CITAZIONE (niemand @ 28/10/2022, 08:30)
CITAZIONE (carpu @ 28/10/2022, 00:40)
(..)
Vabbè,però nel 41 con l'Inghilterra eravamo in guerra,ovvio che si fa di tutto per danneggiare l'avversario.
A parti invertite se noi avessimo potuto danneggiare gli interessi del nemico credete che non l'avremmo fatto?
Più che altro,che coraggio bisognava avere nel 41,in piena II guerra mondiale per prendere un volo transcontinentale,con il rischio di essere abbattuti ?
No. L’operazione fu avviata nell’estate del ’41 e conclusa nel novembre, quando l’Italia era ancora neutrale, ed era solo una delle diverse iniziative che certo non potevano spingere l’Italia a mantenere la neutralità (esempio blocco delle importazioni di carbone, blocco delle navi italiane all’estero, specie in US).
Ma il risultato principale (lo scopo?) non fu tanto la fine dei voli della LATI, quanto lo spingere in questo modo il Brasile (prima amico dell’Italia: Ciano ancora il 26 novembre ne ricordava l'atteggiamento amichevole durante l'epoca delle sanzioni) verso la guerra contro l’Asse e l’Italia. Risultato (per i Brasiliani): i 500 caduti e i 3000 feriti della
Força Expedicionária Brasileira in una guerra che non era la sua, per interessi che non erano i suoi.
E anche su questo ci sarebbe da riflettere (ovviamente opinione personale).
Scusami,nell'estate del 41 noi eravamo già in guerra con l'Impero Britannico da un anno.
Circa il coinvolgimento del Brasile e di gran parte dei Paesi sud Americani nel conflitto,diciamo che le pressioni esercitate dagli Stati Uniti furono molto più decisive rispetto a trucchetti messi in atto dai servizi Inglesi.
Poi c'era stato il siluramento di navi Brasiliane da parte di sottomarini dell'asse,l'azione maldestra dei Germanici atta ad intimidire i Brasiliani anche attraverso loro simpatizzanti ( diciamo la verità,a differenza degli Anglosassoni i tedeschi in queste cose non ci sapevano propio fare).
Insomma tutta la faccenda è molto più complessa di un azione dei servizi Inglesi per fare uno sgambetto agli Italiani.
C'è un bellissimo libro intitolato "La carriera, pagine di vita diplomatica",le memorie di un diplomatico Italiano che durante la guerra era di stanza alla nostra Ambasciata prima in Argentina,poi in Cile.
I sudamericani erano molto ben disposti verso noi Italiani,per ovvie ragioni anche di cultura,ciononostante sia per la pressione degli Stati Uniti,sia per le azioni maldestre dei tedeschi,tutti i principali Paesi del continente latino-Americano dichiararono guerra all'Asse.
Ultima fu l'Argentina che dichiarò una platonica guerra a Germania e Giappone nel 1945.
CITAZIONE (rip-stop @ 28/10/2022, 09:15)
Bellissimo apparecchio, carpu... Peccato che quando venne concepito l'era dei grandi idrovolanti a scafo centrale fosse già avviata lungo il viale del tramonto e che se fosse stato veramente realizzato la sua carriera commerciale sarebbe stata melanconicamente breve
Beh,in realtà la vita dell'idrovolante come mezzo di trasporto aereo fu abbreviata dalla II guerra mondiale,che cambiò tutto nell'industria Aeronautica.
A seguito della guerra,vennero sviluppati grandi bombardieri,che divennero il punto di partenza per gli studi sugli aerei passeggeri del dopoguerra ( per esempio il "Super Constellation").
Inoltre un pò da per tutto furono costruite grandi piste ed aeroporti; ci fu propio un cambio dui mentalità.
Poco prima della guerra invece,ed anche nei primissimi anni 40,si puntava sui grandi idrovolanti passeggeri che avevano il vantaggio di non abbisognare di aeroporti,e che potevano servire le coste delle varie nazioni,o anche l'interno se fosse stato predisposto un idroscalo artificiale.
Quindi quando iniziarono gli studi per il Reggiane Ca. 8000,i grandi idrovolanti erano visti come gli aerei passeggeri del futuro (si pensi ad esempio ai grandi,leggendari, Clipper della Pan Am),e se la II guerra mondiale non fosse mai scoppiata,molto probabilmente avrebbero dominato i cieli negli anni 40 ed in buona parte dei 50.
Circa il Breda BZ308,la sua ideazione immediatamente dopo il II conflitto mondiale dimostra quanto l'industria Italiana avesse inteligentemente capito quale era la nuova realtà del trasporto aereo nella nuova situazione del dopoguerra.
Il Breda BZ308,come prima il Reggiane Ca. 8000,ci fanno vedere quanto sofisticata ed all'avanguardia fossero le soluzioni tecniche e di design ingegnaristico Italiano.
Purtroppo tutto ciò non era supportato sul piano delle risorse,e a maggior ragione dopo la sciagurata guerra.
Ma le energie creative liberate dopo il conflitto sono alla base della più grande e bella stagione che il nostro Paese ha vissuto nella sua storia,tra la fine degli anni 40 e la fine dei 60.
O.T.
Circa quanto fosse moderno ed elegante il design Italiano negli anni 40,non finirò mai di stupirmi che questa splendida modernissima automobile è del..1946!!