Tutto il fugone minuto per minuto, Come Sciaboletta e l’eroe di Caporetto per salvarsi la pelle consegnarono l’Italia a due anni di guerra civile

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view post Posted on 2/12/2023, 13:05


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view post Posted on 2/12/2023, 17:01
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Fuga indecorosa, ma c'è chi ha fatto di peggio, scappando travestito da soldato tedesco, a degna conclusione della sua vicenda.
 
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view post Posted on 2/12/2023, 17:50
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CITAZIONE (32°Fanteria @ 2/12/2023, 17:01) 
Fuga indecorosa, ma c'è chi ha fatto di peggio, scappando travestito da soldato tedesco, a degna conclusione della sua vicenda.

Mah, questo fu solo l'ultimo atto.
Personalmente io vedo dei "Bivi nel tempo" molto più lontani.: La morte anticipata di Toiu e la Rosin...e la presa di potere di un Umberto non del tutto pronto a fare il re d'Italia. (se vogliamo esagerare, il bivio vero fu il 18 Dicembre 1864 - ultima chiamata per non trasferire la capitale d'Italia) e poi il regicidio di Umberto. Frutto anche di una politica sociale non proprio illuminata.
Il re corto si è trovato ogni volta attorniato da persone e situazioni, per fronteggiare le quali, sarebbe occorsa l'astuzia di un Cavour e il coraggio e l'abilità di Emanuele Filiberto (sia "Testa d'fer" che il duca della IIIª Armata)
Tutto questo, a sciaboletta mancava, ma era solo l'ultima comparsa di una tragedia greca.
Il resto, lo hanno fatto i generali incapaci e l'ammiraglio Iachino.
 
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view post Posted on 2/12/2023, 18:03


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Pensa che io ho parlato con un testimone oculare di quei fatti. Un mio paesano morto da poco che per la sua alta statura era finito nei Granatieri di Sardegna.
In quei giorni la sua compagnia faceva la guardia al Quirinale e il rancio al corpo di guardia lo fornivano le cucine del palazzo.

Quel giorno non arrivò niente e dopo un paio di ore il capoposto andò a vedere cosa era successo: palazzo vuoto… erano scappati tutti.

Con la sua compagnia combatte’ a Porta San Paolo fino a che rimasti senza munizioni il loro capitano saggiamente disse loro di sganciarsi e di cercare di tornare a casa.

Cosa che lui un poco in treno e un poco a piedi riuscì a fare.
 
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view post Posted on 2/12/2023, 19:00


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Fuga indecorosa, ma c'è chi ha fatto di peggio, scappando travestito da soldato tedesco, a degna conclusione della sua vicenda.


Certamente pero’ questa ultima non ci sarebbe stata se non ci fosse stata la prima - quella dell’ “eroe” di Caporetto - che con la sua gestione dell’ armistizio prima e la sua fuga consegno’ due terzi dell’Italia ai tedeschi .

La storia non si scrive con i se ma se Badoglio fosse stato un poco meno vigliacco ci saremmo potuti risparmiare due anni di morti e distruzioni o quanto meno - se i tedeschi fossero riusciti a tenere in un primo momento la linea del Po- la guerra sarebbe stata molti più breve.

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A me la storia piace studiarla anche con le gambe: recandomi a camminare nei luoghi delle battaglie.

La vedere la foto sopra? E’ del paesetto adesso abbandonato di Kosi in Slovenia dove durante la prima guerra mondiale essendo un 200 metri sotto il crinale della montagna dove vi erano le trincee italiane e ben riparato dal fuoco nemico c’era un ospedaletto da campo.
Appena nominato comandante del XXVII corpo d’armata Badoglio spostò il suo comando tattico dal crinale a questo paesetto e fu giocoforza stendere linee telefoniche volanti. Così che quando inizio’ l’attacco tedesco i collegamenti saltarono e l’ artiglieria rimase muta perché senza ordini.

Dovette scendere dalla prima linea il colonnello Cannoniere (nomen omen.. )comandante delle artiglierie per stanarlo ed avere finalmente ordini ma ormai il tempo era scaduto…
 
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view post Posted on 2/12/2023, 19:16
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Nessuno può negare le responsabilità di Badoglio e del Re nella disorganizzazione che segui' l'8 settembre, con il dissolvimento dell'esercito e l'abbandono ai tedeschi di buona parte del Paese. A monte, però, ci sono quelle di chi volle per forza precipitare l'Italia in una guerra disgraziata e impopolare, di cui l'8 settembre fu il coronamento. Sicuramente si sarebbe potuto fare meglio in quel frangente, ma soprattutto a livello morale: Roma avrebbe forse potuto essere salvata se avesse avuto seguito il lancio di paracadutisti USA concordato inizialmente dal gen. Castellano con gli alleati e colpevolmente rifiutato dal gen. Carboni, in primis, e da Badoglio stesso. Ma il centro nord, sarebbe comunque finito in mano ai tedeschi, cui il Paese era stato già colpevolmente consegnato il 10 giugno 1940, quando si legarono i destini nazionali a quelli della Germania nazista.
 
