M2A2, la maschera antigas dei parà USA in Italia

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view post Posted on 25/1/2023, 00:48
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E' da un po' di tempo che diserto il forum ma oggi ritorno per proporre una maschera antigas poco conosciuta e spesso confusa ad arte da disonesti venditori con il molto meno raro modello M1 Noncombatant Gas Mask, mai usato in combattimento.
La Training Gas Mask M2A1 invece, a dispetto della sua nomenclatura, non fu affatto una maschera ad uso esclusivo per l'addestramento della truppa ma fu una maschera che vide un ampio uso operativo tra le unità paracadutiste fino al tardo 1944, quando la Assault gas mask M5 ne prese definitivamente il posto.

Per inquadrarla nella sua giusta prospettiva, come sempre una piccola introduzione storica.

Gli USA nel periodo tra le due guerre misero a disposizione dei propri uomini due tipi di maschera antigas: una di servizio, da utilizzarsi in combattimento ed una da training, da utilizzarsi in addestramento.

La maschera di servizio, denominata service gas mask M1 fu una maschera che per molti aspetti subì ancora molto l'influenza dei modelli in uso nella 1 gm.
Aveva un facciale in gomma ricoperto da tessuto, con oculari fissi e prodotto in cinque taglie a cui si collegava un tubo corrugato a sua volta connesso ad un filtro rettangolare. Il tutto rinchiuso in una borsa assai ingombrante da tenere a tracolla sotto il braccio sinistro.
I vari tentativi per migliorare il sistema sfociarono nel 1928 nella variante M1A1, un modello munito di oculari smontabili per favorire le riparazioni e nel 1934 nel modello M1A2 munito di un facciale prodotto in sole due taglie, "universale" e "piccola”, a seguito della constatazione che un'unica misura universale ben si adattava al 95% dei soldati mentre al restante 5% si rendeva necessaria la sola misura piccola.
La service gas mask M1, in tutte le sue varianti, nonostante le sue non elevate prestazioni possedute ebbe una vita abbastanza lunga poiché venne dismessa solo nel 1944, entrando anch’essa nel novero delle molte maschere ag USA utilizzate nella 2 gm.

M1_service M1 mask service


La maschera di addestramento, definita M1 Noncombatant Gas Mask, era molto economica e concepita per essere utilizzata esclusivamente durante l'addestramento delle truppe.
Venne prodotta in 50.000 esemplari e fu di fattura molto semplice, composta da un facciale in laminato non gommato munito di oculari integrati ed un filtro direttamente collegato al facciale stesso.
Anche la maschera da addestramento, come la service mask, subì nel tempo miglioramenti tesi al perfezionamento delle sue prestazioni.
Nel 1941 venne prodotta una variante sperimentale, la M1 A1, seguita subito dopo dalla M1A2 il cui facciale venne migliorato per aumentarne la durata nel tempo.
Questa ultima variante ebbe molto successo e fu prodotta in ben 6 milioni di pezzi, venendo distribuita anche alla popolazione civile delle zone costiere degli USA, ritenute allora più a rischio di attacco. Fu dichiarata obsoleta nel 1954.

jpg M1A2 Noncombatant Gas Mask

Nel 1939 l'esercito nel tentativo di migliorare lo scarso facciale delle training gas masks ne sviluppò uno veramente nuovo ed innovativo che, grazie ai progressi tecnologici, per la prima volta fu completamente in gomma senza alcun tessuto di protezione alla sua superficie esterna. Una caratteristica che rese possibile un’ottima aderenza al volto del soldato.
Il facciale, prodotto in sole tre taglie Small, Universal e Large, riscosse così tanto successo tra gli uomini di truppa che l’esercito decise così di dare origine ad una nuova serie di maschere, le M2, sia per la versione da training che per quella da service.

La M2 training Gas Mask, grazie a questo nuovo facciale, raggiunse finalmente l'efficienza e l'efficacia della maschera da servizio, avendo come unica differenza con la sorella maggiore una minore autonomia del filtro, 13 ore anziché 40, mantenendo invece la medesima efficacia verso i vari tipi di gas.
La M2 training mask subì nel tempo dei miglioramenti a carico della valvola di scarico, che diedero origine alla varianti M2Al nel 1941 e M2A2 nel 1942.

ww2-gi-m2a1-training-gas-mask-bag_1_ecd24a67d9f9246fc871cd051de613dc

b a Training gas mask M2A2


20230113_124154

20230113_124233
Custodie in tela della M2A2 prodotte nella variante precoce OD3 e più tarda OD7.

