Universal Carrier Praying Mantis

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/1/2023, 13:53
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,530
Location:
Provincia di Brescia

Status:


Prima di presentare il modello permettetemi di inserire un filmato d'epoca che meglio di qualsiasi altra cosa presenta il mezzo reale.
Si tratta di uno dei tanti prototipi basati sullo scheletro dell'Universal Carrier, nel caso chiamato la Mantide Religiosa.
Il mezzo venne costruito, da quanto ho capito, in soli 2/3 esemplari e poi scartato per ovvi motivi....... Nel primo modello era monoposto mentre nel secondo divenne biposto. Credo che la visione del filmato chiarisca il perché della non produzione in serie.......



E adesso un po' di storia

Il mezzo reale
Il Praying Mantis, era un mezzo estremamente bizzarro creato dall'ingegneria britannica che si distingueva come uno dei veicoli cingolati più singolari mai realizzati. Questa macchina della seconda guerra mondiale adottava un approccio nuovo alla progettazione di veicoli corazzati da combattimento, con uno scompartimento dell'equipaggio girevole che poteva essere sollevato per sparare oltre gli ostacoli. Quando era abbassato, il veicolo aveva una sagoma alta fino alla cintola e poteva muoversi inosservato dietro ostacoli bassi, inclusa l'erba alta. Era costruito sul telaio del robusto e affidabile Universal Carrier. A differenza di quel cavallo di battaglia, però, la Mantide Religiosa era un po' troppo "strana" per essere usata e non fu adottata.

Un idea strana
La premessa alla base della Mantide Religiosa era un veicolo in grado di posizionarsi dietro un ostacolo, sollevare un sistema d'arma sopra l'ostacolo e sparare. Questo metodo avrebbe presentato al nemico un bersaglio molto piccolo, utilizzando l'ostacolo per aumentare la sua mimetizzazione e la protezione data dalla blindatura.
Ernest James Tapp, il co-fondatore di County Commercial Cars, ha creato e finanziato privatamente la Praying Mantis.
I suoi progetti iniziali erano basati su un telaio cingolato personalizzato, utilizzato per il suo primo prototipo. Ha brevettato il progetto nel 1937 e ha iniziato a costruirli effettivamente negli anni '40.
Questo design non ortodosso richiedeva all'equipaggio di sdraiarsi a faccia in giù all'interno della sezione "sollevamento". Il primo prototipo è stato creato per testare la fattibilità di un tale sistema, che ha costretto l'equipaggio in una posizione piuttosto innaturale per controllarlo.
Nel 1943 fu costruito un prototipo più robusto, questa volta sul telaio dell'Universal Carrier, il veicolo corazzato da combattimento più prodotto della storia.

Mantide religiosa
Essendo prodotto su questo telaio, il Praying Mantis ha continuato a utilizzare la stessa trasmissione e la stessa attrezzatura da corsa, ma le superfici superiori sono state notevolmente modificate per accogliere il compartimento dell'equipaggio elevabile.
Aveva un equipaggio di due persone, che erano entrambi a pancia in giù in una posizione a faccia in giù all'interno dello scompartimento dell'equipaggio. Questa era fondamentalmente una lunga scatola vuota nota come "camera di controllo".
In cima a questa c'era un'altra sezione che ruotava su e giù indipendentemente dalla camera di controllo per regolare con precisione l'elevazione dei cannoni. Questa era conosciuta come la "testa". Infine, in cima alla testa c'era una piccola scatola che ospitava due mitragliatrici Bren calibro .303, l'unico armamento offensivo del veicolo. Questo componente, noto come "casco", controllava il movimento laterale delle armi.
Queste tre sezioni potevano essere elevate come una sola, da completamente piatte contro lo scafo della Mantide Religiosa fino ad un angolo di 55 gradi.
In questa posizione, i cannoni erano alti 3,5 metri (11,5 piedi), sufficienti per superare la maggior parte dei muri e delle siepi. Un sistema idraulico nella parte inferiore del gruppo ne controllava il movimento.
È interessante notare che il mezzo poteva essere guidato in qualsiasi posizione si trovasse la testa.
Nell'uso effettivo, il Praying Mantis avrebbe viaggiato con il compartimento dell'equipaggio leggermente rialzato. Quindi si sarebbe avvicinato ad un ostacolo, alzato la testa e iniziato a sparare contro il nemico.
Dal punto di vista del nemico, il veicolo presentava un bersaglio incredibilmente piccolo da colpire, non molto più grande della testa di un uomo.
Una volta completato lo sparo, si sarebbe semplicemente allontanato. Durante l'intero processo l'equipaggio sarebbe stato protetto e nascosto.
Quando era completamente depressa, la macchina era straordinariamente bassa, il che le consentiva di fuggire tranquillamente dietro le recinzioni o persino tra l'erba alta. Guidare alla massima elevazione era probabilmente abbastanza inquietante per l'equipaggio.

