Nell'ultimo caso i soliti ignoti
(truffatori) hanno
"modificato" una medaglia d'argento al Valore Militare conio zeta coronata F.G asportando la zeta coronata, in fin dei conti è un'operazione abbastanza semplice, basta fare un'incisione credibile e il gioco è fatto, bisogna anche tenere in considerazione che esiste anche la variante (denominata B - Brambilla pag.317) che riporta il conio F.G. e risulta molto più difficile riportare il puntino.
Ma, nel caso del mio caso oltre all'asportazione della zeta coronata esiste anche la scritta SPEDIZIONE D'ORIENTE 1855 STELLINA 1856, con una cambretta larga.
Mi sono posto dei dubbi, mi immedesimo nel soggetto con indole criminosa, trovo le matrici di conio riportanti la sigla Zeta coronata F.G che a loro volta presentano la cambretta del tipo largo, recupero anche la seconda matrice di conio SPEDIZIONE D'ORIENTE 1855 STELLINA 1856, e conio la medaglia.
E' un'operazione sicuramente fattibile ma non così semplice immagino che le matrici di conio non le trovi dietro l'angolo
(in oltre 55 anni di collezione ho visto solo quella coniata nel bronzo nemico).Ed anche in questo caso non ne sono convinto, nella mia medaglia esiste il punzone riportante la presenza di un cigno, tale simbologia indica che la medaglia è stata sottoposta a una verifica da parte di un gioielliere che di fatto ha certificato la presenza di un materiale nobile.
Tale punzone risulta generalmente in uso sul territorio francese nei primi anni 20 del secolo scorso.
Allora mi chiedo non è possibile che tali medaglie di fatto siano dei coni prodotti dalla Regia Zecca su richiesta di qualche ente statale francese e che le stesse siano state effettivamente coniate non a scopo "truffaldino" ma bensì a scopo reducistico, e qui si può giustificare la presenza del punzone di accettazione relativo al metallo nobile.
Infatti MEINO 67 ha trovato il periodo d'utilizzo ma soprattutto il motivo dell'apposizione del punzone "
identifica oggetti in argento di seconda mano di origine sconosciuta o incerta"Si può tranquillamente supporre che a titolo di esempio nell'anno 1925 sul territorio francese volevano commemorare tutti reduci della "Campagna d'Oriente" consegnando la medaglia di "nuovo conio" ai reduci ancora in vita, i quali pur partecipando alla campagna di fatto erano stati esclusi e non avevano mai ricevuto la decorazione, in fin dei conti erano passati 70 anni e forse qualche reduce era ancora in vita.
Richiesta pervenuta alla Regia Zecca la quale su specifica richiesta ha approntato il nuovo lavoro, in tale circostanza ha utilizzando il conio
"di recupero" zeta coronata F.G., asportando la zeta coronata ma, per far riconoscere il "riconio" ha lasciato la cambretta grande.
Il problema nasceva per l'importazione delle medaglie in argento infatti la normativa francese imponeva che tutti i metalli nobili fossero sottoposti al controllo da parte di un ente certificato che a sua volta dopo aver accertato che il metallo era argento lo punzonava con il relativo "cigno".
Cosa ne pensate?
Edited by Valore Militare - 18/12/2023, 12:16