Non me ne vogliano gli amici collezionisti cui sottopongo per l’ennesima volta, anche qui, questo elmetto in modalità “terapia intensiva”, ma Miles è da sempre il mio banco di prova cui testare i miei pezzi, specie quelli che reputo più interessanti.
In ogni caso l’intervento di chi ha già detto la sua è ovviamente più che gradito.
Ecco dunque uno dei miei ultimi acquisti. Si tratta di un classico elmetto Yugoslavo (in gergo definitivo da molti collezionisti Ne44) abbondantemente usato per decenni dalle forze armate della oramai dissolta federazione. Al momento dello scioglimento di quest’ultima, l’elmetto in questione (qui nella variante M59/85) finì per equipaggiare indistintamente praticamente tutte le nuove singole entità statali sorte, che ci apposero i loro rispettivi fregi nazionali e militari in sostituzione della “stella rossa” di yugoslava memoria. Con questo tipo di elmetto in testa furono dunque impegnati nelle successive e sanguinose guerre che infiammarono il territorio per buona parte degli anni 90’.
A questo modello di copricapo, poi, nel contesto delle decine di milizie e gruppi armati più o meno regolarli che sorsero nei vari schieramenti, si affiancarono elmetti di ogni tipo e modello provenienti dai più disparati paesi.
Osservando nello specifico questo esemplare, notiamo innanzitutto la pratica comune di apporre un artigianale telino mimetico (furono usati mimetismi e sistemi di ogni tipo) mediante l’incollatura, letteralmente, sulla calotta.
L’interno, purtroppo privo di headband, porta i segni di un suo non trascurabile utilizzo, presentandosi tuttavia nelle giuste condizioni a me ideali tra il “vissuto” e il rusty.
Le numerose scritte presenti ( pratica anche questa molto comune) mi hanno aiutato ad identificare con facilità la specifica unità cui il proprietario di questo elmetto appartenne, ovvero la “ 17 viteska krajiska brdska brigada“. Questa era un’ unità bosniaca, a dire il vero una tra le più agguerrite, inquadrata ovviamente nell’ ARBIH (Armija Republike Bosne i Hercegovine). La “17 Brigada” dal 19 Novembre 1992, data della sua creazione, costituì quasi sempre il fulcro dei vari “gruppi operativi” cui appartenne.
Grazie alle firme presenti sul telino, tra nomi e soprannomi, sono riuscito ad identificare non solo la specifica appartenenza del nostro Modri, il soldato proprietario di questo elmetto, al 1^ Plotone, 1^ Compagnia, 1^ Battaglione del 17 VKBB, ma anche a mettermi in contatto con alcuni familiari e con alcuni dei sui compagni d’armi che all’epoca contribuirono ad “agghindare” questo telino. Una bella soddisfazione, fermo restando che questa storia recente della nostra Europa sta cominciando ad essere inserita nel contesto della più ampia storia militare del secolo scorso e le testimonianza di quello scontro va assumendo una più lecita importanza e considerazione: anche, perché no, dal punto di vista della militaria.
P.S: Non sono riuscito ovviamente ad identificare correttamente tutte le scritte e le sigle presenti sul telino. Se l’intuizione o la conoscenza degli utenti possa essere maggiore della mia, sarò felicissimo di integrare al quadro generale le nuove informazioni.