CARABELLESE Michele, da una foto

Ormai è una consuetudine radicata negli anni, nelle giornate festive mi sveglio alle prime ore dell'alba per prima cosa osservo il cielo è stellato, si parte ma sono indeciso su dove andare, purtroppo ce ne sono cinque nel raggio di circa 100 chilometri.

Un paio sono ruspanti, per strada noto i primi commercianti con le autovetture stracariche, piano piano li sorpasso alla ricerca dei pochi parcheggi, arrivo sul posto e vedo un sacco di segnali di divieto di sosta.

Azz..., doppio azz.., perché c'è il divieto di sosta? scendo ed osservo l'Ordinanza - svelato l'arcano - manifestazione con la presenza dei carri mascherati, male molto male dopo alcuni giri a vuoto noto uno spazio libero e finalmente riesco a posteggiare, arrivo, la piazza è riservata alla manifestazione un paio di cartelli ed eccomi lungo una via periferica luogo dove i vari commercianti stanno esponendo la loro mercanzia.

Osservo la gente e mi rendo conto che questo mondo sta cambiando molto velocemente infatti noto che la gran parte dei venditori sono di sesso femminile, ecco che espongono vasi, vasetti, ceramiche, pentole e vestiti, chiedo se hanno delle medaglie, una mi risponde quasi schifata "sono contro la violenza e la guerra", d'istinto facciamo l'amore non la guerra, ma lo facciamo per davvero - ho già messo i fiori nei nostri cannoni, una risata e via.

La mattinata inizia bene, ecco che una gran bella Croce ai benemerenti per il Giubileo del 1950 di 2 classe con sua scatola originale entra nelle mie tasche unitamente ad altre medaglie "papali", gira e rigira vedo un attestato "coniato nel bronzo nemico" incorniciato, chiedo il costo, 5 euro, ne possiedo moltissimi, ma era un'offesa al decorato lasciarlo e da subito finisce nel bagagliaio.

Naturalmente non sono il solo a caccia di cimeli, vedo alcuni amici e un "rompi maroni" che subito cerco di evitare, cosa semplice a dire ma ben più difficile da farsi infatti come mi scorge mi si attacca come una sanguisuga, inizia a raccontarmi dei suoi ritrovamenti, del favoloso materiale che ha recuperato, insomma trova tutto lui, ad un certo punto gli chiedo se posso vedere tutto questo materiale e la scusa è sempre la stessa, lo sto ancora catalogando, peccato che lo ripete a tutti da circa 20 anni, infatti abbiamo la convinzione che sia un grande bolla di sapone.

Ecco odo una persona che mi chiama, mi giro è un vecchio conoscente, dopo i preamboli mi rifila una scatola di corrispondenza del periodo, è materiale che non mi interessa e faccio buon viso a cattivo gioco.

La mattinata scorre tranquilla, con il passare degli anni si fa anche una certa conoscenza con i venditori i quali ben sanno quali sono i desideri dei possibili clienti e uno di questi mi chiama e mi mostra del materiale fra cui noto la presenza di medaglie, bottoni e non di meno fregi da berretto dei RR CC.

Belli, ed ancora belli, una velocissima transazione, non chiedo neanche lo sconto e scappo via con il mio bottino in direzione dell'autovettura a distanza noto una bancherella dove sono presenti molte persone, mi fermo e vedo sul tavolo numerosi potenziali clienti.

Mi fermo ed osservo, il venditore ha sul banco diversi libri fra cui quelli scritti da Giorgio EVANGELISTI, riesco ad acquistare - Un'aquila nel cielo - Uomini e macchine nei cieli - L'ultima V Rossa", gli altri mi sfuggono, pago il dovuto e chiedo che possiede altro materiale, si tante fotografie della grande guerra, le posso vedere certo eccole, noto la presenza di alpini, artiglieria, medici, tanta fanteria, chiedo il costo e ne divento il nuovo proprietario con la mancata gioia di altri possibili acquirenti.

Sono a casa sul divano con una marea di fotografie, le guardo alcune sono veramente interessanti, però c'è sempre un però la mia attenzione viene da subito focalizzata sulla sottostante immagine

ed è questo il motivo che ho aperto questo post.

Adesso sta a noi implementare la discussione perché Michele ha partecipato in prima persona ad importanti fatti storici.

A voi la parola........, o per meglio dire la scrittura.

Michele CARABELLESE nasce il 5 dicembre 1891 a Molfetta, al momento della sua dipartita era in forza al 231 Reggimento Fanteria che con il gemello (232) formava la Brigata Avellino.

Il decesso a seguito delle ferite riportate in combattimento nonostante le molteplici cure ed attenzioni da parte del Magg. Medico Annibale GHEDINI coadiuvato dal dott. Giuseppe GHERARDO FORNIE' è avvenuto il 6 novembre 1918 presso l'Ambulanza chirurgica d'Armata n.6 stanziata a Gaggio (Marcon).

Bene sono in partenza per lavoro direzione Berlino, se vi fa piacere continuate pure.