Destino
La macchina fu sottoposta a prove e si scoprì che tecnicamente raggiungeva il suo scopo di sparare oltre gli ostacoli, ma per farlo aveva bisogno di troppi compromessi.
Era difficile controllarla, difficile mirare e offriva pochissima protezione corazzata se fosse stato ingaggiato all'aperto. Inoltre, la macchina rimbalzava così tanto da far ammalare gli equipaggi.
Il progetto Praying Mantis fu abortito nel 1944 e da allora è diventato in qualche modo un meme nella comunità degli appassionati di carri armati per la sua pura "unicità".
Sfortunatamente il primo prototipo di Praying Mantis è stato demolito, ma il secondo basato su Universal Carrier è sopravvissuto ed è oggi in mostra al The Tank Museum di Bovington.

Il modello
Si tratta di una realizzazione in resina della International Modelling Asia, ditta a me sconosciuta fino a poco tempo fa. Cercavo gli interni per un altro carro GB e ho scoperto questa piccola ditta di Hong Cong. Hanno a catalogo parecchia roba bellina, pur essendo un'azienda che lavora preferibilmente sul discorso architettura, unica pecca è che i modelli vengono realizzati "a ordinazione" e quindi con tempi piuttosto lunghi (si parla di 4/5 mesi....).Il modello si compone di pochi pezzi stampati abbastanza bene, anche se alla fine ci sono parecchie magagne e bisogna correggere molto.
A prima vista sembrava tutto ok ma riguardando meglio le varie foto dell'originale mi sono reso conto di un errore piuttosto grave fatto dal masterista: lo scafo è troppo largo in base alla parte che si alza. Infatti sistemado insieme i pezzi lo spazio tra i bracci oscillanti e lo scafo/motore risulta troppo ampio, per cui ho smontato il tutto e tagliato circa 2 mm di materiale in modo da restringere il tutto. Avrei anche dovuto allargare la parte del motore, ma non me la sono sentita, per cui ho messo due spessori in modo da simulare l'albero di sollevamento....... Inoltre il masterista ha "dimenticato" altre cosette tra cui il periscopio sulla sommità della testa e un "piatto" girevole su cui era montata la torretta delle mitragliatrici. Anche qui con un po' di parolacce ho cercato di sistemare il tutto.
Altra nota pessima è il treno di totalamento pressoché inutilizzabile, i bracci oscillanti sono stampati malissimo e hanno uno scalino (dato dalle due valve dello stampo) di 1 mm comodo e le molle sono veramente orride......
Come ho già detto la base risultava troppo larga e quindi ho dovuto smontare tutto e "restringerla di un buon 2/3 mm ma nonostante questo risulta ancora larga, avrei dovuto allargare il cassone del motore ma non me la sono sentita..... La parte che si alza, inoltre, oltre che essere stretta era anche fuori squadra e quindi smonta tutto di nuovo e sistema il tutto. Una volta montata risulta ancora fuori asse con il resto ma si nota poco (per fortuna) e quindi ho lasciato stare...... Il treno di rotolamento è la copia (brutta, molto brutta) di quello Tamiya e con qualche aggiustamento e parolaccia è andato a posto. Avevo paura per i cingoli in resina ma invece, si sono rivelati meno ostici del previsto. Riscaldati con un phoon si sono piegati e adattati molto bene alla dima (fornita) del rotolamento. Peccato, eh si anche qui peccato, che detta dima sia 2 mm troppo corta e quindi i cingoli non calzano sulle ruote. Fortunatamente avevo deciso di chiuderli dopo averli montati e quindi, sempre grazie la phoon, sono riuscito a risolvere il tutto. Altra pecca dei cingoli è che sono a spezzoni di uguale lunghezza e quindi l'ultimo bisogna tagliarlo perdendo in questo modo gli incastri nella maglia successiva........
Comunque bene o male ho sistemato il tutto. Per la colorazione, nonostante l'unico mezzo sopravvissuto (in un museo) sia in Olive Drab ho optato, visto l'anno di costruzione, per il classico SCC2 inglese e l'ho ambientato prendendo spunto dal filmato in cui lo si vede impegnato nelle prove. Stranamente in tutto il filmato le immagini risultano quasi sempre rovesciate con la torretta sulla parte sinistra del mezzo (per chi guarda) mentre nella realtà era sulla destra.
Direi che è un modello che con il senno di poi non acquisterei, viste le magagne, ma comunque mi ha divertito costruirlo specialmente per la sua stranezza. Insomma è da inserire a pieno titolo nella categoria " O famo strano!"
Un mezzo simile lo vedrei bene in mano alle truppe imperiali in Star Wars su qualche luna boscosa.....

