Mimetiche italiane in Africa?

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view post Posted on 27/3/2023, 13:30
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Guardando questo spezzone di "Africa addio" noto che oltre ai vari equipaggiamenti di origine inglese e armi della Seconda guerra mondiale (Mauser e Thompson) ci sono militari che indossano tute intere con mimetismo italiano. Sono stupito (ma forse non dovrei) che nostre mimetiche siano arrivate fin là. Come è possibile?



 
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view post Posted on 27/3/2023, 14:41
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Io non ci vedo niente di strano: ti sei chiesto come mai i LF57 della Franchi fossero chiamati "S.Luigi"? Solo perchè in Africa c'erano arrivati in mano a dei mercenari.
Perchè allora non constatare che per ingraziarsi qualche governo africano e renderselo amico non fosse possibile fornire anche divise di surplus?

E poi c'è sempre la possibilità che certe scene siano state ricostruite con materiale che il trovarobe del film ha recuperato in Italia, quindi utilizzata solo per quell'occasione.

Infine, se hai guardato bene lo spezzone, fa parte di una serie in cui si ricorda che quelli non sono tutti bianchi ma che sono italiani.
 
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view post Posted on 27/3/2023, 14:53
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CITAZIONE (Barba elettrica @ 27/3/2023, 14:30) 
Guardando questo spezzone di "Africa addio" noto che oltre ai vari equipaggiamenti di origine inglese e armi della Seconda guerra mondiale (Mauser e Thompson) ci sono militari che indossano tute intere con mimetismo italiano. Sono stupito (ma forse non dovrei) che nostre mimetiche siano arrivate fin là. Come è possibile?

La data della pellicola...sarebbe la cosa più importante...
Ovviamente della pellicola. Ed essere certi della datazione.
Sono scesi a prezzi incredibilmente bassi i costi degli scanner dedicati alle pellicole amatoriali,
Per fare un esempio, gli scanner capaci di digitalizzare pellicole 8 mm. e superotto al ritmo di 1 fotogramma ogni secondo ed anche più veloci, che costavano un patrimonio, oggi sono in vendita a meno di 1000€.
Quindi possono esserci persone che come me, hanno conservato i vecchi filmati ed ora li possono condividere. e lo fanno.
A me questo filmato ha fatto tornare a mente la strage di Mogadiscio. Anche se si tratta di un episodio più recente...
 
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view post Posted on 27/3/2023, 15:05
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Da quanto ho visto direi manca un oggetto onnipresente in Africa ( ... e non solo) negli ultimi cinquanta/sessanta anni: un AK.
 
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view post Posted on 27/3/2023, 15:13
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CITAZIONE (kanister @ 27/3/2023, 16:05) 
Da quanto ho visto direi manca un oggetto onnipresente in Africa ( ... e non solo) negli ultimi cinquanta/sessanta anni: un AK.

Io ho notata l'epoca della vettura....Manca la solita "Tecnica" con la mitragliatrice
 
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view post Posted on 27/3/2023, 15:18
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CITAZIONE (lupo volante @ 27/3/2023, 16:13) 
CITAZIONE (kanister @ 27/3/2023, 16:05) 
Da quanto ho visto direi manca un oggetto onnipresente in Africa ( ... e non solo) negli ultimi cinquanta/sessanta anni: un AK.

Io ho notata l'epoca della vettura....

Già, ed alla Mercedes hanno tolto la stella triangolare al centro del cerchietto: non si sa mai che facessero pubblicità gratuita.
 
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view post Posted on 27/3/2023, 15:46

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Gualtiero Jacopetti, regista, sceneggiatore e interprete di "Africa addio", ammise all'epoca che alcune scene del film erano state ricostruite con l'ausilio di comparse locali, quindi l'ipotesi che le mimetiche italiane che si vedono nello spezzone facciano parte di materiale per uso scenico e cinematografico recuperato in Italia non è poi così campata per aria...
Per quanto riguarda gli elmetti e la buffetteria inglese, potrebbe trattarsi anche in questo caso di materiale recuperato in loco: parecchie scene della pellicola vennero girate in Kenya e nel Zanzibar, che erano ex-colonie britanniche, e questo spiegherebbe anche la presenza del Thompson.
Comunque negli anni '60 era notevole l'interesse italiano per certe zone dell'Africa, specialmente Etiopia, Somalia, Kenya, Sudan e Congo, quindi non è escluso che li aiuti "umanitari" ed economici prestati dal nostro paese a quell'epoca comprendessero, in via non ufficiale o grazie all'iniziativa di qualche imprenditore particolarmente intraprendente, forniture di divise ed equipaggiamenti militari di surplus destinati ad equipaggiare le forze armate locali. Insomma, tutto è possibile.