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view post Posted on 2/12/2023, 19:37


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Sempre a proposito dell’ “eroe” di Caporetto non si può certo dire che non abbia fatto nella sua carriera dei consistenti guadagni ma non di terreno sui campi di battaglia… di terreno agricolo tout court

Anni fa un mio cliente era andato a trattare con gli eredi una grande tenuta agricola in Friuli assegnata al nonno per i suoi “meriti” ma volevano troppi soldi e non ne ha fatto niente. Se ricordo bene è stata venduta pochi anni dopo ad ancora più soldi quando era partito il boom del prosecco.

Chi dice che Mussolini era un dittatore sbaglia, lo era si ma da operetta. Avesse avuto il coraggio di liberarsi del Re, nazionalizzare la Fiat e le altre industrie belliche e non dico fucilate come Stalin la pretora di generali interessati solo alla loro carriera e al loro status ma almeno silurarli in massa come aveva fatto il primo Cadorna per mettere al loro posto giovani più preparati la guerra la avremo persa comunque ma almeno in una maniera meno umiliante…
 
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view post Posted on 2/12/2023, 19:52


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Ma il centro nord, sarebbe comunque finito in mano ai tedeschi, cui il Paese era stato già colpevolmente consegnato il 10 giugno 1940, quando si legarono i destini nazionali a quelli della Germania nazista.


No è anche qui per colpa di Badoglio. Se hai letto i libri di Rigoni Stern saprai che tornato dalla Russia dopo la convalescenza lo avevano mandato a presidiare la strada del Brennero e che guardava angosciato la continua colonna di uomini e mezzi tedeschi che dopo il 25 luglio scendevano in Italia. E si che vi erano i fornelli di mina già carichi e pronti a rendere inutilizzabile la strada senza contare che la famosa linea difensiva “non mi fido” anche se non completata avrebbe dato il tempo a inglesi e americani di risalire a nord neutralizzando con l’aiuto di un esercito italiano non sfasciato i relativamente pochi tedeschi presenti.

Invece i due vigliacchi per salvarsi la pelle non fecero niente continuando anzi a manifestare la loro assoluta fedeltà all’alleato germanico.. e va bene che i tedeschi passano per essere ottusi ma non fino al punto da credergli…
 
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view post Posted on 2/12/2023, 20:49


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Buona sera
Per non parlare dei 20 treni partiti dopo il 25 luglio con destinazione Svizzera.
Si è preoccupato di salvare i soldi ma non sua figlia ( per non parlare degli Italiani)
Saluti
 
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view post Posted on 2/12/2023, 20:58
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I tedeschi avevano già pronti da tempo i piani di invasione dell'Italia, che avrebbero attuato al primo accenno di atto ostile. Vi fu certamente inerzia ed irresolutezza nei 45 giorni da parte del governo e del Re, ma a mio parere il risultato finale non sarebbe cambiato con un'uscita immediata dalla guerra. La potenza militare dei tedeschi avrebbe finito per prevalere. Sicuramente il Paese, se i tedeschi fossero stati contrastati in modo sistematico e non come avvenne l'8 settembre solo in pochi casi e per iniziativa di singoli comandi, ne sarebbe uscito almeno molto meglio moralmente. Badoglio e il Re sono stati per 20 anni conniventi con il fascismo (Badoglio iniziò la sua fronda solo dopo la defenestrazione conseguente alla campagna di Grecia) ed hanno entrambi gravissime e note colpe. Ma questo non cambia il fatto che l'artefice principale delle disgrazie del Paese resti Mussolini.
 
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view post Posted on 21/12/2023, 16:57
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Questa pagina di storia resterà sempre piuttosto controversa.

Per conto mio la grande colpa da imputare a Vittorio Emanuele III ed a Badoglio,fu quella di non aver chiesto l'armistizio agli Alleati IMMEDIATAMENTE dopo la caduta del fascismo,negli ultimi cinque giorni del luglio 1943.

Richiesta immediata di armistizio,e contestuale distruzione totale di tutti i collegamenti,ferroviari e stradali al Brennero.
Probabilmente ci saremmo risparmiati più di due anni di occupazione nazista con il loro stato fantoccio.

