Busto - 173rd Ab Bd Combat Team, 2005

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view post Posted on 21/3/2022, 14:41
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25 Febbraio 2005, Aviano.
La Task Force Bayonet comandata dal Colonnello Owens, parte da Pordenone diretta verso la Base Aerea di Baghram. Sono gli elementi del 173rd Airborne Brigade Combat Team che dovranno, nei mesi a seguire, tenere il controllo del Regional Command-South (RC South) composto dalle province di Zabul, Kandahar, Helmand e Nimruz.

Nella prima foto vediamo il Col. Owens, nelle successive invece i dettagli del manichino.

Senza-titolo

Il Sergente Maggiore Garcia indossa:
-un ACH con cover Dcu e Rhino mount per Pvs 15
-una giacca Dcu modificata appositamente per questa unità (ossia sono state rimosse le tasche ventrali e riposizionate affinché diventino omerali)
-un OTV Dcu
-Camelbak Dcu
-2 grenade carriers SDS in Dcu
-2 ammo pouches SDS in Dcu
-un compass pouch CG483
-canteen pouch in Dcu

IMG-5618

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Tra i brevetti del Sergente vediamo un CIB (combat infantry badge), le Jump wings con stella (indica che ha partecipato all' operazione Northern Delay il 26 Marzo del 2003 in Iraq, l'ultimo grande lancio aviotrasportato in combattimento della storia Usa), l' Air assault badge e il Pathfinder badge.

IMG-5631

Grazie, alla prossima
PBR
 
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view post Posted on 22/3/2022, 12:49
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Ho da poco avviato “l’apertura mentale” giusta per riconoscere valore e fascino al materiale più recente. Troppe volte siamo troppo aut/aut nelle nostre passioni. Personalmente il mio interesse più grande resterà quello legato alla raccolta di reperti epoca WW1/WW2, ma quando si pensa ai più recenti episodi di conflitto bisogna tenere ben presente che questa è Storia a tutti gli effetti, e che di conseguenza uniformi ed equipaggiamenti hanno e devono avere la stessa considerazione, cura e soprattutto (per il futuro specialmente) approccio tecnico/collezionistico.

Insomma: Doughtboys, GI’s, Grunts…siamo vuoi o non vuoi sempre nella stessa famiglia: i ragazzi americani dell’ultimo secolo e le loro esperienze.
 
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view post Posted on 22/3/2022, 16:13


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La rimozione delle tasche ha avuto un motivo "operativo" o solo per distinguer il reparto per quello che puoi sapere?
grazie.
 
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view post Posted on 22/3/2022, 16:25
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CITAZIONE (sven hassel @ 22/3/2022, 16:13) 
La rimozione delle tasche ha avuto un motivo "operativo" o solo per distinguer il reparto per quello che puoi sapere?
grazie.

Non posso rispondere con certezza alla domanda, poichè non ne conosco la risposta. Ma posso supporre che entrambe le tue opzioni siano accettabili visto che già nella seconda guerra molti paratroopers spostavano le tasche sugli omeri. Invece a livello di distinzione dalle altre unità ci può altresì stare, poichè non l'ho riscontrato in altre unità della 173rd.
MA per una buona risposta è meglio aspettare i guru del forum ;)

PBR
 
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view post Posted on 23/3/2022, 15:25
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Sempre parlando per supposizioni, vorrei confermare che effettivamente questa pratica fu molto diffusa e utilizza certamente a partire dalla modifica che erano soliti fare i paracadutisti americani nella seconda guerra mondiale, quando applicavano questa tasca omerale sulle maniche delle giacche delle loro M42 Jumpsuit.

Credo di non ricordare testimonianze di questa modifica nei conflitti successivi, salvo ricomparire con frequenza appunto nei teatri operativi al seguito delle DCU. Devo aver letto da qualche parte ( ed effettivamente credere in ciò è facilitato dall’evidenza fotografica) che proprio come i loro predecessori nella WW2, l’aggiunta di questa “pouch” omerale era prerogativa di determinati reparti connessi al mondo delle forze speciali, o comunque a nuclei operativi spesso impiegati in ricognizioni o che per forze di cose necessitassero di un maggiore confort sul terreno. Ecco perché anche da un punto di vista collezionistico è più facile imbattersi in giacche con questa caratteristica appartenenti ad effettivi di unità Airborne o comunque dedite a SO piuttosto che a normali reparti. Questa pratica era comunque altresì diffusa nelle più importanti unità di Fanteria. La modifica che veniva fatta era molto spesso, non tutti sanno, ottenuta rimuovendo la tasca del pantalone, ricucendola appunto ad altezza omerale. Sostanzialmente è possibile osservare due “varianti” di queste tasche, una tipologia delle quali cioè semplicemente composta dalla porzione di tessuto lasciata intonsa e l’altra a cui veniva aggiunta invece un’ulteriore modifica data dall’applicazione di un velcro per eventuali patch.
Un’importantissima spinta ad effettuare tali modifiche sorse anche da un’altra problematica: non si riflette sul fatto che il lasso di tempo in cui le DCU (così come le BDU) furono prodotte e largamente utilizzate, corrisponde anche al periodo in cui iniziarono ad essere introdotti nuovi sistemi d’equipaggiamento individuale sempre più tendenti a sostituire le classiche modalità di gibernaggio composte dall’unione di sacca portacaricatori, cinturone, spallacci con più comodi e compatti Carrier Set, Jacket, Vest, Body Armour, che avevano tra i tanti pregi il difetto ( si può notare benissimo anche da questo manichino) di rendere praticamente inaccessibile qualunque tasca a livello pettorale.
Non è affatto un caso dunque che le ACU, il successivo modello d’uniforme americano (per restare in tema USA, ma si potrebbe citare per lo stesso motivo qualunque modello moderno di uniforme da combattimento in ogni Esercito) abbiano le tasche omerali applicate e previste nel loro taglio “standard” di produzione.

Edited by WW2 - 23/3/2022, 16:27
 
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view post Posted on 23/3/2022, 16:25
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CITAZIONE (WW2 @ 23/3/2022, 15:25) 
Sempre parlando per supposizioni, vorrei confermare che effettivamente questa pratica fu molto diffusa e utilizza certamente a partire dalla modifica che erano soliti fare i paracadutisti americani nella seconda guerra mondiale, quando applicavano questa tasca omerale sulle maniche delle giacche delle loro M42 Jumpuit.

...

Una spiegazione a dir poco accademica, aggiungo che anche in vietnam era costume tra le forze speciali spostare le tasche ;)
 
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view post Posted on 23/3/2022, 16:37
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Senza alcun tipo di falsa modestia nè arroganza, penso che ce ne sarebbero davvero di accademici di ben altra caratura anche qui sul forum per darti le conferme che cerchi. Io nel mio piccolo provo solo ad emulare da sempre il loro modo di approcciarsi ad una discussione. Non penso di averti detto cavolate, ma il consiglio è sempre sentire l’ultima parola dei veri esperti.
 
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6 replies since 21/3/2022, 14:41   212 views
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