C’era una volta la LATI (Linee Aeree Transcontinentali Italiane), Ma poi i servizi inglesi ci misero una manina e…

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view post Posted on 28/10/2022, 11:04

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Il Breda BZ308 era un progetto tecnologicamente assai più moderno rispetto al grosso idro della Reggiane... Si trattò inoltre di un'iniziativa estremamente coraggiosa tenendo conto delle condizioni disastrose in cui si trovava il nostro apparato industriale nell'immediato dopoguerra. Sfortunatamente anche in questo caso ci si dovette confrontare con la mancanza di propulsori adeguati (i Bristol Centaurus prescelti vennero consegnati con enorme e probabilmente colpevole ritardo) e con l'inadeguatezza delle nostre strutture produttive, che non avrebbero sicuramente permesso l'avvio della produzione su larga scale di questo bell'aereo (tra l'altro la Breda attraversò proprio in quel periodo una severa crisi finanziaria che portò di lì a poco all'intervento statale e alla cessione e dismissione del comparto aereonautico).

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view post Posted on 28/10/2022, 15:31
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CITAZIONE (niemand @ 28/10/2022, 08:30) 
CITAZIONE (carpu @ 28/10/2022, 00:40) 
(..)
Vabbè,però nel 41 con l'Inghilterra eravamo in guerra,ovvio che si fa di tutto per danneggiare l'avversario.
A parti invertite se noi avessimo potuto danneggiare gli interessi del nemico credete che non l'avremmo fatto?

Più che altro,che coraggio bisognava avere nel 41,in piena II guerra mondiale per prendere un volo transcontinentale,con il rischio di essere abbattuti ?

No. L’operazione fu avviata nell’estate del ’41 e conclusa nel novembre, quando l’Italia era ancora neutrale, ed era solo una delle diverse iniziative che certo non potevano spingere l’Italia a mantenere la neutralità (esempio blocco delle importazioni di carbone, blocco delle navi italiane all’estero, specie in US).
Ma il risultato principale (lo scopo?) non fu tanto la fine dei voli della LATI, quanto lo spingere in questo modo il Brasile (prima amico dell’Italia: Ciano ancora il 26 novembre ne ricordava l'atteggiamento amichevole durante l'epoca delle sanzioni) verso la guerra contro l’Asse e l’Italia. Risultato (per i Brasiliani): i 500 caduti e i 3000 feriti della Força Expedicionária Brasileira in una guerra che non era la sua, per interessi che non erano i suoi.
E anche su questo ci sarebbe da riflettere (ovviamente opinione personale).

Cattura_161

Scusami,nell'estate del 41 noi eravamo già in guerra con l'Impero Britannico da un anno.

Circa il coinvolgimento del Brasile e di gran parte dei Paesi sud Americani nel conflitto,diciamo che le pressioni esercitate dagli Stati Uniti furono molto più decisive rispetto a trucchetti messi in atto dai servizi Inglesi.
Poi c'era stato il siluramento di navi Brasiliane da parte di sottomarini dell'asse,l'azione maldestra dei Germanici atta ad intimidire i Brasiliani anche attraverso loro simpatizzanti ( diciamo la verità,a differenza degli Anglosassoni i tedeschi in queste cose non ci sapevano propio fare).
Insomma tutta la faccenda è molto più complessa di un azione dei servizi Inglesi per fare uno sgambetto agli Italiani.

C'è un bellissimo libro intitolato "La carriera, pagine di vita diplomatica",le memorie di un diplomatico Italiano che durante la guerra era di stanza alla nostra Ambasciata prima in Argentina,poi in Cile.
I sudamericani erano molto ben disposti verso noi Italiani,per ovvie ragioni anche di cultura,ciononostante sia per la pressione degli Stati Uniti,sia per le azioni maldestre dei tedeschi,tutti i principali Paesi del continente latino-Americano dichiararono guerra all'Asse.
Ultima fu l'Argentina che dichiarò una platonica guerra a Germania e Giappone nel 1945.

CITAZIONE (rip-stop @ 28/10/2022, 09:15) 
Bellissimo apparecchio, carpu... Peccato che quando venne concepito l'era dei grandi idrovolanti a scafo centrale fosse già avviata lungo il viale del tramonto e che se fosse stato veramente realizzato la sua carriera commerciale sarebbe stata melanconicamente breve

Beh,in realtà la vita dell'idrovolante come mezzo di trasporto aereo fu abbreviata dalla II guerra mondiale,che cambiò tutto nell'industria Aeronautica.
A seguito della guerra,vennero sviluppati grandi bombardieri,che divennero il punto di partenza per gli studi sugli aerei passeggeri del dopoguerra ( per esempio il "Super Constellation").
Inoltre un pò da per tutto furono costruite grandi piste ed aeroporti; ci fu propio un cambio dui mentalità.

