Elmetto Yugoslavo - Guerra dei Balcani

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view post Posted on 5/11/2021, 09:42
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Non me ne vogliano gli amici collezionisti cui sottopongo per l’ennesima volta, anche qui, questo elmetto in modalità “terapia intensiva”, ma Miles è da sempre il mio banco di prova cui testare i miei pezzi, specie quelli che reputo più interessanti.
In ogni caso l’intervento di chi ha già detto la sua è ovviamente più che gradito.
Ecco dunque uno dei miei ultimi acquisti. Si tratta di un classico elmetto Yugoslavo (in gergo definitivo da molti collezionisti Ne44) abbondantemente usato per decenni dalle forze armate della oramai dissolta federazione. Al momento dello scioglimento di quest’ultima, l’elmetto in questione (qui nella variante M59/85) finì per equipaggiare indistintamente praticamente tutte le nuove singole entità statali sorte, che ci apposero i loro rispettivi fregi nazionali e militari in sostituzione della “stella rossa” di yugoslava memoria. Con questo tipo di elmetto in testa furono dunque impegnati nelle successive e sanguinose guerre che infiammarono il territorio per buona parte degli anni 90’.
A questo modello di copricapo, poi, nel contesto delle decine di milizie e gruppi armati più o meno regolarli che sorsero nei vari schieramenti, si affiancarono elmetti di ogni tipo e modello provenienti dai più disparati paesi.

Osservando nello specifico questo esemplare, notiamo innanzitutto la pratica comune di apporre un artigianale telino mimetico (furono usati mimetismi e sistemi di ogni tipo) mediante l’incollatura, letteralmente, sulla calotta.

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L’interno, purtroppo privo di headband, porta i segni di un suo non trascurabile utilizzo, presentandosi tuttavia nelle giuste condizioni a me ideali tra il “vissuto” e il rusty.

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Le numerose scritte presenti ( pratica anche questa molto comune) mi hanno aiutato ad identificare con facilità la specifica unità cui il proprietario di questo elmetto appartenne, ovvero la “ 17 viteska krajiska brdska brigada“. Questa era un’ unità bosniaca, a dire il vero una tra le più agguerrite, inquadrata ovviamente nell’ ARBIH (Armija Republike Bosne i Hercegovine). La “17 Brigada” dal 19 Novembre 1992, data della sua creazione, costituì quasi sempre il fulcro dei vari “gruppi operativi” cui appartenne.

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Grazie alle firme presenti sul telino, tra nomi e soprannomi, sono riuscito ad identificare non solo la specifica appartenenza del nostro Modri, il soldato proprietario di questo elmetto, al 1^ Plotone, 1^ Compagnia, 1^ Battaglione del 17 VKBB, ma anche a mettermi in contatto con alcuni familiari e con alcuni dei sui compagni d’armi che all’epoca contribuirono ad “agghindare” questo telino. Una bella soddisfazione, fermo restando che questa storia recente della nostra Europa sta cominciando ad essere inserita nel contesto della più ampia storia militare del secolo scorso e le testimonianza di quello scontro va assumendo una più lecita importanza e considerazione: anche, perché no, dal punto di vista della militaria.

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P.S: Non sono riuscito ovviamente ad identificare correttamente tutte le scritte e le sigle presenti sul telino. Se l’intuizione o la conoscenza degli utenti possa essere maggiore della mia, sarò felicissimo di integrare al quadro generale le nuove informazioni. :)
 
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view post Posted on 6/11/2021, 13:08
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Bell'elmetto con la sua storia. Io ne posseggo uno in kevlar, praticamente identico nella forma e negli accessori con il telino "ufficiale" dell'esercito jugoslavo. Il fregio sul davanti dovrebbe essere quello dell'aviazione.

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Ciao Elia
 
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view post Posted on 18/11/2021, 09:37
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Grazie per l’integrazione Lowland, è sempre bello seguire l’evoluzione di certi aspetti ed elementi grazie all’apporto fornitoci anche dal collezionismo. Si tratta precisamente nel tuo caso dell’elmetto M89, realizzato in fibra e che inevitabilmente come tu sottolinei evidenzia un primo tentativo di avvicinamento alle modalità realizzative in Kevlar che in quegli anni si andavano affacciando nel campo della balistica dei copricapo metallici (e che dureranno effettivamente con successo fino si giorni nostri). Questo tipo di elmetto qui da te mostrato, puó essere definito sicuramente come l’ultimo modello di produzione Yugoslava, dopo di chè ogni neo entità statale provvide per sè.

