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| Stavo per perdermi questa tua presentazione… non capisco come debba essermi sfuggita. Mi spiace molto vedere che un grande “classico” del collezionismo nostrano sia passato così sottotono, ci sarebbe tanto da poter dire e anche solo da mostrare essendo sicuramente presente in tantissime delle nostre raccolte. Che dire, quello che mi rende felice dei tuoi ultimi interventi é che non solo stai mostrando i pezzi più belli ed evocativi del periodo (sono i più semplici ma i più affascinati), ma anche il fatto che provengano quasi tutti dai ricordi di famiglia, e questo é davvero un fattore in più che li rende ancora più meritevoli di conservazione gelosa e, perché no, ancora più belli da condividere come punto di partenza eventuale per ulteriori analisi.
Detto questo, il tuo esemplare mi sembra davvero molto ben tenuto e realizzato a livello di conio. Il nastro ricorda moltissimo il grado di invecchiamento della mia medaglia, e anche in questo caso penso che sia un piacere osservare come i 100 anni trascorsi abbiamo deciso di far arrivare a noi i colori presenti.
Saprai già, ma mi fa piacere ricordarlo, che quella da te presentata è l’unica medaglia ufficiale a ricordo dell’evento, istituita dalla direzione del Partito Fascista con foglio d'ordini M.V.S.N. del 31 dicembre 1923; ad essa si aggiunse immediatamente una produzione davvero vasta di varianti e coni privati, ad uso commemorativo e celebrativo. Il modello classico da te mostrato é definito collezionisticamente “Mod.Pagani”, dal nome del modellista incaricato del disegno e la cui firma compare al retro, inciso in basso a destra all’interno della sezione quadrangolare dove andava inciso il nome dell’insignito.
Per quanto riguarda il discorso della firma Lorioli, sapevo anche io che la versione “estesa”come quella presente sulla tua fosse identificativa delle prime produzioni; andrebbe però intesa differentemente da certi ragionamenti che abbiamo fatto ad esempio nel caso della pulce “ante-marcia”, dato che in questo caso la variante con la versione “breve” dovrebbe comparire ed identificare le produzioni davvero tardive, degli anni ‘30-‘40. In poche parole, le “prime produzioni” sono state tali per buona parte del Ventennio.
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