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| La cosa più fastidiosa, a mio modesto parere, è il clamore sensazionalistico con il quale queste notizie vengono propalate al grande pubblico, che ovviamente non è tenuto a possedere competenze specifiche in materia di armi e armamenti. Anche la mia anziana mammetta, che passa le sue giornate davanti ai tiggì, ieri sera mi ha chiesto tutta allarmata che razza di malvagia diavoleria fosse questa nuova super-bomba usata dai russi... Come abbiamo già avuto modo di vedere per sommi capi, la UPAB 1500BE non ha proprio niente di "super", essendo stati realizzati e ampiamente impiegati nel corso della storia recente ordigni convenzionali con potenze di gran lunga maggiori. In secondo luogo la bomba russa non è un'arma particolarmente sofisticata, anzi, la sua tecnologia sembrerebbe ispirata, se non quando copiata di sana pianta, da quella messa a punto sulle JDAM americane e risalente perciò a 25 anni fa. A contribuire ulteriormente alla confusione, alcune agenzie di stampa generaliste hanno parlato addirittura della UPAB 1500 come di una "bomba teleguidata", cosa che molto probabilmente è del tutto inesatta. La verità nuda e cruda è che i russi non hanno mai dimostrato particolare interesse per lo sviluppo di munizionamento di precisione, sia per ragioni tattico-dottrinali, sia per una questione di parziale arretratezza tecnologica, sia perché l'attenzione per la limitazione dei cosiddetti "danni collaterali" non è mai stata tra le loro priorità... Tant'è che la UPAB 1500 è stata realizzata con un occhio di riguardo per i mercati di esportazione, e probabilmente il numero di questi ordigni a disposizione dell'aviazione della Federazione Russa è piuttosto limitato. Se i russi soltanto ora l'hanno tirata fuori dal cassetto significa che si è presentata l'esigenza di colpire bersagli selezionati (centri di comando, bunker sotterranei, fortificazioni, etc.) che non è stato possibile distruggere o eliminare con le bombe o i missili usati sino ad ora. Vale la pena di notare, d'altronde, che sia da parte russa che da parte ucraina si è registrata una sensibile diminuzione delle operazioni aeree rispetto all'inizio del conflitto, segnale questo del notevole logoramento imposto dall'intensità delle operazioni e dalla difficoltà per entrambi i contendenti di rimpiazzare adeguatamente i velivoli andati perduti. Anche per questa ragione Zelensky sta richiedendo a gran voce ai partner occidentali l'invio di aerei da caccia e l'"improvvisa" apparizione di una super-bomba in mano ai russi fornisce ulteriori motivazioni alla diplomazia e alla propaganda ucraina per insistere su questo punto.
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