Buonasera, ecco che mi cimento nell’identificare un tipo di elmetto che conosco ben poco, purtroppo, e che non ho in collezione se non in questa “incarnazione”.
Ultimamente sto leggendo e mi sto istruendo sul periodo, interessantissimo, tra le due guerre, con le trasformazioni di divise ed equipaggiamenti (per non parlare di mezzi e tanto ancora…ma divago).
Ho acquistato recentemente qui in Inghilterra questo elmetto del quale non ho una provenienza certa (il precedente proprietario lo ha ottenuto da un negozio di antiquario/robivecchi svariati anni orsono).
Come vedete si tratta di un M16 italiano e inizialmente lo avevo classificato come un ricondizionato fine anni ’20, inizio anni ’30. Addirittura mi sembra di vedere i segni della piastra pentagonale del fregio (introdotta appunto nel ’28, se non erro) nella parte anteriore…anche se questa era probabilmente più piccola dei segni che vedo. Qui sembra proprio che ci sia del materiale in eccesso (saldatura?) levigato e lucido (non si ossida come il resto del guscio), tuttavia osservando meglio, mi sono accorto che ci sono due fori richiusi, chiaramente visibili dall’interno ove si vede proprio un dischetto metallico (tipo testa di chiodo o ribattino). O meglio, quello in alto pare un foro richiuso con un ribattino e poi saldato/levigato, mentre quello sotto pare il ribattino di fissaggio della graffa reggente la cuffia dell’imbottitura.
Penso che questo elmetto dopo essere stato forato per l’applicazione di un fregio metallico, sia poi stato riparato quando questi vennero aboliti, sebbene non ci sia traccia di nessun fregio dipinto. Allo stesso tempo il rivetto anteriore é stato levigato, rendendolo invisibile dall’esterno (cosa non fatta sugli altri 3 lati)
L’elmetto presenta 2 strati di verde, uno più chiaro e uno più scuro, molto sbeccati e rovinati. In molte parti si rivela il metallo (ossidato) e in altre ancora lucido. Questo mi fa pensare che il guscio si stato sottoposto ad opera di cartatura, magari da un precedente proprietario per eliminare punti di ruggine.
All’interno della falda appare un colore verde brillante, lucido, dato a pennello e colato dentro al guscio.
L’interno della calotta é di colore quasi uniforme, parrebbe un verde scuro, con alcune aree arrugginite.
Il crestino é tenuto tramite ribattini (riparazione/ricondizionamento) di cui quello posteriore fuori asse. Sul davanti mi pare anche di vedere segni di saldatura.
La cuffia, bisognosa di qualche cura, mi pare tipica dei ricondizionamenti italiani anni ’20.
Penso che questo elmetto dopo essere stato forato per l’applicazione di un fregio metallico, sia poi stato riparato quando questi vennero aboliti, sebbene non ci sia traccia di nessun fregio dipinto.
A questo punto posso solo pensare che:
A) L’elmetto abbia continuato a vivere nel Regio Esercito contemporaneamente ai nuovi M31 e M33, con mansioni secondarie, o semplicemente in magazzino, tanto che non é mai stato fregiato
B) Come sopra, ma é stato poi utilizzato dal CTV in Spagna
C) Come al punto A, per poi passare ad una qualche organizzazione della difesa civile (UNPA, per esempio)
Qualcuno con maggiore esperienza sa suggerire, smentire, confermare?
Un saluto
Michele