La buona efficienza di queste maschere, unita alla loro compattezza, fece si che vennero subito adottate dalle truppe paracadutiste, che ne predilessero soprattutto il loro scarso ingombro, favorendo i movimenti del paracadutista durante il lancio, ed il loro particolare contenitore tubolare allungato, che si adattava perfettamente all'imbragatura del paracadute ed al resto dell'equipaggiamento.


In conclusione, unitamente alla raccomandazione di non confondere mai le M2 training Gas Mask con le M1 Noncombatant Gas Mask, ecco alcune foto d'epoca che ritraggono la maschere da training M2a2 in combattimento.

members_of_509th_PIB__in_North_Africa
paracadutisti del 509th PIB in Nord Africa.

Men_of_the_6th_Durham_Light_Infantry_chat_with_an_American_paratrooper_in_Avola_siracusa_11_July_1943_0
Fanti del 6° Durham Light Infantry chiacchierano con un parà a Siracusa.

avellino
parà dell'82a in Sicilia.

member_of_the_509th_PIB_preparing_for_the_Avellino_Jump_to_Support_the_Salerno_landings_in_September_of_1943__1a_

member_of_the_509th_PIB_preparing_for_the_Avellino_Jump_to_Support_the_Salerno_landings_in_September_of_1943__1_

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member_of_the_509th_PIB_preparing_for_the_Avellino_Jump_to_Support_the_Salerno_landings_in_September_of_1943__2_

member_of_the_509th_PIB_preparing_for_the_Avellino_Jump_to_Support_the_Salerno_landings_in_September_of_1943__3b_
paracadutisti del 509th PIB in preparazione del lancio su Avellino a supporto dello sbarco a Salerno .

member_of_the_509th_PIB_preparing_for_the_Avellino_Jump_to_Support_the_Salerno_landings_in_September_of_1943__6_
parà del 504 PIR prima del lancio a Salerno.

U_1 U_0
paracadutisti del 517th PIR durante l'operazione Dragoon, notare la custodia in colorazione OD7.

Marco
 
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view post Posted on 25/1/2023, 06:52
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Belle foto.
In quelle della preparazione al lancio su Avellino ho riconosciuto facilmente il "solito" ventrale, il cui modello è rimasto sostanzialmente invariato, ma qualcosa mi fa fa pensare ad una versione diversa del T7 (con cui ho saltato anche io). Ricordo le funi di vincolo verdi, mentre queste sono bianche.
Non ho mai sviscerato prima il tema...
 
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view post Posted on 25/1/2023, 09:06
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Bellissime foto e argomento interessante!
 
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view post Posted on 25/1/2023, 10:41
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belle maschere!

solo per precisare alcuni punti:

- le maschere antigas per 'non combatant' non sono mai state utilizzate dai reparti militari, né in USA né altrove. E in effetti neppure furono distribuite ai civili, per i quali erano state prodotte, restando in genere immagazzinate nei depositi della Civil Defence (nei rari casi nei quali furono distribuite maschere ai civili, come alle Hawaii, si utilizzarono scorte di maschere antigas militari).

- le 'Training Gas Masks' non furono usate solo da reparti aerotrasportati, bensì anche dalle altre unità impegnate in operazioni di assalto, a fianco delle 'Service Gas Masks'. Con la distribuzione delle nuove maschere di servizio 'light weight' a fine 1943 e quelle 'da assalto' nell'estate 1944 le 'Training' furono ritirate praticamente ovunque.

- le diverse tipologie di maschere antigas utilizzate dall'U.S. Army durante la guerra hanno spesso in comune alcuni elementi, come i facciali: il medesimo facciale poteva essere utilizzato nelle maschere 'Training' come nelle 'Service. Cambia a seconda dei tipi di impiego l'accoppiamento con gli elementi filtranti e la sacca di trasporto.

