Sten Voloire caduto in combattimento

sistemavo un alcune franchigie russe e spesso sono di caduti.... mi ha colpito questa spedita dal Sottotenente Renato Miele di Caserta spedita a dicembre 1942 (non mette la data esatta) probabilmente inisio mese visto che il collega lo riceve a San Candido il 26 dicembre.

Circa un mese dopo in piena ritirata il nostro tenente Miele cade eroicamente in combattimento sui sui pezzi in un azione disperata tentando di opporsi coi suoi due 75/27 alla marea di T34. Era il 23 Gennaio 1943 dai diari del reggimento (la fonte è il bel libro di Massimo Iacopi edito dalla Rivista Militare sulla storia del Reggimento da cui ho preso le foto) mentre nel Database del ministero lo danno caduto il 31 gennaio (così cole il suo collega).... probabilmente l'immensa confusione...

e proprio oggi sono 80 anni esatti della battaglia di Nikolaevka...

A metà gennaio 1943, all' inizio della ritirata, il Corpo d'Armata Alpino contava 61 155 uomini. Dopo la battaglia di Nikolaevka riuscirono a uscire dalla sacca 13 420 uomini oltre a 7 500 feriti o congelati. Circa 40 000 uomini rimasero indietro, morti nella neve (come il nostro ufficiale delle Voloire) , dispersi o catturati e solo una percentuale minima di questi prigionieri farà ritorno in Italia a partire dal 1945.

esatto...

quasi tutti i prigionieri superstiti ancora in Russia vennero rilasciati entro fine 1946 inizio 1947, e a tale data i russi comunicarono di avere solo 34 prigionieri italiani "criminali di guerra" che poi appunto vennero rilasciati tra il 1950 e 1954....

la famosa copertina del Corriere del 1950....

"Ritorno dal lungo esilio. Sono finalmente rientrati in Patria dalla Russia, dove erano stati fatti prigionieri nel gennaio 1943 e quindi sottoposti a una interminabile istruttoria quali sospetti criminali di guerra, tre valorosi generali italiani, Emilio Battisti, Etelvoldo Pascolini e Umberto Ricagno (nel disegno da sinistra a destra) che nell'ultima guerra comandarono rispettivamente le Divisioni Cuneense Vicenza e Julia.".