Poi se fossi Monarchico,potrei anche rimproverare al Re la sua mancata,tempestiva, abdicazione in favore del figlio Umberto,che avrebbe giovato molto alla Monarchia.
Se poi anche Umberto fosse stato così lungimirante da farsi a sua volta da parte,e il piccolo Vittorio Emanuele IV fosse divenuto Re,con una figura di alto profilo,per esempio Benedetto Croce,Luigi Einaudi,o al limite anche Enrico De Nicola,come Reggente,la Corona si sarebbe salvata di sicuro...ma come si suol dire Dio acceca coloro che vuole perdere.
 
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view post Posted on 21/12/2023, 17:08

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CITAZIONE (carpu @ 21/12/2023, 16:57) 
Questa pagina di storia resterà sempre piuttosto controversa.

...

Richiesta immediata di armistizio,e contestuale distruzione totale di tutti i collegamenti,ferroviari e stradali al Brennero.
Probabilmente ci saremmo risparmiati più di due anni di occupazione nazista con il loro stato fantoccio.

I tedeschi però noi li avevamo già in casa e i piani per l'"Operazione Alarico" erano già stati preparati dall'OKW sin dal mese di maggio del '43: dubito fortemente che, coi magri mezzi di cui disponevamo, li avremmo fermati al Brennero, gli "Unni"... E non dimentichiamo che praticamente l'Italia non contava più nulla, di fatto gli Alleati erano già pronti ad acquisire il controllo completo del paese e qualsiasi scelta politica o isituzionale che avremmo potuto compiere in autonomia avrebbe dovuto preventivamente ricevere il loro benestare. Sono d'accordo che l'immediata l'abdicazione di Vittorio Emanuele III a favore di Umberto avrebbe probabilmente salvato l'immagine e il destino della monarchia, questo in previsione della scelta referendaria che sarebbe seguita da lì a qualche anno, ma ho l'impressione che i giochi oramai fossero già stati fatti e che il nostro margine di manovra fosse quasi nullo: eravamo un paese battuto, demoralizzato, sconfitto, la prima delle nazioni dell'Asse a cadere sotto il tallone degli Alleati, i quali naturalmente ci guardavano dall'alto in basso e non avevano nessuna intenzione di familiarizzare, nè tantomeno di stringere una qualsiasi forma di collaborazione "alla pari", con i rappresentanti di un governo che aveva tentato di salvarsi in corner nel corso dei tempi di recupero... E quanto ai nostri Savoia, non dimentichiamo che per vent'anni erano stati taciti conniventi del regime, perciò la loro reputazione agli occhi dei nostri ex-nemici non poteva che apparire seriamente e irrimediabilmente compromessa. I francesi, nonostante quasi quattro anni di vergognoso collaborazionismo coi tedeschi, se la cavarono alla fine molto meglio, ma loro avevano un De Gaulle, noi soltanto un Badoglio. Se posso anch'io concludere con una chiosa finale, non posso perciò far altro che citare le famose parole di Brenno: vae victis!

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Edited by rip-stop - 21/12/2023, 19:54
 
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view post Posted on 21/12/2023, 21:59
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CITAZIONE (rip-stop @ 21/12/2023, 17:08) 
I tedeschi però noi li avevamo già in casa e i piani per l'"Operazione Alarico" erano già stati preparati dall'OKW sin dal mese di maggio del '43: dubito fortemente che, coi magri mezzi di cui disponevamo, li avremmo fermati al Brennero, gli "Unni"...

RIP-STOP

Hmm..non lo so,sai.
Quest'estate ho seguito molto il canale youtube di Giovanni Cecini,che giorno dopo giorno ha ripercorso il periodo tra il 25 luglio e l'8 settembre del 43,
e tra l'inizio di agosto e quello di settembre dal brennero è scesa l'ira di Dio in termini di truppe tedesche.
I crucchi ce li avevamo in casa,ma arrendendoci subito a fine luglio e facendo saltare in aria ogni cosa alla frontiera,probabilmente con le nostre truppe ce la saremmo giocata con la presenza germanica che già c'era...senza contare che a quel punto gli Alleati potevano facilmente arrivare a Roma e forse anche molto più su,verso l'alta Toscana o la Liguria.
Forse i nazisti potevano attestarsi in Piemonte,Lombardia e Veneto,ma scacciarli di là poteva essere più rapido che risalire faticosamente lo stivale.
 
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view post Posted on 22/12/2023, 10:10

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CITAZIONE (carpu @ 21/12/2023, 21:59) 
CITAZIONE (rip-stop @ 21/12/2023, 17:08) 
I tedeschi però noi li avevamo già in casa e i piani per l'"Operazione Alarico" erano già stati preparati dall'OKW sin dal mese di maggio del '43: dubito fortemente che, coi magri mezzi di cui disponevamo, li avremmo fermati al Brennero, gli "Unni"...