Infatti si tratta sempre di maschere identificate nella loro nomenclatura dai tre elementi citati: facciale, filtro, borsa di trasporto. ad esempio la 'Training Gas Mask M2A1-I-I è composta da facciale M2A1, filtro MI e borsa MI). Una "Service Gas Mask M2A1-IXAI-IVAI utilizza esattamente lo stesso facciale, ma ha filtro MIXAI e borsa MIVAI, e così via.

saluti
 
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view post Posted on 25/1/2023, 11:05
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CITAZIONE (lupo volante @ 25/1/2023, 06:52) 
Belle foto.
In quelle della preparazione al lancio su Avellino ho riconosciuto facilmente il "solito" ventrale, il cui modello è rimasto sostanzialmente invariato, ma qualcosa mi fa fa pensare ad una versione diversa del T7 (con cui ho saltato anche io). Ricordo le funi di vincolo verdi, mentre queste sono bianche.
Non ho mai sviscerato prima il tema...

Purtroppo non ho mai affrontato l'argomento dei paracadute, penso che con il termine ventrale tu alluda a questo, pertanto non sono un esperto della materia, so tuttavia che in Italia, nel 1943 quindi, i paracadutisti USA utilizzarono il modello T5 con imbracatura appunto bianca.

 
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view post Posted on 25/1/2023, 12:02
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CITAZIONE (zip3120 @ 25/1/2023, 11:05) 
CITAZIONE (lupo volante @ 25/1/2023, 06:52) 
Belle foto.
In quelle della preparazione al lancio su Avellino ho riconosciuto facilmente il "solito" ventrale, il cui modello è rimasto sostanzialmente invariato, ma qualcosa mi fa fa pensare ad una versione diversa del T7 (con cui ho saltato anche io). Ricordo le funi di vincolo verdi, mentre queste sono bianche.
Non ho mai sviscerato prima il tema...

Purtroppo non ho mai affrontato l'argomento dei paracadute, penso che con il termine ventrale tu alluda a questo, pertanto non sono un esperto della materia, so tuttavia che in Italia, nel 1943 quindi, i paracadutisti USA utilizzarono il modello T5 con imbracatura appunto bianca.

Il ventrale è il "paracadute di emergenza", agganciato appunto davanti, ha una calotta ovviamente più piccola, e bisogna essere addestrati ad usarlo. all'epoca non esistevano i "Quick Shot" inventati molti anni dopo, che in caso di malfunzionamento della calotta permettono lo sgancio istantaneo della stessa, quindi veniva consigliato di trattenere con una mano la patta anteriore e lanciare il pacco della velatura il più lontano possibile, in modo da non finire nella calotta danneggiata mal aperta
 
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view post Posted on 25/1/2023, 12:07
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Grazie kilroy per le giuste puntualizzazioni.


CITAZIONE (kilroy @ 25/1/2023, 10:41) 
- le maschere antigas per 'non combatant' non sono mai state utilizzate dai reparti militari, né in USA né altrove. E in effetti neppure furono distribuite ai civili, per i quali erano state prodotte, restando in genere immagazzinate nei depositi della Civil Defence (nei rari casi nei quali furono distribuite maschere ai civili, come alle Hawaii, si utilizzarono scorte di maschere antigas militari).

In effetti quello che mi sono limitato a citare è quanto riportato nelle intenzioni dell'esercito, ma come sappiamo spesso la realtà si discostò dai regolamenti. Per quanto riguarda la distribuzione alla popolazione civile in effetti fortunatamente non ve ne fu mai l'occasione, dato che il temuto sbarco non si avverò mai.
Comunque che l'intento fosse quello di proteggere anche la cittadinanza con queste maschere è ben evidenziato dai numerosi dibattitti politici sull'impossibilità tecnica di fornire l'intera popolazione USA di queste maschere, giungendo poi alla conclusione di relegare la fornitura di esse ai soli abitanti delle zone costiere. Il tutto testimoniato dalla grande quantità di elementi prodotti e dalle varianti progettate, come ad esempio quella per bambini.

PICT0114 M1_1_0

Sforzi cui contribuì anche la star per l'infanzia del momento, Walt Disney, con un suo specifico modello.

Meeting_cropped1442015111
BKwJhNxa gas-mask1_0



Comunque, onde non andare oltre fuori tema, quello che mi è premuto sottolineare è come le noncombatant non videro mai, e dico mai, un utilizzo in combattimento da parte delle truppe paracadutiste.
Giusto per evitare incauti acquisti da parte di collezionisti neofiti.


