29 maggio 1453

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view post Posted on 29/5/2023, 11:51
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570 anni fa, il 29 maggio 1453, dopo un assedio di 56 giorni cadeva sotto i colpi dei turchi ottomani -tra la sostanziale indifferenza dell'Europa cristiana- Costantinopoli (gia' chiamata Bisanzio). Finiva cosi' l'Impero Romano d'Oriente, l'ultima eredita' politica dell'Impero Romano.
E Costantinopoli divenne Istanbul.

Per trovare tutti i particolari cercate "Assedio di Costantinopoli".

Tra l'altro la battaglia vide il primo impegno massiccio dell'artiglieria: giganteschi cannoni turchi da 630 mm. in grado di spedire ad oltre 1 km. una palla di pietra di 350 kg. Velocita'di fuoco: 5 colpi al giorno, tiri effettuati 5000.

Una curiosita': proprio nel giorno anniversario della vittoria turca sono usciti i risultati ufficiali della vittoria di Erdogan: una coincidenza casuale?

Edited by niemand - 29/5/2023, 19:09
 
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view post Posted on 29/5/2023, 18:04


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Assolutamente no. Lui vuole essere il nuovo Sultano.
 
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view post Posted on 29/5/2023, 18:42
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CITAZIONE (sven hassel @ 29/5/2023, 19:04) 
Assolutamente no. Lui vuole essere il nuovo Sultano.

Ci sono altre anche date: la data dell'ingresso della Turchia negli affari libici (forse l'ho già scritto qui) coincide con la batosta di Lepanto.
E non solo il Sultan.... ma Il Kalif del Diwan
 
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view post Posted on 31/5/2023, 14:29

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Una data che sicuramente cambiò le sorti del mondo, per lo meno di quello mediterraneo ed europeo... Anche se c'è da dire che l'Impero Romano d'Oriente, all'epoca della caduta di Costantinopoli, era oramai ridotto all'ombra di se stesso, governando solamente s'una piccola porzione di territorio intorno alla capitale e nell'area sud-occidentale della penisola del Peoloponneso. Costantino XI, ultimo imperato bizantino, comprese immediatamente l'importanza del significato simbolico che la caduta della città in mano dei turchi avrebbe comportato per l'Occidente, ma i suoi appelli alle corti regnanti d'Europa per ottenere un aiuto militare immediato caddero tutti nel vuoto, complice anche l'insanabile frattura religiosa che separava da decenni la chiesa ortodossa da quella cattolica romana. Solo la Repubblica di Genova, quella di Venezia e il metropolita Isidoro da Kiev riuscirono a inviare in soccorso della città dei piccoli contingenti di armati e alcune navi cariche di rifornimenti, che comunque poterono fare ben poco per rovesciare le sorti dello scontro contro le preponderanti forze del sultano Maometto II.

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view post Posted on 7/6/2023, 19:05
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Il primo e l'ultimo.
Tra i due quasi 1500 anni.

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view post Posted on 7/6/2023, 20:45
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Una curiosità: l'ultimo imperatore dell'Impero Romano d'Oriente fu appunto Costantino XI Paleologo (1405-1453)

Forse non molti sanno che un ramo di questa famiglia imperiale bizantina dei Paleologo si trasferì in Italia e precisamente nel Monferrato.
Infatti grazie al matrimonio tra l'imperatore bizantino Andronico II Paleologo (1259-1332) e Jolanda di Monferrato (poi detta Irene di Bisanzio -Casale Monferrato 1274-Bisanzio 1317), un loro figlio, Teodoro I, ereditò i diritti e i titoli feudali del Marchesato del Monferrato, in Italia. Questo ramo dei Paleologi regnò nel Monferrato dal 1305 al 1566, più a lungo di quanto il ramo imperiale regnò a Costantinopoli.
(Dopo di loro, la successione e il governo nel Monferrato passò ai Gonzaga, famiglia con la quale i Paleologi si erano imparentati tramite il matrimonio di Margherita Paleologa, ultima marchesa della dinastia, con Federico II Gonzaga -1500-1540, V marchese di Mantova e 23esimo marchese di Monferrato).