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Hmm..non lo so,sai.
Quest'estate ho seguito molto il canale youtube di Giovanni Cecini,che giorno dopo giorno ha ripercorso il periodo tra il 25 luglio e l'8 settembre del 43,
e tra l'inizio di agosto e quello di settembre dal brennero è scesa l'ira di Dio in termini di truppe tedesche.
I crucchi ce li avevamo in casa,ma arrendendoci subito a fine luglio e facendo saltare in aria ogni cosa alla frontiera,probabilmente con le nostre truppe ce la saremmo giocata con la presenza germanica che già c'era...senza contare che a quel punto gli Alleati potevano facilmente arrivare a Roma e forse anche molto più su,verso l'alta Toscana o la Liguria.
Forse i nazisti potevano attestarsi in Piemonte,Lombardia e Veneto,ma scacciarli di là poteva essere più rapido che risalire faticosamente lo stivale.

Diciamoci la verità: le vicende che si svolsero tra il 25 luglio e l'8 settembre dimostrano che, in campo italiano, regnava l'improvvisazione più totale. Non esistevano nè piani nè strategie, e anche se fossero esistiti i nostri Stati Maggiori si guardarono bene di tenerli chiusi a chiave nel cassetto delle loro scrivanie, probabilmente per evitare che i tedeschi s'insospettissero... Nel '38, mentre Benito Mussolini e Adolf Hitler camminavano assieme a braccetto e si scambiavano pacche sulle spalle, i nostri soldati ricevevano l'ordine di scavare fossati anticarro e costruire bunker di cemento lungo la frontiera del sud-Tirolo perchè non si poteva essere affatto sicuri che, dopo l'annessione dell'Austria e l'occupazione dei Sudeti, la Germania non volesse riaccogliere nel proprio seno, con le buone o con le cattive, anche i popoli di lingua tedesca del "nostro" Alto Adige. Nell'estate del '43, quando oramai tutti avevano già capito che stavamo per fare la figura dei voltagabbana, quei bunker e quelle fortificazioni rimasero deserte e silenziose... Il nostro armistizio fu una commedia che si trasformò in tragedia: tutto un traccheggio di abboCcamenti, uno scambio di pizzini, un doppiogiochismo da cospiratori dilettanti, dietro il quale si spalancava il vuoto del "si salvi chi può". I tedeschi, forti del loro cinismo, già sapevano che degli italiani non ci poteva fidare, e agli Alleati tutto quel gioco delle tre carte non andava affatto a genio, ragion per cui alla fine di agosto ci misero alle strette: altro che trattative! Avevamo perso la guerra, che ne pagassimo le conseguenze.

Gli Alleati commisero una serie di incredibili errori nella condotta della campagna d'Italia e va dato atto ai tedeschi di essere stati in grado di sfruttare al meglio l'inesperienza e l'indecisione del nemico metendo in atto una strategia difensiva da manuale pur in condizioni di nettissima inferiorità numerica e materiale rispetto all'aversario. Uno storico inglese ha definito la campagna d'Italia "la guerra inutile", anche perchè mentre le truppe anglo-americane mettevano piede in Sicilia nei quartieri generali Alleati già si stavano preparando i piani per l'operazione "Overlord" e tutto il resto passava in subordine. Nell'estate del 1944 gli americani riuscirono addirittura a organizzare, a trovare le risorse e a mettere in atto un'operazione di sbarco anfibio in Provenza allo scopo di tagliare la via di ritirata alle truppe tedesche che si trovavano sul suolo francese, questo a dimostrazione di quanto ancora contasse per loro il fronte italiano e quanta fretta avessero di raggiungere la Pianura Padana, un compito che i G.I. dello zio Sam lasciarono più che volentieri ad inglesi, polacchi, neo-zelandesi, indiani, brasiliani, greci, canadesi, sudafricani ai quali, comunque, non venne risparmiato un pesante ributo di lacrime e sangue fino agli ultimi giorni di guerra. Poi se vogliamo accennare all'ossessione di Churchill per i Balcani, e al timore che la "soglia di Gorizia" si spalancasse ai Russi e agli Jugoslavi prima di aver fissato il chiavistello sul portone, allora sarebbe il caso di aprire un topic a parte.

No: per quanto ci riguarda, le cose andarono come andarono perchè non era più possibile farle andare diversamente; non fummo all'altezza, neppure in tale drammatica circostanza, di avere uno scatto di orgoglio e di dignità perchè l'unica cosa che ci importava era di farla finita, in un modo o nell'altro.

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Edited by rip-stop - 22/12/2023, 12:45
 
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view post Posted on 20/4/2024, 06:24


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