMC fu all'avanguardia nel distribuire in maniera generalizzata a tutto il personale del Corpo, a partire dal 1969, la tenuta da combattimento mimetica policroma ERDL o a prevedere per tutti i reparti di prima linea l'impiego del "flak vest": ciò dimostra che quando vi era la possibilità anche i Marines erano pronti a innovare le proprie dotazioni e l'equipaggiamento individuale.

RIP-STOP
 
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view post Posted on 31/7/2021, 20:03
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Condivido quanto detto sopra sicuramente il Corpo dei Marines dipendeva da canali di rifornimento che non erano gli stessi dell'esercito, e spesso si trovarono in Vietnam con equipaggiamenti più "Datati" del resto si ritrovarono agli inizi del conflitto come arma di dotazione l'M14 mentre l'esercito era già transitato sul nuovo M16, cosa che progressivamente porterà anche il Marines Corps ad adottarlo uniformando l'intero apparato Militare Statunitense alla nuova Arma Individuale.
D'altro canto come sottolineato sopra da Rip-stop furono i primi a standardizzare come uniforme da combattimento la Jungle ERDL tenuta già in utilizzo e disponibilità dell'esercito, ma distribuita solo ai reparti di Special Forces e Ranger.
Altro equipaggiamento espressamente progettato e realizzato dall'USMC fù una variante simile ma con delle differenze all'M1967 Modernized Load Carryng Equipment (MLCE) in Nylon che però non vide mai l'utilizzo in teatro operativo.


Saigon70
 
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view post Posted on 3/8/2021, 13:10
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Ciao, bella discussione, ma il Marine accanto all'osservatore con il cannocchiale, imbraccia un fucile con il cannocchiale, possibile sia un Remington 700?
 
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view post Posted on 3/8/2021, 14:18

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Sì, credo proprio che si tratti di un fucile di precisione M40, versione militarizzata in calibro 7,62 x51 del Remington 700. Il Corpo dei Marines adottò quest'arma nel 1966, ordinandone circa 700 esemplari per i propri tiratori scelti. Nella versione originale l'arma era provvista di calciatura in legno e di un'ottica Redfield 3-9X, successivamente ne sono state prodotte molteplici varianti provviste di calciatura in materiale sintetico e differenti tra loro per vari dettagli (ottiche, scatto, caricatore, canna, bipiede). Il fucile M40 è rimasto in dotazione presso l'USMC sino al 2018, partecipando praticamente a tutti i conflitti nel quale è stato impegnato il Corpo dei Marines dal Vietnam ad oggi.

RIP-STOP
 
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view post Posted on 3/8/2021, 14:41
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Grazie mille per la pronta risposta, ero davvero curioso! Mi è capitata recentemente un'occasione per prenderlo e ora ho un motivo in più (ovviamente versione civile).
 
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view post Posted on 3/8/2021, 16:32
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Se vogliamo essere pignoli lo stesso l'M14 non ha mai lasciato il servizio nel Marine Corps durante le operazioni di OEF/ OIF in Iraq ed Afghanistan furono impiegati intensivamente nelle versioni aggiornate e modificate nei materiali ed in alcune sue parti considerando il maggior potere d'arresto con il calibro 7,65 che meglio rispondeva alle esigenze sul campo quest'arma a visto una nuova vita nei moderni conflitti asimmetrici.

Saigon70
 
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view post Posted on 3/8/2021, 20:02


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Suppongo intendersi calibro 7,62😇
 
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view post Posted on 4/8/2021, 08:43

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CITAZIONE (gargoyle1970 @ 3/8/2021, 17:32) 
Se vogliamo essere pignoli lo stesso l'M14 non ha mai lasciato il servizio nel Marine Corps durante le operazioni di OEF/ OIF in Iraq ed Afghanistan furono impiegati intensivamente nelle versioni aggiornate e modificate nei materiali ed in alcune sue parti considerando il maggior potere d'arresto con il calibro 7,65 che meglio rispondeva alle esigenze sul campo quest'arma a visto una nuova vita nei moderni conflitti asimmetrici.

Saigon70

Corretto. Il fucile semiautomatico M14 è rimasto a far parte dell'arsenale dei Marines ricoprendo il ruolo di "Enhanced Marksman Rifle", ovvero fucile per tiratori scelti, naturalmente calibrato il 7,62x51 NATO. Non si tratta però di un fucile da "sniper" in senso stretto, ma piuttosto di un'arma di precisione "intermedia", che sfrutta la precisione, la gittata e il potere d'arresto della munizione 7,62x51 per colmare il gap esistente tra il fucile semiautomatico standard in cal. 5,56 (M16/M4) e il fucile da sniper a ripetizione manuale M40. Questo concetto è tornato prepotentemente alla ribalta nel corso dei recenti conflitti in Iraq e in Afghanistan, allorchè le armi cal. 5,56 hanno dimostrato palesi limiti di efficacia nel tiro sulle medie distanze (oltre il 300-350 metri). Ne è nata una nuova catgegoria di armi individuali, denominata "Designated Marksman Rifle", la maggior parte delle quali è basata sul funzionamento a sottrazione dei gas dei fucili semiautomatici standard, camerata però per la munizione 7.62x51 e provvista di tutti gli accessori (ottiche, bipiede, canna pesante, etc.) per garantire una sufficiente precisione sino alla distanza di circa 1000 metri. Sul ruolo effettivo di una simile tipologia di arma individuale è ancora in corso un acceso dibattito, e non tutti gli eserciti hanno in realtà accolto una simile scelta (l'E.I. ha optato per un approccio modulare adottando il Beretta ARX200 in calibro 7,62, fucile in pratica derivato direttamente dall'ARX160 con la semplice sostituzione dell gruppo canna/otturatore/caricatore). A ben vedere i russi hanno sempre mantenuto tra le loro dotazioni di squadra un "Designated Marksman Rifle" nella forma del fucile semiautomatico SVD Dragunov, camerato per la vecchia ma sempre valida cartuccia 7,62x54 R.

RIP-STOP
 
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view post Posted on 4/8/2021, 13:47
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Ho cominciato ad indossare giacconi M65 negli anni settanta, partecipando ai primi raduni di fuoristrada ex militari: erano comodissimi in tutte le situazioni di tempo, sia da soli che con l 'imbottitura aggiuntiva per i periodi più freddi.
Dopo i raduni venne naturale utilizzarli per tutte le occasioni in cui non era necessario indossare giacca e cravatta, tanto che alla fine ne ho consumati ben cinque, dismettendoli solo quando ormai cadevano a pezzi.
Posso dire che ne sento la nostalgia.
 
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