P.S: Concedendomi un volo di fantasia più romantico e nostalgico che altro, penso a chissà cosa sarebbe successo se un tentativo di revival del genere, con nuovo materiale ma su base del vecchio modello, fosse stato attuato sul nostro italico M33. *^^*
 
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view post Posted on 18/11/2021, 10:22
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da noi, anche se con materiali e finalità diverse, il 33 in materiale plastico è stato usato molto prima del kevlar, vedi i cosidetti ubbot da ordine pubblico della polizia e dei carabinieri prodotti dalla cassoni. Erano sicuramente un altra cosa, però.......

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view post Posted on 18/11/2021, 11:13
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Certo non esattamente una versione “militare” con relativi scopi, quindi forse non una vera e propria evoluzione in questo senso del nostro amato elmetto, ma un aspetto comunque sempre interessante e da tenere a mente specie per quanti si appassionano alla tematica in generale e alle sue varie varianti/usi.
 
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view post Posted on 17/12/2021, 06:53
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Un nuovo Yugoslavo entrato da poco in collezione. Devo dire che la tematica mi sta sempre più catturando: un campo interessantissimo dal punto di vista storico e collezionistico, ancora da approfondire e analizzare con l’occhio critico del ricercatore. Ho l’impressione che tale materia in un futuro non troppo distante possa assumere dei tratti importanti.

Si tratta questa volta di un M59, la prima versione dei cosiddetti Ne44, riconoscibile dall’interno prettamente basato sul sistema dell’M1 e sulla tipologia degli attacchi per le sospensioni. L’interno è sopravvissuto al successivo lavoro di mimetizzazione conservando ancora la sua livrea originale e il timbro interno della calotta relativo ai codici di produzione caratteristico delle prime produzioni. Esternamente è stato applicato un mimetismo per adattarlo meglio al contesto operativo, probabilmente durante il massiccio uso da parte di una delle varie fazioni in lotta durante la guerra civile degli anni 90. La rete esterna è costituita dalla sovrapposizione di due differenti e sottili retini, ma probabilmente vista la precarietà del sistema adottato potrebbe essere un’applicazione posticcia.

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view post Posted on 27/12/2021, 14:24
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Ed ecco il "fratellino" del tuo. Arrivato fresco fresco. Si tratta del classico NE44 in metallo con lo stemma come l'altro, anche se questo ha il fondo dell'adesivo verde e non azzurro. L'avevo ordinato con uno stemma diverso..... ma è arrivato questo. Appena riesco fotografo il telino ufficiale e lo posto.

Ciao Elia

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view post Posted on 27/12/2021, 21:25
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Magnifico Elia, veramente bello. Grazie per averlo condiviso, sono elmetti considerati “comuni” ma entrando nell’ottica della materia ci si accorge che fanno parte di un preciso ambito molto interessante da collezionare e da studiare.
Il tuo esemplare è un ottimo esempio “standard” di M59/85 utilizzato dai Serbi. Questi elmetti come si può notare spesso sono stati sottoposti a vari mimetismi e personalizzazioni….sento quindi quasi il bisogno di procurarmi degli esemplari “puliti” come il tuo. Quando ne avrò uno simile, e uno con la classica Stella Rossa, sarò veramente soddisfatto.
 
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view post Posted on 30/12/2021, 14:21
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Anche io trovo questi elmi molto interessanti. Una volta quasi Chimere per i collezionisti, poi divenuti inflazionati e snobbati da molti, li ho sempre aggiunti volentieri alla mia collezione, cercando però di non scendere nella "tana del coniglio" raccogliendo tutte le versioni e i modelli.

Per questo mi sono voluto limitare ad un M59 standard, come simbolo della Guerra Fredda. Ma é una scelta personale e capisco benissimo chi si voglia cimentare nella raccolta dei vari elmi usati durante e dopo le guerre balcaniche degli anni '90.

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Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 30/12/2021, 16:33
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CITAZIONE (Ossidabile @ 30/12/2021, 14:21) 
cercando però di non scendere nella "tana del coniglio" raccogliendo tutte le versioni e i modelli.

Espressione più azzeccata di quello che la scoperta della materia e della Storia legata ad essa ha suscitato nelle mie ricerche non potevi usare. Ho sempre diciamo evitato di soffermarmi troppo sul materiale post (pur non restandone insensibile del tutto), preferendo il collezionismo relativo ai più importanti conflitti mondiali. Ma da quando ho approfondito l’argomento, sono finito in un vortice in cui sono continuamente alla ricerca di esemplari e varianti. La verità è che anche a livello storico la vicenda dei Balcani è tutt’altro che secondaria e ininfluente, vedendo comunque coinvolto nelle sue tappe il crollo di una potenza politica e militare mondiale a tutti gli effetti, e proprio alle porte di casa nostra.

