Elmetto Yugoslavo - Guerra dei Balcani

Grazie Piesse, grande!
Il contributo da parte tua a questa discussione era ben sperato.


A questo punto però la prova da parte tua ad applicare il telino sul tuo esemplare d’acciaio è d’obbligo. Vedi un po’ se va meglio.

Hai sicuramente fatto benissimo almeno a provare, e sei ora davvero libero senza rimorsi di lasciarlo dove preferisci.
A risentirci quando ti arriva il nuovo allora.

Ed eccola qui finalmente, la tua ultima aggiunta. Devo dire la verità: aldilà dell’esemplare che ti sei procurato, decisamente perfetto e completo, è proprio questo per il mio personale parere, il vero “telino” evocativo dell’elmetto Yugoslavo. Occorre precisare che non sempre la militaria di questa Nazione debba riferirsi al periodo del conflitto degli anni 90. Prima, ci sono stati quasi quant’anni di uniformi, elmetti, equipaggiamenti, anche utilizzati nei violenti scontri di fine secolo. È il caso appunto di questa tipologia di copri-elmetto, istituita nel 1968 (denominato infatti M68), e che per tre decenni è stato il principale accessorio per questa finalità. Perciò lo preferisco, almeno a livello evocativo, all’altro telino successivamente adottato che tu già possiedi e di cui si è già parlato.

Compare, indossato, anche nel celebre video di un’intervista di inizio guerra che molti ricorderanno:

Non deve obiettivamente essere comodissimo. Anche io ho notato spesso dalla foto d’epoca che risultava abbastanza invadente per la vista e in generale per tutto il capo. Del resto, va sottolineato che il compito di questa “copertura” non era solo specificatamente per l’elmetto, ma in generale per il capo, spalle, collo. Penso che ci si arrangiasse scomodamente a tenerlo sù.

Dunque, cavalco l’onda della tua bella integrazione per mostrare, finalmente, le ultime aggiunte in collezione per la sezione “Yugoslavia”. Più volte avevo espresso il desiderio di procurarmi degli esemplari “standard” di questi elmetti, essendo innegabile il fascino che questo materiale da “Guerra Fredda” abbia avuto, come simbolo di soldati e Paesi, nell’immaginario collettivo. Aldilà quindi di fregi, scritte, mimetismi da guerra civile, avevo proprio una gran voglia di “classico”.

Ecco allora il mio prima M59 “Stella Rossa”, semplice e intonso.











Per restare nel campo degli “standard”, ma già decisamente in pieno periodo bellico, ho recuperato anche un M59/85 la cui classica stella è stata coperta, come avveniva regolarmente, con un semplice adesivo raffigurante il fregio della nuova JNA (nel periodo di transizione 1991-1992), ormai non rappresentante più dell’intera entità politica e statale del precedente mezzo secolo.











Particolare del lavoro artigianale di cucitura per meglio attagliare il sottogola alle proprie misure.



I due fratelli, il maggiore e il minore, a confronto. Aldilà della comparazione estetica, puó essere utile per individuare e tenere a mente le differenze principali dei due modelli, l’M59 e l’M59/85, specie per quanto riguarda le sospensioni interne.

Grazie per la bella descrizione! Non la conoscevo! Complimenti per i due pezzi!

Grazie a te per aver apprezzato. È bello sapere che qualche integrazione o discussione risulti interessante per chi legge.

Un paio di foto di questi elmetti all’opera. Il Neretva 44 con “Stella Rossa” è stato protagonista della storia militare della Yugoslavia, sia in tempo di pace che di guerra.







Trovare invece delle testimonianze visive per il fregio della JNA “provvisorio” è molto più difficile, sia appunto per il brevissimo lasso di tempo in cui è stato effettivamente adottato, sia per l’uso non diffuso che in quel breve periodo se ne fece. Anche collezionisticamente non è un elmetto comune in cui imbattersi.

E finalmente eccomi a chiudere il cerchio di un “progettino” proclamato ormai più di qualche mese fa, consistente cioè nel riuscire a raccogliere i tre diversi fregi che, nelle diverse epoche e fasi della ex-yugoslavia, hanno ornato gli elmetti M59 e M59/85. Quello principalmente identificativo della vecchia entità federale, con la stella rossa, e quello utilizzato nella primissima transizione della JNA da esercito comune a forza armata rappresentante solo di alcune Nazioni, sono stati già presentati. L’ultimo è appena giunto, con un po’ di amaro in bocca in verità per le condizioni del simbolo, ma dalla forte componente didattica riguardo l’impiego di vecchi elmetti presenti ancora nei depositi in milioni di pezzi e riutilizzati per l’esigenza da una Serbia ormai del tutto indipendente e svincolata dall’ordinamento federale, mediante la semplice applicazione di uno sticker che ne attesta, militarmente ma anche politicamente, la nuova posizione.
Nel mentre spero anche con il vostro aiuto di fare chiarezza circa il preciso contesto e periodo di adozione di tale “configurazione”, lascio intanto parlare le immagini.

Dai non è male, si vede anche la stella rossa sotto (forse è stato intenzionale togliere un pezzetto per far apparire quello sotto ...dal precedente proprietario) ....a me il tutto non dispiace

Ti ringrazio per l’apprezzamento ferrea mole: effettivamente le modalità con cui lo strappo dello stickers è avvenuto potrebbe suggerire un lavoro eseguito intenzionalmente, con la metà perfetta proprio per rendere visibili entrambi gli elementi nella giusta proporzione. L’effetto non è male anche se, già non amando rimaneggiare i miei pezzi, provo fastidio se debba farlo addirittura qualcun’altra. In ogni caso l’acquisto era libero, il pezzo mi ha colpito proprio per questo carico evocativo che ben trasmette, il prezzo più che ottimo e dunque… perché no!