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view post Posted on 27/3/2023, 16:34

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CITAZIONE (lupo volante @ 27/3/2023, 16:13) 
CITAZIONE (kanister @ 27/3/2023, 16:05) 
Da quanto ho visto direi manca un oggetto onnipresente in Africa ( ... e non solo) negli ultimi cinquanta/sessanta anni: un AK.

Io ho notata l'epoca della vettura....Manca la solita "Tecnica" con la mitragliatrice

"Africa Addio" uscì nelle sale nel 1966 ma il materiale venne girato nei tre anni precedenti e a quell'epoca le "tecniche" non erano ancora così diffuse... A parte le jeep militari di origine americana, il veicolo fuoristrada più diffuso in Africa era la Land Rover. I pick-up giapponesi Toyota arrivarono solo molti anni più tardi, a partire dagli anni '70 con i fuoristrada della serie BJ Land Cruiser, seguiti dall'"invasione" del modello Hilux avvenuta negli anni'80 e '90.
In Africa l'impiego delle prime vere e proprie "tecniche" cominciò a diffondersi tra il 1975 e il 1979 durante il conflitto in Mauritania per merito dei guerriglieri del Fronte del Polisario che utilizzarono soprattutto veicoli fuoristrada Land Rover e Toyota BJ armati con mitragliatrici pesanti americane M2 Browning o russe DShK o KPV (quest'ultime in affusto singolo o binato). Il vero "trionfo" di questo tipo di veicoli avvenne però durante la guerra tra la Libia e il Ciad che passò appunto alla storia come "la guerra delle Toyota" (1987).

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view post Posted on 27/3/2023, 17:13
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CITAZIONE (rip-stop @ 27/3/2023, 17:34) 
CITAZIONE (lupo volante @ 27/3/2023, 16:13) 
Io ho notata l'epoca della vettura....Manca la solita "Tecnica" con la mitragliatrice

"Africa Addio" uscì nelle sale nel 1966 ma il materiale venne girato nei tre anni precedenti e a quell'epoca le "tecniche" non erano ancora così diffuse... A parte le jeep militari di origine americana, il veicolo fuoristrada più diffuso in Africa era la Land Rover. I pick-up giapponesi Toyota arrivarono solo molti anni più tardi, a partire dagli anni '70 con i fuoristrada della serie BJ Land Cruiser, seguiti dall'"invasione" del modello Hilux avvenuta negli anni'80 e '90.
In Africa l'impiego delle prime vere e proprie "tecniche" cominciò a diffondersi tra il 1975 e il 1979 durante il conflitto in Mauritania per merito dei guerriglieri del Fronte del Polisario che utilizzarono soprattutto veicoli fuoristrada Land Rover e Toyota BJ armati con mitragliatrici pesanti americane M2 Browning o russe DShK o KPV (quest'ultime in affusto singolo o binato). Il vero "trionfo" di questo tipo di veicoli avvenne però durante la guerra tra la Libia e il Ciad che passò appunto alla storia come "la guerra delle Toyota" (1987).
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A Mogadiscio dal 64 cominciarono a girare dei fuoristrada cinesi.
Carrozzeria chiusa di lamiera. Nessuno, che io ricordi di aver visto con cassone aperto dietro.
Pare che fossero molto economici, pitturati di verde mela..., Ma sopratutto del tutto ignorati dagli agricoltori.
La contesa era tra la Campagnola (e le AR51 e 59 con il blocco differenziale), che giocava contro il Landrover (quello coi fari "stretti") che rispondeva con la carrozzeria in alluminio che non soffriva della corrosione del salmastro monsonico, terribile sulla lamiera delle carrozzerie.
In Kenya era la Matta AR (dove AR stava anche per AlfaRomeo a farla da preferita....
 
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view post Posted on 27/3/2023, 17:33
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CITAZIONE (lupo volante @ 27/3/2023, 18:13) 
In Kenya era la Matta AR (dove AR stava anche per AlfaRomeo a farla da preferita....

Strano. Delle 2050 Alfa Matta prodotte ben 2000 finirono all'esercito italiano e solo 50 andarono sul mercato civile.
Fu solo nel 1970 che le qualche militare uscì nelle aste ed infatti la mia fu una delle prime.
 
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view post Posted on 27/3/2023, 18:44
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CITAZIONE (kanister @ 27/3/2023, 18:33) 
CITAZIONE (lupo volante @ 27/3/2023, 18:13) 
In Kenya era la Matta AR (dove AR stava anche per AlfaRomeo a farla da preferita....

