Catalogazione scudetti, entusiasmo del dilettante?

Ciao a tutti, non avendo trovato una risposta in rete, stavo cercando di raggruppare, in uno schema, i vari tipi di scudetto, per quanto riguarda la tipologia di bordo (largo o stretto) e relative varianti. Sarebbe bello aggiungere anche altre informazioni, come il produttore, che se ho letto bene in giro, fino ad ora, non si è mai proceduto a produrre una catalogazione.

Da qui mi piacerebbe anche provare a datare gli scudetti, usando come indicatore del periodo la tipologia di bordo.
Esempio: lo scudetto “comando superiore alpino” in foto ha il bordo sottile e arrotondato. Sapendo in questo caso, il periodo di adozione, è corretto dire che tutti gli scudetti con tale caratteristica, sono coevi? Ad esempio, lo scudetto della Superga in foto, ha anch’esso il bordo sottile e arrotondato. È corretto dire che è coevo? O forse è corretto dire che è lo stesso produttore?



Lo schema che vorrei produrre è qualcosa del genere, vedi immagine sotto. Secondo voi è fattibile o non ci sono elementi per produrre uno schema attendibile? Da dove si potrebbe cominciare? Avete informazioni da condividere?
Naturalmente ora ho semplificato, non ho parlato di fondi lisci, a ondine, puntinati, ecc.




Saluti, Luigi

Buongiorno,
in questa discussione https://miles.forumcommunity.net/?t=59564184 ad un certo punto ho cercato di "sistematizzare" le varianti conosciute per gli scudetti della 21 Divisione Granatieri di Sardegna.
Sugli scudetti da braccio ci sono due libri specifici, io ne ho uno solo, quello di Tavoletti che, a memoria, cataloga 11 varianti principali per quelli del Regio Esercito.
Sottolineo che si tratta di varianti di produzione ed i cui fabbricanti sono sconosciuti, non frutto di specifici regolamenti o fogli d'ordine. Cercare di stabilire l'anno di produzione di un singolo scudetto (salvo casi particolari per la creazione o ridenominazione di nuovi reparti) non è possibile né corretta una teorica scala cronologica creata su tali assunti.
Oltretutto per il Regio Esercito tali scudetti sono stati in uso dal 1934 al 1940.
in sintesi ogni classificazione degli scudetti per variante di produzione ha mero carattere antiquario, per quanto affascinante essa sia per i nostri gusti.
Saluti.
Luigi

Grazie granatiere1659.

saluti, Luigi

gli scudetti in metallo sono stati commissionati dal regio esercito e distribuiti gratuitamente con il vestiario con possibilità di trattenere il fregio a fine della ferma come ricordo del proprio servizio.
E' possibile che siano state appaltate piu ditte produttrici non è chiaro quante siano state e se il conio sia cambiato nel tempo.
Quello che è carto è che nel conio veniva cambiato il nome della divisione e resto rimaneva uguale. per la verniciatura pare venissero verniciati completamente e poi, l'utilizzo riportava a metallo le parti in rilievo.

questo tipo di ricerca (molto utilizzata per le decorazioni tedesche) a me personalmente piace molto.
Non tanto per definire l'originalità (che si ritrova in tanti particolari), ma per catalogare le varianti e capire se tutte le divisioni sono state prodotte nei vari modelli.
Ad esempio per un certo periodo ho cercato esclusivamente scudetti con la scritta meno squadrata e piu ricercata. Quando ho un attimo vi posto l'esempio e se vuoi posso postare le varianti che ho in collezione. Ricordo di aver avuto in collezione uno scudetto dei granatieri in alluminio.

Argomento interessante, a parte gli scudetti delle divisioni alpine, vi risultano altri modelli riprodotti nel dopoguerra per i reduci? Ad esempio quelli delle divisioni di fanteria?

La cosa che venissero verniciati tutti e poi con l'uso si scoprivano le parti in rilievo mostrando l'ottone...mi convince assai poco...

pare che venisse fatto invece proprio cosi. avevano una dima per coprire le parti uguali per tutti, cioè bordo, gladio e fronde. Le lettere della divisione erano verniciate insieme al fondo.

@fiammaverde, quelli delle divisioni alpine sono stati riprodotti, compresi quelli mai esistiti (Pusteria e Alpi Graie). Delle fanteria mi perplimono alcuni modelli del Metauro e Metauro II. Difficile dire se riprodotti o fondi di magazzino riverniciati

Beh, già se consideriamo che questo era relativo solo alle lettere...potrebbe essere più credibile, ma sarebbe stato più pratico passarli su un tampone quando la vernice era ancora fresca per ottenere lo stesso effetto in fase di produzione...tu ha mai avuto per le mani uno scudetto nuovo di magazzino con le scritte tutte blu (o di altro colore di fondo dello scudetto)?
E gli scudetti di bachelite della MVSN, aspettavano che le scritte si scrostassero rivelando il colore marroncino del materiale plastico?

La doratura deve precedere per forza la pittura ed essere estesa a tutte le superfici (bagno galvanico) a meno che non si spalmi un inibitore sul retro dello scudetto per risparmiare...

...a meno che non si applica un inibitore, in modo che il bagno galvanico non aderisca...lo si può fare per ottenere una doratura selettiva e, in caso, risparmiare...
Ma credo che su fregi e scudetti questo non succedesse...quindi la doratura dovrebbe essere presente anche sul retro degli scudetti...anche se era talmente sottile lo strato di doratura che con il tempo svanisce...

Perché l'ottone non è un metallo?
Forse intendevi in lega ferrosa (sensibile al magnetismo), ma nessun fregio, attributo o distintivo dell'esercito italiano regio e poi repubblicano sono stati di ferro (che si arrugginisce),...

ciao ecco esempio di scudetto con lettere verniciate. considerate che questa pratica, a mio parere efficace sui grandi numeri per materiali destinati alla truppaglia, potrebbe non essere stata seguita da tutti i produttori. forse i piu attenti ripulivano semplicemente le parti in rilievo prima che si asciugasse la vernice. Come vedete la "dima" copre il gladio e le fronde ma lascia scoperte le parti destinate ai tasselli dello stampo.

parlando di tasselli è evidente che in alcune produzioni veniva cambiato nel conio la parte del numero e del nominativo della divisione. In questo caso probabilmente anche la parola "DIVISIONE" era sostituita da "DIVISIONE CELERE". Si vede bene l'uso del tassello in una realizzazione di scudetto alpino Taurinense di cui purtroppo non ho immagine. La scritta "TAURINENSE" è evidentemente su un fondo leggermente rialzato (forse il tassello si è spostato durante lo stampaggio. Segno di quello che penso sia dovuto al tassello ce l'ho su questo esemplare sempre Taurinense in corrispondenza del numero.