P.S.
La battaglia di Guadalajara (8-23 marzo 1937) fu la più propagandata battaglia della guerra civile spagnola. Fu una sconfitta per i nazionalisti di Franco e una vittoria per i repubblicani il cui valore simbolico, però, superò largamente il valore strategico.
Giuseppe faceva parte del 9° gruppo Banderas, 3 divisione “Penne Nere”.
Quando, nel corso della battaglia, cominciò a serpeggiare un certo sconforto, per alzare il morale dei legionari Bergonzoli (che si guadagnò il soprannome di Barba Elettrica proprio a Guadalajara, dove combatté in prima linea armato di moschetto) ordinò alla fanfara di suonare durante il combattimento la Marcia Reale e Giovinezza.
Qui si affrontarono fascisti del CTV e antifascisti del battaglione Garibaldi in quella che fu definita “una guerra civile nella guerra civile”.
Gli italiani contarono 415 morti (543 compresi i dispersi), 1969 feriti e 153 prigionieri; i repubblicani persero 2.200 morti, 4000 feriti e 400 prigionieri.
2° PUNTATA
Il primo aprile scrive da San Esteban, la sua gioia per aver ricevuto molta posta da diversi amici è offuscata dal fatto che il suo commilitone Marzani, ferito nella battaglia di Guadalajara è morto dopo quattro giorni di ospedale. Lui è a riposo ed è un riposo ben meritato, come scritto sulla rivista “Il Legionario” dalla quale risulta che le CC NN si sono coperte di gloria. Presto daranno al nemico il “colpo” finale che li porterà alla vittoria e al ritorno a casa, dove finalmente potrà mangiare cibo italiano, “ perché qua non si mangia da cristiani, gli Spagnoli , poveracci sono ancora indietro cento anni in tutto e per tutto”.
Poi parla di denaro, loro sono pagati in Spagna dal governo di Franco ( 540 pesetas) mentre la paga italiana viene versata direttamente in banca.
“Guadagno bene, spero di riuscire a spenderli”
Invita i genitori a venire alla stazione di Bologna, come quando è partito, in giugno o luglio per accoglierlo sicuro vincitore.
(In realtà i genitori non potranno andare a prenderlo alla stazione di Bologna perché la guerra durerà ancora 2 anni e lui sarà ferito molto prima.)
Finora le lettere sono sempre state infarcite di lodi al regime, ai comandanti, fiducia nell’immancabile vittoria finale, esaltazione per il morale delle truppe sempre altissimo, al contrario, il 4 aprile dopo aver felicemente constatato che le poste , dopo la visita in Spagna dell’onorevole Farinacci, cominciano a funzionare bene, per la prima volta si lamenta, anzitutto del fatto che non riesce a trovare il modo di sostenere gli esami per la promozione a sottotenente, poi la notizia più grave: il morale del 9° banderas di cui fa parte è particolarmente basso a causa del comandante che li tratta in maniera ignobile sia dal punto di vista fisico che psicologico.
11 aprile la posta funzione sempre meglio, di salute sta benissimo, nonostante la pioggia che ha preso il mese passato “ che se fossi stato borghese scommetto avrei dovuto stare a letto per lo meno una decina di giorni!”
Raccomanda di non ascoltare le stazioni radio che dicono falsità sui legionari. Sta sempre con la sua squadra di mitraglieri, e non vede l’ora di usare la sua Breda contro i “galeotti” nel prossimo ballo….
Al mattino poi, è arrivato un nuovo cappellano militare , quello precedente , un prete veneto, era rimasto ucciso dalla mitragliera di un aereo nella battaglia di Guadalajara, e ha detto la Messa al campo, sostenendo che la vittoria non mancherà perché le loro armi sono benedette dal Signore.
22 aprile Non sono più a San Esteban ma a Roa de Duero, si sono spostati di una cinquantina di km avvicinandosi al fronte di Bilbao.
7 Maggio in questa lettera ribadisce che finalmente le poste funzionano a meraviglia, ringrazia i genitori delle fotografie che gli hanno mandato, poi raccomanda loro di procurarsi una cartina della Spagna in modo che possa spiegare tutto o posti dove è stato.
P.S.
Il Caffè Nazionale situato in centro a Modena, sotto al Portico del Collegio, era un bar storico, esisteva fin dal 1700, e nel 1848 ebbe gravi problemi con la polizia ducale, in quanto era divenuta la sede dei rivoluzionari modenesi. È rimasto in attività fino a metà degli anni 70 del 900.
14 Maggio
Questa lettera è un po’ più “tranquilla” si dichiara felice del nuovo comandante : il console De Francisci ,
(Il futuro Luogotenente Generale Francisci comanderà in Russia il Raggruppamento 23 Marzo, omonimo di quello che combatté in Spagna (gruppi battaglioni CC.NN. M Leonessa e Valle Scrivia). Sarà l’unico generale italiano a cadere in Sicilia nel luglio del 1943, ricevendo la Medaglia d’Oro alla Memoria.)
ma lui non ha ancora avuto il modo di far sentire la voce della sua Brada in prima linea.
Chiede che gli sia inviata la medaglia del decennale assieme al nastrino perché ne è sprovvisto, ribadisce che di salute sta benone, solo un maledetto piccolo “occhio di pernice” (= Tiloma, piccolo callo che colpisce i piedi) gli fa vedere le stelle.
“La notte passata quando siamo venuti a questo paese abbiamo fatto 10 km a piedi con lo zaino in spalla e tutti gli accessori per un totale di peso di 50 kg. Io alla fine avevo tutto il firmamento al piede sinistro, pazienza, arriverà presto il giorno della vittoria e… del refrigerio ai piedi.”
27 Maggio
È il giorno del Corpus Domini e Giuseppe dice di non sapere niente riguardo al ritorno in patria, alcuni dicono presto, altri dicono che dopo la vittoria dei falangisti dovranno aspettare la stabilità politica, perché ci sono i Reqetè ( cattolici realisti) e i Falangisti ( Militi nazionali di Franco) che, a quanto pare, non andranno molto d’accordo.
Il governo di Bilbao aveva chiesto l’armistizio, ma Franco ha risposto di no. Lui è sempre a riposo e non vede l’ora di conquistarsi un po’ di gloria sul campo di battaglia.
Fine seconda puntata