Strano. Delle 2050 Alfa Matta prodotte ben 2000 finirono all'esercito italiano e solo 50 andarono sul mercato civile.
Fu solo nel 1970 che le qualche militare uscì nelle aste ed infatti la mia fu una delle prime.

nel 64, anno del mio matrimonio a Mogadiscio e viaggo di nozze a Nairobi, mi colpì proprio il fatto di averne viste diverse girare, con un particolare disegno applicato sul retro: un volante con una freccia che indicava il lato sinistro e sotto, la scritta "LEFT HAND DRIVE" .
Ne parlammo con una amica di mia moglie, la cui famiglia si era trasferita a Limuru, dove gestivano un albergo e spiegò come anche suo papà, come altri Italiani residenti in quell'area, (coltivatori di tè) avessero optato per quel mezzo e l'obbligo di quello "sticker" per le vetture con il volante a sinistra.
 
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view post Posted on 27/3/2023, 18:58

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L'Alfa Romeo Matta venne prodotta in quantitativo limitato (154 esemplari) anche per il mercato civile: queste macchine portavano la designazione di fabbrica AR/52 per distinguerle dai modelli militari che erano invece contraddistinti dalla sigla AR/51. Può darsi perciò che gli esemplari che giravano a quei tempi a Nairobi appartenessero a questa piccola serie.

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view post Posted on 27/3/2023, 19:07
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CITAZIONE (rip-stop @ 27/3/2023, 19:58) 
L'Alfa Romeo Matta venne prodotta in quantitativo limitato (154 esemplari) anche per il mercato civile: queste macchine portavano la designazione di fabbrica AR/52 per distinguerle dai modelli militari che erano invece contraddistinti dalla sigla AR/51. Può darsi perciò che gli esemplari che giravano a quei tempi a Nairobi appartenessero a questa piccola serie.
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probabile....ho una foto della Regent Street di Nairobi dove si vede una 850 coupé parcheggiata a spina di pesce davanti ad un ristorante.... :o: :rolleyes:
 
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view post Posted on 27/3/2023, 19:09
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CITAZIONE (rip-stop @ 27/3/2023, 19:58) 
L'Alfa Romeo Matta venne prodotta in quantitativo limitato (154 esemplari) anche per il mercato civile:

A me risultavano solo 50, anche se è un ricordo di circa 50 anni fa.
Dove hai trovato questo dato?
 
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view post Posted on 27/3/2023, 19:58

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CITAZIONE (kanister @ 27/3/2023, 20:09) 
CITAZIONE (rip-stop @ 27/3/2023, 19:58) 
L'Alfa Romeo Matta venne prodotta in quantitativo limitato (154 esemplari) anche per il mercato civile:

A me risultavano solo 50, anche se è un ricordo di circa 50 anni fa.
Dove hai trovato questo dato?

I dati di produzione della AR/52 li ho desunti da questo sito, ma sono riportati anche su Wikipedia:

www.cuorialfisti.com/speciali/matta.htm

Per essere più precisi, la produzione delle Alfa Matta destinate al mercato civile e alla clientela privata si articolò come segue:

-116 esemplari vennero tratti dalla linea di produzione militare e commercializzati sotto la sigla AR/51;
-154 esemplari vennero invece prodotti espressamente per il mercato civile e commercializzati sotto la sigla AR/52; questi si distinguevano dalle macchine militari per piccoli dettagli nella meccanica, nell'allestimento dell'abitacolo, nella centinatura del telone e nella presenza di una sponda ribaltabile posteriore.

In totale quindi gli esemplari "civili" furono 270, circa il 10% della produzione complessiva. Parliamo comunque sempre di cifre di produzione veramente esigue per un veicolo fuoristrada che possedeva ottime caratteristiche meccaniche e generali ma che rimase penalizzato da un prezzo di vendita eccessivo rispetto a quello della diretta concorrenza, rappresentata in questo caso dalla Campagnola della Fiat.

Quando ero bambino trascorrevo spesso le vacanze in Liguria, a San Michele di Pagana, e mi ricordo che uno dei cantieri nautici del posto utilizzava un'Alfa Matta come automezzo di sevizio per rimorchiare i carrelli porta-barche tra i vari porti e porticcioli della zona. Parliamo dei primi anni '70, quindi è probabile che si trattasse di un esemplare ex-militare acquistato all'asta come il tuo, mi pare di ricordare in particolare la fanaleria posteriore che era ancora quella tipica degli automezzi dell'E.I.

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Edited by rip-stop - 27/3/2023, 21:34
 
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