Dato che hai messo al centro la palla, adesso mi sa proprio che ti toccherà mostrare l’esemplare che possiedi. ;)
 
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view post Posted on 30/12/2021, 17:29
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QUOTE (WW2 @ 30/12/2021, 16:33) 
Dato che hai messo al centro la palla, adesso mi sa proprio che ti toccherà mostrare l’esemplare che possiedi. ;)

Le varianti sono un flagello e non solo nelle pandemie! In passato raccoglievo quelle inglesi, francesi, tedesche (ahimé solo postbelliche), portoghesi, spagnole....poi mi sono deciso a fare solo quelle italiane, americane (entro certi limiti) e inglesi (anche queste limitate) sfoltendo la collezione e cercando di focalizzare gli sforzi. Ne ho ancora da fare, ma ho anche commesso errori di valutazione (roba che vorrei non aver ceduto), ma alla fine le risorse di spazio e denaro sono limitate e ci si deve adeguare coi cambiamenti e aggiustamenti di interessi.

Ma bando alle ciancie!!

Come vedi é un comunissimo M59 con stella rossa, acquistato circa un anno fa presso un rivenditore Rumeno (e Brexit ha complicato la spedizione...)


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Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 30/12/2021, 19:23
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Fa piacere constatare che la “sindrome” delle varianti colpisce un po’ tutti e non solo me. Che dire, se si unisce a questo vizietto l’altra mia patologia, quella dell’ essere fondamentale un “accumulatore seriale”, il gioco è fatto. Perciò nonostante io continui a definirmi un collezionista di WW1/WW2, il mio portafoglio potrebbe benissimo rivoltarsi a tale titolo sobbarcandosi l’onere di voler raccogliere addirittura gli Otan Francesi in base al tipo di gancio per il soggolo, o gli M1 per ogni periodo di produzione e utilizzo…ora abbiamo iniziato anche con gli Yugoslavi …e la frittata è fatta.


Per quanto riguarda lo splendido esemplare da te mostratoci, sostanzialmente vale lo stesso mio pensiero espresso in risposta all’elmetto di Lowland.
Sono affascinanti, tra i più carichi di storia se si considerano gli elmetti Post, ancora “economici” e ampiamente collezionabili. Non mi sono affatto placato dopo aver visto questo tuo bellissimo “Stella Rossa”, anzi: sempre più convinto di dovermene procurare un’esemplare così, standard e pulito come da dotazione.
 
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view post Posted on 30/12/2021, 21:17
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Ah beh....io ho ancora un debole per gli OTAN M51, ma per fortuna ne ho solo 2 (ganci fissi e ganci mobili, chiaramente) e mi son rifiutato di prendere Gendarmeria o cercare produttori diversi di liner...annate diverse....
Per gli M1 invece ci son cascato, praticamente tutte la varianti maggiori fino agli anni '80 (a parte i primissimi liner) ma anche qui non ho inseguito tutti i produttori di liner, per fortuna.
Il guaio e' che poi ho esteso alle giacche, camicie, pantaloni, ghette, buffetteria.....
Ma andiamo molto OT adesso :)

Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 30/12/2021, 23:07
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bello anche questo, pure se a me con la stella non piace........... ma è solo questione di gusti.

Ho notato invece che sia questo che il secondo di WWII hanno gli attacchi diversi del liner al metallo da quelli del mio e del primo. Sono produzioni diverse? ho solo fabbriche diverse?

Ciao Elia
 
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view post Posted on 31/12/2021, 00:42
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QUOTE (lowland @ 30/12/2021, 23:07) 
Ho notato invece che sia questo che il secondo di WWII hanno gli attacchi diversi del liner al metallo da quelli del mio e del primo. Sono produzioni diverse? ho solo fabbriche diverse?

Ciao Elia

Ciao lowland da quanto ne so io la fabbrica era una sola, la Kraguijevac, il cui codice era appunto Ne44 e le differenze che noti sono appunto quelle tra un M59 e un M59/85, con l'aggiunta della differenza nel cinghiaggio e del profilo del guscio stesso. Mettendoli a confronto di dovrebbe vedere che i lati dell'M59 sono più dritti, mentre il modello seguente ha un bordo posteriore leggermente più corto e rialzato, come si vede bene in questa foto (tratta dal sito Brendon's Helmets).

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[M59 a sinistra, M59/85 a destra)

Un saluto
Michele
 
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