CITAZIONE (kilroy @ 25/1/2023, 10:41) 
- le 'Training Gas Masks' non furono usate solo da reparti aerotrasportati, bensì anche dalle altre unità impegnate in operazioni di assalto, a fianco delle 'Service Gas Masks'. Con la distribuzione delle nuove maschere di servizio 'light weight' a fine 1943 e quelle 'da assalto' nell'estate 1944 le 'Training' furono ritirate praticamente ovunque.

ottima puntualizzazione.

E' comunque un dato di fatto che il 15 agosto del 44, quindi ancora dopo lo sbarco in Normandia, i paracadutisti dell'operazione Dragoon utilizzassero questo tipo di maschere.


Marco

CITAZIONE (lupo volante @ 25/1/2023, 12:02) 
CITAZIONE (zip3120 @ 25/1/2023, 11:05) 
Purtroppo non ho mai affrontato l'argomento dei paracadute, penso che con il termine ventrale tu alluda a questo, pertanto non sono un esperto della materia, so tuttavia che in Italia, nel 1943 quindi, i paracadutisti USA utilizzarono il modello T5 con imbracatura appunto bianca.

Il ventrale è il "paracadute di emergenza", agganciato appunto davanti, ha una calotta ovviamente più piccola, e bisogna essere addestrati ad usarlo. all'epoca non esistevano i "Quick Shot" inventati molti anni dopo, che in caso di malfunzionamento della calotta permettono lo sgancio istantaneo della stessa, quindi veniva consigliato di trattenere con una mano la patta anteriore e lanciare il pacco della velatura il più lontano possibile, in modo da non finire nella calotta danneggiata mal aperta

Grazie per le ottime precisazioni tecniche.

Marco
 
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view post Posted on 25/1/2023, 12:45
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a conclusione vi mostro alcune immagini di un Ufficiale paracadutista del 504° PIR dopo il lancio di soccorso effettuato direttamente sulla zona di sbarco a Salerno. Lancio che, a detta del Gen. Clark, fu definito "il responsabile della salvezza della intera Operazione Avalanche".


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nella foto a sinistra è possibile notare come spesso venne portata la maschera antigas, ossia direttamente fissata al cinturone e mai annodata con l'apposito laccio.

Tutte le armi presenti sono riproduzioni in plastica.
 
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view post Posted on 25/1/2023, 12:55
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view post Posted on 25/1/2023, 13:45
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Grazie per l'apprezzamento. ;)
 
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view post Posted on 25/1/2023, 15:56
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CITAZIONE (zip3120 @ 25/1/2023, 12:45) 
a conclusione vi mostro alcune immagini di un Ufficiale paracadutista del 504° PIR dopo il lancio di soccorso effettuato direttamente sulla zona di sbarco a Salerno. Lancio che, a detta del Gen. Clark, fu definito "il responsabile della salvezza della intera Operazione Avalanche".
[...]
nella foto a sinistra è possibile notare come spesso venne portata la maschera antigas, ossia direttamente fissata al cinturone e mai annodata con l'apposito laccio.
Tutte le armi presenti sono riproduzioni in plastica.

Mi chiedo se nelle proparazioni del lancio e dopo gli atterraggi, fosse previsto un protocollo e relativo addesttramento per l'abbandono del paracadute e il modo ed il tempo per la "vestizione", visti i tempi ed i modi di queste azioni
 
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view post Posted on 25/1/2023, 16:24
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CITAZIONE (lupo volante @ 25/1/2023, 15:56) 
CITAZIONE (zip3120 @ 25/1/2023, 12:45) 
a conclusione vi mostro alcune immagini di un Ufficiale paracadutista del 504° PIR dopo il lancio di soccorso effettuato direttamente sulla zona di sbarco a Salerno. Lancio che, a detta del Gen. Clark, fu definito "il responsabile della salvezza della intera Operazione Avalanche".
[...]
nella foto a sinistra è possibile notare come spesso venne portata la maschera antigas, ossia direttamente fissata al cinturone e mai annodata con l'apposito laccio.
Tutte le armi presenti sono riproduzioni in plastica.

Mi chiedo se nelle proparazioni del lancio e dopo gli atterraggi, fosse previsto un protocollo e relativo addesttramento per l'abbandono del paracadute e il modo ed il tempo per la "vestizione", visti i tempi ed i modi di queste azioni

Mi spiace ma in questo campo non posso proprio aiutarti...
Anche se penso di si.

Marco
 
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