Stemma del Marchesato del Monferrato
monferratoa
 
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view post Posted on 8/6/2023, 10:10


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Poi arrivarono il 1631 e il 1707. E il puzzle comincio' a formarsi
 
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view post Posted on 8/6/2023, 18:00
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Chissà se per assurdo Costantinopoli non fosse caduta ed avesse continuato ad esercitare la sovranità almeno sul pezzo di territorio a cavallo del Bosforo e su parte della Grecia quanto comunque sarebbe durato "l'Impero".
Fino al 1799? fino 1918?
Di sicuro molti tesori d'arte e sopratutto grandi biblioteche che ancora contenevano testi dell'antichità (tutto Eschilo,Sofocle,Euripide,Menandro,Saffo,e molto altro ancora) si sarebbero salvati ed arrivati fino a noi.
Perchè a Costantinopoli di roba c'e ne era ancora tanta,nonostante gli incendi,le rivolte,i saccheggi (terribile quello del 1203 ad eterna onta dei Crociati...a questo proposito il grande critico d'arte Federico Zeri si chiedeva se i Crociati abbiano avuto ancora modo di vedere qualcuno dei capolavori pittorici superstiti dell'antichità,o se tutti i cicli erano già andati perduti).

Certo,molti testi non sarebbero giunti in Occidente a seguito della presa della città,con conseguenti ricadute sul nostro Rinascimento, ma tantissimo si sarebbe conservato per i posteri.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 15:31

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La biblioteca imperiale di Costantinopoli subì un primo grave danno nel 473 d.c. a causa di un devastante incendio che distrusse più di 100.000 volumi e documenti ivi custoditi. Nel 1204 ci pensarono i crociati cristiani a mettere a ferro e fuoco la capitale dell'Impero Bizantino, e anche in quel caso gran parte dei volumi della biblioteca venne distrutta o trafugata. Nel 1360 l'imperatore Michele Paleologo rifondò nuovamente la biblioteca imperiale che comunque aveva dimensioni molto più ridotte rispetto all'istituzione originaria, tant'è che molti storici ne mettono oggi in dubbio la stessa esistenza. Quando nel 1453 Costantinopoli cadde definitivamente in mano ottomana, quindi, il tesoro culturale custodito nella biblioteca era ridotto a ben poca cosa.

La sorte di Costantinopoli era ormai segnata visto che nel XV° secolo l'estensione territoriale dell'impero bizantino si era oramai ridotta a pochi, sparuti brandelli. Per secoli gli imperatori di Bisanzio avevano lottato per conservare l'integrità dell'impero specialmente per quanto riguardava i loro domini in Asia Minore e nell'area balcanica e danubiana, tuttavia due eventi minarono dalle fondamenta la stabilità dell'impero, ovvero la sconfitta di Manzicerta subita per opera dei turchi selgiudichi nel 1071, che di fatto azzerò le difese dei confini orientali, e lo smembramento seguito alla caduta di Costantinopoli in mano ai Crociati nel 1204, a cui seguì la fondazione di una serie di regni e despotati semi-indipendenti affidati in parte al controllo di Baldovino conte di Fiandra, in parte ai veneziani e in parte infine agli eredi superstiti della dinastia imperiale. Nel 1261 Michele VIII Paleologo riuscì a riconquistare Costantinopoli grazie ad un'alleanza con i genovesi strappando così la capitale imperiale al re latino Baldovino II°, tuttavia l'impero appena ricostituito fu costretto ad affrontare nuove e gravi minacce contro i bulgari a settentrione e i turchi ottomani ad oriente, la cui pressione si fece sempre più insostenibile. Privo di risorse economiche, fortemente indebolito militarmente, percorso da frequenti disordini interni e rivolte di palazzo, abbandonato dall'Occidente, nulla avrebbe potuto salvare l'Impero Romano d'Oriente dalla sua fatale caduta, anche se la sua eredità storica e culturale non scomparve del tutto ma, anzi, riuscì a conservarsi nei secoli specialmente in tutta quella parte dell'Europa Orientale che rimase indenne all'avanzata ottomana, tra cui la futura Russia imperiale che dell'antico splendore di Bisanzio raccolse idealmente il testimone.

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Edited by rip-stop - 9/6/2023, 16:51
 
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view post Posted on 9/6/2023, 15:40


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"tra cui la futura Russia che ne raccolse idealmente il testimone." Putin novello Paleologo...........
Perche' hai macchiato una cosi' quasi perfetta analisi storico politica?
C'era Ravenna, la Chiesa Ortodossa Greca, le colonie nel sud Italia..... ma proprio la Russia? Che a allora, tra l'altro, era un miscuglio di tribu' Vichinghe e nomadi Mongoli.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 15:59
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Anche se ridotta a ben poca e misera cosa la biblioteca (o le biblioteche) di Costantinopoli custodivano ancora,fino alla fine testi per noi perduti per sempre (ma ogni tanto dalle biblioteche occidentali saltano fuori palinsesti o testi interessanti, come il famoso palinsesto di Archimede).
A proposito del grande Siracusano è certo che Leonardo abbia potuto leggere opere di Archimede per noi perdute di probabile provenienza Costantinopolitana,come testimonia "l'architronito",ossia il cannone a vapore che lo stesso Leonardo dice ideato dallo scienziato Siracusano,e notizie su un soggiorno di Archimede in Spagna (allora in parte sotto dominio Cartaginese),non altrimenti documentato.