Ciao Elia

mantide_religiosa__15_
mantide_religiosa__19_mantide_religiosa__20_
mantide_religiosa__23_
mantide_religiosa__24_
mantide_religiosa__25_mantide_religiosa__26_
mantide_religiosa__27_
 
Top
view post Posted on 10/1/2023, 19:01


Group:
UTENTE
Posts:
2,290

Status:


Decisamente hai una capacita' modellistica e manuale non da poco.
A me personalmente il modello in se' ( non la tua creazione ) non piace😇.
 
Top
view post Posted on 10/1/2023, 20:46
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,530
Location:
Provincia di Brescia

Status:


CITAZIONE (sven hassel @ 10/1/2023, 19:01) 
Decisamente hai una capacita' modellistica e manuale non da poco.
A me personalmente il modello in se' ( non la tua creazione ) non piace😇.

Sicuramente è un modello "strano" che nulla ha a che vedere con il classico Universal Carrier, ma proprio per quello a me è "piaciuto". Io amo le creazioni strane e gli inglesi erano e sono maestri nel campo, basta vedere i vari aerei e i vari mezzi terrestri che hanno sfornato negli anni.
Sicuramente gli USA e la Germania erano più "classici" nelle loro creazioni, anche se pure loro non scherzavano per certi modelli.

Ciao Elia
 
Top
view post Posted on 10/1/2023, 20:51


Group:
UTENTE
Posts:
2,290

Status:


Vedi come e' vero che si puo' essere diversi ed andare d' accordo? Io amo i modelli usati davvero sul campo anche se brutti e poco famosi. Le elaborazioni di fantasia in questo campo non mi hanno mai attirato.😉😉
 
Top
view post Posted on 11/1/2023, 11:17
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,530
Location:
Provincia di Brescia

Status:


CITAZIONE (sven hassel @ 10/1/2023, 20:51) 
Vedi come e' vero che si puo' essere diversi ed andare d' accordo? Io amo i modelli usati davvero sul campo anche se brutti e poco famosi. Le elaborazioni di fantasia in questo campo non mi hanno mai attirato.😉😉

Vedi Sven è tutto come uno intende la frase "di fantasia"........ Per me il discorso di fantasia possono essere i famosi Watt if (se si scrive così....) tedeschi detti anche "progetti 1945" ovvero quei progetti rimasti prettamente sulla carta e mai neanche costruiti come prototipi e sfornati a iosa dalle ditte di modellismo (vedi MAUSS, HETZER 100, ecc.) Altra cosa, invece sono quei mezzi costruiti, anche solo come prototipi, mai passati alla produzione perché palesemente inadatti allo scopo. E la "Mantide" fa parte di quest'ultimo gruppo. Effettivamente costruita ma, per fortuna, mai entrata in produzione.
Però starebbe benissimo nella saga di Star Wars :woot: :woot: :woot:

Ciao Elia
 
Top
view post Posted on 11/1/2023, 17:24

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


Complimenti per la realizzazione e per il "lavoraccio", io non mi ci provo neanche ad affrontare il montaggio di modelli interamente in resina... :D

L'idea alla base della realizzazione del Praying Mantis era sicuramente valida e interessante, peccato che fosse troppo "avvenieristica" per la tecnologia dell'epoca. Oggi sarebbe pienamente realizzabile utilizzando una suite di sensori elettronici ed optronici in grado di individuare l'obiettivo e guidare il fuoco delle due mitragliatrici con assoluta precisione; anzi, mi pare che mezzi blindati del genere dotati di armamento montato s'un braccio telescopico siano già stati ampiamente collaudati a livello sperimentale, pur non trovando al momento un'immediata utilizzazione sul campo di battaglia.

RIP-STOP
 
Top
5 replies since 10/1/2023, 13:48   351 views
  Share