Sto leggendo un libro che trovo molto interessante: T
he Patton Papers, che potremmo tradurre Il Diario di Patton.
Chi fu George Patton, il “generale d’acciaio”, è credo superfluo ricordarlo al forum.
Di quelle pagine mi hanno particolarmente colpito gli ultimi capitoli, relativi ai mesi che vanno dal maggio a dicembre ’45, quando Patton, lasciato il comando della Terza Armata, fu nominato Governatore militare della Baviera.
E qui si trovò di fronte a problemi inattesi.
Se gli ultimi anni della guerra furono spaventosi per i tedeschi, i primi mesi della pace furono molto duri. Patton, militare tutto d’un pezzo, rispettava il nemico e non odiava i civili: si trovò invece di fronte al solito teorema: tutti i tedeschi, tutti nazisti; tutti i nazisti, tutti criminali.
E così dovette,
obtorto collo, implementare le istruzioni che gli venivano d’oltre oceano:
Prima di tutte il divieto assoluto alla
“fraternizzazione” con l’(ex) nemico: ”
Penso che questa non fraternizzazione sia molto stupida. Se vogliamo mantenere i soldati americani in un paese, devono avere dei civili con cui parlare. Inoltre, penso che potremmo fare molto per i civili tedeschi lasciando che i nostri soldati parlino con i loro giovani”.
Poi quelli che lui giudicava gli eccessi della “
denazificazione”: chiunque fosse stato iscritto al Partito doveva essere allontanato da ogni incarico pubblico: ma in uno stato assolutista e dirigista come la Germania di Hitler chiunque ricoprisse un incarico o un lavoro pubblico, dal bidello all’insegnante, al ferroviere, al dirigente industriale, doveva iscriversi al Partito: “
non è più possibile per un uomo, scrive Patton,
essere un funzionario pubblico in Germania e non aver prestato servizio a parole al nazismo”. La rimozione dei “nazisti” dalle posizioni pubbliche si traduceva però in una macchina amministrativa meno efficace.
Patton, come militare, arrivò ad avere una grande, anche se riluttante, ammirazione per i militari tedeschi che avevano combattuto coraggiosamente. E invece “
Stiamo consegnando ai francesi diverse centinaia di migliaia di prigionieri di guerra [tedeschi] p
er essere utilizzati come lavori da schiavo in Francia. È divertente ricordare che abbiamo combattuto la Rivoluzione in difesa dei diritti dell'uomo e la Guerra civile per abolire la schiavitù e ora siamo tornati su entrambi i principi”; “Sono francamente contrario a questa roba da criminali di guerra. (..)".
E’ evidente che con queste idee, che ovviamente in qualche modo trapelavano, non potesse andare molto d’accordo con Washington. E allora una triste conclusione: “
Se quello che stiamo facendo (ai tedeschi)
è Libertà, allora datemi la morte. Non vedo come gli americani possano sprofondare così in basso. (..) A volte penso che mi dimetterò semplicemente e non sarò più un complice del degrado del mio paese”.Questo è solo un assaggio.
Se volete saperne di più, vedere come Patton passò i suoi ultimi mesi e come andò a finire, potete andare qui
https://uomini-in-guerra.blogspot.com/2023...uerra.html#moreE visto che siamo in un forum di militaria, la pistola di Patton
saluti