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| CITAZIONE (carpu @ 21/12/2023, 21:59) CITAZIONE (rip-stop @ 21/12/2023, 17:08) I tedeschi però noi li avevamo già in casa e i piani per l'"Operazione Alarico" erano già stati preparati dall'OKW sin dal mese di maggio del '43: dubito fortemente che, coi magri mezzi di cui disponevamo, li avremmo fermati al Brennero, gli "Unni"...
RIP-STOP Hmm..non lo so,sai. Quest'estate ho seguito molto il canale youtube di Giovanni Cecini,che giorno dopo giorno ha ripercorso il periodo tra il 25 luglio e l'8 settembre del 43, e tra l'inizio di agosto e quello di settembre dal brennero è scesa l'ira di Dio in termini di truppe tedesche. I crucchi ce li avevamo in casa,ma arrendendoci subito a fine luglio e facendo saltare in aria ogni cosa alla frontiera,probabilmente con le nostre truppe ce la saremmo giocata con la presenza germanica che già c'era...senza contare che a quel punto gli Alleati potevano facilmente arrivare a Roma e forse anche molto più su,verso l'alta Toscana o la Liguria. Forse i nazisti potevano attestarsi in Piemonte,Lombardia e Veneto,ma scacciarli di là poteva essere più rapido che risalire faticosamente lo stivale. Diciamoci la verità: le vicende che si svolsero tra il 25 luglio e l'8 settembre dimostrano che, in campo italiano, regnava l'improvvisazione più totale. Non esistevano nè piani nè strategie, e anche se fossero esistiti i nostri Stati Maggiori si guardarono bene di tenerli chiusi a chiave nel cassetto delle loro scrivanie, probabilmente per evitare che i tedeschi s'insospettissero... Nel '38, mentre Benito Mussolini e Adolf Hitler camminavano assieme a braccetto e si scambiavano pacche sulle spalle, i nostri soldati ricevevano l'ordine di scavare fossati anticarro e costruire bunker di cemento lungo la frontiera del sud-Tirolo perchè non si poteva essere affatto sicuri che, dopo l'annessione dell'Austria e l'occupazione dei Sudeti, la Germania non volesse riaccogliere nel proprio seno, con le buone o con le cattive, anche i popoli di lingua tedesca del "nostro" Alto Adige. Nell'estate del '43, quando oramai tutti avevano già capito che stavamo per fare la figura dei voltagabbana, quei bunker e quelle fortificazioni rimasero deserte e silenziose... Il nostro armistizio fu una commedia che si trasformò in tragedia: tutto un traccheggio di abboCcamenti, uno scambio di pizzini, un doppiogiochismo da cospiratori dilettanti, dietro il quale si spalancava il vuoto del "si salvi chi può". I tedeschi, forti del loro cinismo, già sapevano che degli italiani non ci poteva fidare, e agli Alleati tutto quel gioco delle tre carte non andava affatto a genio, ragion per cui alla fine di agosto ci misero alle strette: altro che trattative! Avevamo perso la guerra, che ne pagassimo le conseguenze. Gli Alleati commisero una serie di incredibili errori nella condotta della campagna d'Italia e va dato atto ai tedeschi di essere stati in grado di sfruttare al meglio l'inesperienza e l'indecisione del nemico metendo in atto una strategia difensiva da manuale pur in condizioni di nettissima inferiorità numerica e materiale rispetto all'aversario. Uno storico inglese ha definito la campagna d'Italia "la guerra inutile", anche perchè mentre le truppe anglo-americane mettevano piede in Sicilia nei quartieri generali Alleati già si stavano preparando i piani per l'operazione "Overlord" e tutto il resto passava in subordine. Nell'estate del 1944 gli americani riuscirono addirittura a organizzare, a trovare le risorse e a mettere in atto un'operazione di sbarco anfibio in Provenza allo scopo di tagliare la via di ritirata alle truppe tedesche che si trovavano sul suolo francese, questo a dimostrazione di quanto ancora contasse per loro il fronte italiano e quanta fretta avessero di raggiungere la Pianura Padana, un compito che i G.I. dello zio Sam lasciarono più che volentieri ad inglesi, polacchi, neo-zelandesi, indiani, brasiliani, greci, canadesi, sudafricani ai quali, comunque, non venne risparmiato un pesante ributo di lacrime e sangue fino agli ultimi giorni di guerra. Poi se vogliamo accennare all'ossessione di Churchill per i Balcani, e al timore che la "soglia di Gorizia" si spalancasse ai Russi e agli Jugoslavi prima di aver fissato il chiavistello sul portone, allora sarebbe il caso di aprire un topic a parte. No: per quanto ci riguarda, le cose andarono come andarono perchè non era più possibile farle andare diversamente; non fummo all'altezza, neppure in tale drammatica circostanza, di avere uno scatto di orgoglio e di dignità perchè l'unica cosa che ci importava era di farla finita, in un modo o nell'altro. RIP-STOP Edited by rip-stop - 22/12/2023, 12:45
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