Edited by carpu - 9/6/2023, 20:43
 
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view post Posted on 9/6/2023, 16:54

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Oggi come oggi riusciamo a pensare alla Russia solo come la Russia di Vladimir Putin... Ma la storia russa, a partire dalla fondazione del Granducato di Mosca nel 1283 sino all'istituzione della Russia imperiale dei Romanov del XVII° secolo, deve moltissimo alla gloriosa antichità di Bisanzio. Ivan III detto il Grande (1440-1505), considerato uno dei più grandi sovrani russi della Storia, sposò nel 1469 un'erede dalla dinastia bizantina, Sophia Paleologa, figlia di Tommaso Paleologo despota di Morea e fratello di Costantino XI°, ultimo imperatore bizantino. Fu proprio Sophia ad introdurre presso la corte moscovita le complesse e ricercate tradizioni cerimoniali di Bisanzio, trasferendo in dote al nuovo regno anche il simbolo dell'aquila bicipite. Ivan il Grande fu anche uno dei primi sovrani russi a intraprendere una politica di ampliamento e di abbellimento della città di Mosca, chiamando in Russia un gran numero di artisti e di architetti allo scopo di attribuire alla capitale il titolo di "Terza Roma", un'idea sostenuta non solo dalla crescente importanza politica della città come sede della nascente autocrazia ma avvallata anche dalla trasformazione della capitale russa nella sede del patriarcato della Chiesa Ortodossa.
Nel XV° secolo perciò, proprio mentre le mura di Costantinopoli crollavano sotto le cannonate dei turchi, la Russia si apprestava a compiere i primi passi verso l'espansione dei suoi domini ad occidente e ad oriente degli Urali, sconfiggendo tra l'altro definitivamente le armate tartare dell'Orda d'Oro e cominciando ad assumere un compito sempre più importante nel contenimento dell'espansione turca e musulmana nell'area del Mar Nero, della Crimea e del Caucaso.
Il passaggio di consegne tra l'Impero Romano d'Oriente e la Russia imperiale si è potuto perciò sostenere su solidi argomenti di tipo dinastico, politico, religioso, simbolico e culturale che hanno rivestito una notevole importanza nell'andamento delle vicende storiche dell'Europa Orientale e di alcune regioni di confine tra Europa ed Asia di cui spesso si conosce ancora troppo poco.

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Edited by rip-stop - 9/6/2023, 19:24
 
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view post Posted on 9/6/2023, 17:48
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CITAZIONE (rip-stop @ 9/6/2023, 17:54) 
Oggi come oggi riusciamo a pensare alla Russia solo come la Russia di Vladimir Putin...
(..)

Vero. E comunque anche le drammatiche vicende contemporanee della zona sono, credo, piu' complesse di quanto ce le presentino i nostri media oggi: fermarsi al "fermo immagine" del 24 febbraio 2022 semplifica forse troppo una situazione con radici piu' antiche.

Edited by niemand - 10/6/2023, 04:58
 
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view post Posted on 9/6/2023, 19:53
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CITAZIONE (rip-stop @ 9/6/2023, 17:54) 
Oggi come oggi riusciamo a pensare alla Russia solo come la Russia di Vladimir Putin... Ma la storia russa, a partire dalla fondazione del Granducato di Mosca nel 1283 sino all'istituzione della Russia imperiale dei Romanov del XVII° secolo, deve moltissimo alla gloriosa antichità di Bisanzio.
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Certo,loro si considerano "La terza Roma".
La Russia ha ereditato molta della forma mentis della parte orientale dell'Impero Romano ("I Bizantini" non sono mai esistiti,loro si consideravano "Ῥωμαῖοι","Romani").

Il grande critico d'arte Federico Zeri sosteneva che come l'Impero Romano uscì dalla tremenda crisi del III secolo DC passando da un sistema autoritario ad uno totalitario e ricompattandosi,grazie all'intuizione di Costantino, intorno ad una nuova religione assolutista e repressiva,così la Russia uscì dalla crisi dello Zarismo ricompattandosi come regime totalitario (e Imperiale) intorno ad una ideologia messianica, assolutista e repressiva,il comunismo.

I Russi hanno sempre avuto l'aspirazione a conquistare Costantinopoli,"Tzarograd",la città dei Cesari,come la chiamano.

Se Napoleone fosse stato più furbo,invece di proclamarsi Imperatore dei Francesi,e poi invadere la Russia, avrebbe dovuto proclamarsi Imperatore romano d'occidente, invitando la Tzar a proclamarsi Imperatore d'oriente e lasciandogli campo libero su Costantinopoli.
 
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