Poco prima della guerra invece,ed anche nei primissimi anni 40,si puntava sui grandi idrovolanti passeggeri che avevano il vantaggio di non abbisognare di aeroporti,e che potevano servire le coste delle varie nazioni,o anche l'interno se fosse stato predisposto un idroscalo artificiale.

Quindi quando iniziarono gli studi per il Reggiane Ca. 8000,i grandi idrovolanti erano visti come gli aerei passeggeri del futuro (si pensi ad esempio ai grandi,leggendari, Clipper della Pan Am),e se la II guerra mondiale non fosse mai scoppiata,molto probabilmente avrebbero dominato i cieli negli anni 40 ed in buona parte dei 50.

Circa il Breda BZ308,la sua ideazione immediatamente dopo il II conflitto mondiale dimostra quanto l'industria Italiana avesse inteligentemente capito quale era la nuova realtà del trasporto aereo nella nuova situazione del dopoguerra.


Il Breda BZ308,come prima il Reggiane Ca. 8000,ci fanno vedere quanto sofisticata ed all'avanguardia fossero le soluzioni tecniche e di design ingegnaristico Italiano.
Purtroppo tutto ciò non era supportato sul piano delle risorse,e a maggior ragione dopo la sciagurata guerra.
Ma le energie creative liberate dopo il conflitto sono alla base della più grande e bella stagione che il nostro Paese ha vissuto nella sua storia,tra la fine degli anni 40 e la fine dei 60.

O.T.
Circa quanto fosse moderno ed elegante il design Italiano negli anni 40,non finirò mai di stupirmi che questa splendida modernissima automobile è del..1946!!

308_1_0
 
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view post Posted on 28/10/2022, 16:36

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Hai perfettamente ragione, carpu, a proposito dell'eccellenza dei nostri ingegneri e dei nostri "designer". Purtroppo, restringendo il discorso al settore dell'industria aereonautica, le loro capacità e lo loro ambizioni non furono adeguatamente sostenute da un apparato industriale che continuava invece a versare in uno stato di relativa e penosa arretratezza. Roberto Longhi, ad esempio, già citato come progettista della Reggiane, trascorse lunghi periodi negli Stati Uniti per apprendere le più moderne tecnologie sulle costruzioni aereonautiche in corso di sviluppo in quel paese (si dice che riuscì anche ad ottenere sottobanco i disegni tecnici dei caccia sviluppati da Alexander Kartveli, il "padre" del P-47 Thunderbolt). Tuttavia, una volta rientrato in Italia, e posto a capo del reparto sperimentale della Reggiane, fu costretto a confrontarsi con l'inadeguatezza delle risorse tecnologiche in cui si dibatteva la nostra industria aereonautica, come ad esempio la mancanza di leghe leggere, l'organizzazione della produzione ancora a livello semi-artigianale, la scarsa potenza dei motori aereonautici di produzione nazionale, la cattiva qualità dell'impiantistica fornita dai sub-fornitori. La politica del regime, d'altronde, era quella di suddividere gli ordini a pioggia tra diversi produttori in un'ottica semi-assistenzialistica e di politica occupazionale, disperdendo le già magre risorse del settore e alimentando clientelismi, rivalità e gelosie interne con esiti a volte paradossali, come il caso della Fiat che si ostinò a tenere impegnate le proprie maestranze nella costruzione di un biplano come il CR 42 anche quando questo tipo di velivolo era oramai largamente sorpassato.

In sintesi: disponevamo di menti brillanti ma come al solito ci difettava l'organizzazione e scontavamo gli inevitabili problemi legati a un Paese povero di materie prime, di maestranze specializzate, di processi produttivi al passo coi tempi e di strategie industriali di largo respiro. Questi limiti potevano forse essere superati nel settore dell'industria automobilistica, ma il settore aereonautico richiedeva già allora l'impiego di tecnologie "di punta", lavorazioni di precisione e l'impiego di materiali e sistemi costruttivi particolarmente avanzati, sia in ambito commerciale che in ambito militare. Realizzazioni come quella del BZ308 erano perciò fatalmente destinate a rimanere esempi isolati, a cui molto difficilmente avrebbe potuto far seguito una vera produzione di serie.

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view post Posted on 28/10/2022, 16:52
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CITAZIONE (carpu @ 28/10/2022, 16:31) 
Scusami,nell'estate del 41 noi eravamo già in guerra con l'Impero Britannico da un anno.
(..)

Ops, vero! ;_; ;_; ma... Quandoque bonus dormitat Homerus (e quindi figuriamoci niemand!) :D


PS. L'auto è l'Aprilia '46 di Pinin Farina?

Edited by niemand - 28/10/2022, 20:14
 
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view post Posted on 28/10/2022, 16:55
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CITAZIONE (niemand @ 28/10/2022, 12:01) 
CITAZIONE (lupo volante @ 28/10/2022, 11:26) 
(..)
Ed intanto, Filippo Zappata stava lavorando al ben più interessante BZ 308 - l'aereo più sfortunato della nostra produzione aeronautica (a Mogadiscio ne ho ancora visto i resti all'aeroporto)

Quello di Mogadiscio fu l'unico esemplare costriuto.
E anche sul "fallimento" del progetto (dovuto anche al ritardo-2 anni - nella fornitura dei motori inglesi), fu ipotizzata una "lunga manina " UK- US: vedi https://it.m.wikipedia.org/wiki/Breda_BZ_308

la storia completa la trovi qui:
www.ilcornodafrica.it/st-melecabz308.pdf.
direi che più che una manina, a parte l'ostile comportamento al solito, più inglese che USA (che comunque non era da stinchi di santo) ci fu una insufficienza cronica da parte Italiana....Zappata era un signor progettista, della stessa razza dei Rosatelli e Gabrielli, Stelio Frati e Stefanutti.
Come tutti loro, brillante progettista, ma con alle spalle una paurosa insufficienza industriale.
Il Falco F8-L di Stelio Frati, è considerato la Ferrari del cielo e a cinquant'anni dal progetto è insuperato e ancora prodotto....ma non in Italia!!!! Il Falco e i progetti di Stefanutti sono stati definiti gli aerei più belli del mondo....
 
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view post Posted on 28/10/2022, 18:42
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CITAZIONE (niemand @ 28/10/2022, 17:52) 
PS. L'auto è l'Aprilia '46 di Pinin Farina?

Si,esatto,l'Aprilia cabriolet.
Una fuoriserie,d'accordo,ma che anticipa il gusto di dieci anni almeno.

Ma a proposito del design automobilistico,il nostro sia pur artigianale (queste auto erano dei veri "vestiti su misura"),era il migliore del mondo.
Gli Inglesi nell'immediato dopoguerra e fino ai primi anni 50 facevano auto che sembravano rimaste agli anni 30, gli Americani degli enormi pachidermi cromati, i Francesi o copiavano gli Inglesi,o gli Italiani o gli Americani.

Noi nel 1948 producevamo questa:

1948-Alfa-Romeo-6C-2500-S-Cabriolet-0
 
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view post Posted on 29/10/2022, 11:21
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Ringrazio Niemand per l'ennesima splendida (e interessantissima) condivisione!
 
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view post Posted on 29/10/2022, 14:17
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:b: Grazie. Fa piacere constatare che a qualcuno interessa la storia.
A presto..

Edited by niemand - 29/10/2022, 16:42
 
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view post Posted on 1/11/2022, 07:54
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CITAZIONE (niemand @ 29/10/2022, 14:17) 
:b: Grazie. Fa piacere constatare che a qualcuno interessa la storia.
A presto..

sono io che ringrazio te! :D
 
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view post Posted on 1/11/2022, 10:14


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Ci sono anch'io a ringraziarti. In questo periodo sono stato un po' di corsa ma ti prometto che mi rileggo con tutta l' attenzione che meritano post e link appena possibile😇
 
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view post Posted on 1/11/2022, 10:31
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Grazie a te. 🤝
 
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view post Posted on 1/11/2022, 21:06
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CITAZIONE (lupo volante @ 27/10/2022, 21:10) 
(..) la perfida albione (..)... <_< :angry:

Al riguardo: Manifesto tedesco I G.M.
perfida_albione_4
 
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view post Posted on 1/11/2022, 22:21
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CITAZIONE (niemand @ 1/11/2022, 21:06) 
CITAZIONE (lupo volante @ 27/10/2022, 21:10) 
(..) la perfida albione (..)... <_< :angry:

Al riguardo: Manifesto tedesco I G.M.
perfida_albione_4

in quel sacco ci deve essere il Tanganika
 
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view post Posted on 1/11/2022, 23:54
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Che poi l'espressione "perfida Albione" risale a Napoleone,giusto?
 
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view post Posted on 2/11/2022, 05:14
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CITAZIONE (carpu @ 1/11/2022, 23:54) 
Che poi l'espressione "perfida Albione" risale a Napoleone,giusto?

Forse ancora precedente, al '600 (Benigne Bossuet?): v. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Albione.
Per quanto riguarda il Tanganika tedesco, date un'occhiata qui
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Paul_Emil_von_Lettow-Vorbeck

Edited by niemand - 2/11/2022, 06:37
 
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