Info su dispersi in guerra.

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/2/2024, 09:51

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


Buongiorno a tutti, avrei bisogno di informazioni riguardo alle procedure burocratiche che, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, venivano intraprese, immagino dal Ministero della Difesa, per il rilascio della attestazione ufficiale di disperso in guerra riguardo a tutti quei militari dei quali non era stato possibile accertare la morte in combattimento o in prigionia. In particolare, dal punto di vista appunto dell'anagrafe civile, avrei bisogno di sapere se l'attestazione ufficiale di disperso corrispondesse a quello di morte presunta, o quale periodo di tempo dovesse passare tra l'una e l'altra. Grazie a tutti per chi potesse darmi questo tipo di informazioni nel dettaglio.

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 10/2/2024, 10:06


Group:
UTENTE
Posts:
31

Status:


Buongiorno,
Ho svolto diverse ricerche in merito. Come prima cosa i dispersi venivano dichiarati "irreperibili", arrivava al distretto il verbale di irreperibilità in cui venivano riportati la data e il luogo del fatto.
Successivamente il comune, anche a distanza di anni, iscriveva tra gli atti di morte la "morte presunta" del soldato.
Per quanto riguarda i caduti in Russia, può capitare che i dettagli sono arrivati decenni dopo! Personalmente ho trovato un atto di morte di un prigioniero deceduto in Russia registrato nel 1996.
Spero di essere stato d'aiuto
 
Top
view post Posted on 10/2/2024, 19:36

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


Grazie mille per le informazioni, gargno. Quello che mi interessava era appunto l'aspetto riguardante l'atto di morte presunta che, come tu mi confermi, poteva anche essere rilasciato ad anni di distanza dal verbale di "irreperibilità". Se non erro devono passare almeno dieci anni dal giorno in cui si ha avuto ultima notizia dello scomparso perchè il tibunale possa dichiarne la morte presunta: ritengo a questo punto che facesse fede come data di riferimento quella riportata dalla documentazione del distretto militare di competenza... La domanda che però io mi pongo è la seguente: nel caso il militare avesse contratto regolare matrimonio, la "vedova" del disperso avrebbe dovuto attendere dieci anni prima di convolare a nuove nozze? Mi ricordo un famoso film di Totò, "Letto a tre piazze", nel quale il comico napoletano interpretava appunto la parte di un soldato dipserso in Russia che tornava a casa dopo anni di assenza per scoprire che sua moglie si era felicemente risposata con uno stimato professore di liceo (brillantemente interpretato nella pellicola da Peppino De Filippo). Immagino che casi simili non fossero affatto rari nella realtà...

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 11/2/2024, 11:19


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
48
Location:
..in alto a destra.....

Status:


Buongiorno rip-stop,
vorrei dare il mio contributo di conoscenza seguito qualche ricerca effettuata presso archivi alla tua sotto riportata....

"nel caso il militare avesse contratto regolare matrimonio, la "vedova" del disperso avrebbe dovuto attendere dieci anni prima di convolare a nuove nozze?"

Normalmente non si risposavano perché perdevano il diritto alla pensione di guerra del marito/successione diretta/altri sussidi che venivano riconosciuti al disperso/caduto, tante volte si univano senza regolarizzare.

Normalmente dico, perché la risposta proviene dalla mia esperienza personale ovviamente limitata nel tempo e nello spazio.

Un caro saluto a tutti,

gunner
 
Top
view post Posted on 11/2/2024, 15:30


Group:
UTENTE
Posts:
31

Status:


A proposito di matrimoni, mi è capitato di fare una ricerca per un caso "contrario".
Ovvero, una donna scomparsa per avvenimenti politici in seguito all'8 settembre e mai più ritrovata. Il marito si risposò anni dopo, e necessitava appunto dell'atto di morte presunta della moglie scomparsa per convolare nuovamente a nozze. Così a detta della figlia nata dalle nuove nozze dell'uomo.
Purtroppo non sono riuscito a trovare nulla d'altro su questa donna. Ennesima vittima scomparsa nel nulla di cui rimangono solo poche righe in un registro.
 
Top
view post Posted on 12/2/2024, 09:36

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


Grazie a tutti. Ho letto che per quanto riguardava il personale militare disperso in guerra era sufficiente che trascorresse un periodo di soli due anni dall'ultima notizia pervenuta, dopo di che la moglie o i legittimi eredi potevano intraprendere la pratica per l'ottenimento dell'atto di morte presunta. Due anni non erano poi moltissimi, considerando che in molti casi i militari italiani o tedeschi catturati sul fornte orientale dai russi vennero rilasciati a distanza di cinque o dieci anni e che per alcuni di essi, durante tutto il periodo di internamento, fu quasi impossibile comunicare con le rispettive famiglie tramite i canali ufficiali o quelli della Croce Rossa Internazionale. Penso che non siano stati pochi i casi di militari dati per morti e poi riapparsi come fantasmi dalle nebbie del passato, con tutte le complicazioni del caso... :P

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 12/2/2024, 11:20
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,981

Status:


CITAZIONE (rip-stop @ 12/2/2024, 09:36) 
Penso che non siano stati pochi i casi di militari dati per morti e poi riapparsi come fantasmi dalle nebbie del passato, con tutte le complicazioni del caso... :P

Ogni tanto ritorna sugli schermi della tv un film comico (ma non tanto ...) interpretato da Totò e Peppino de Filippo incentrato su un caso simile.
Per non parlare poi dello "Smemorato di Collegno".
 
Top
view post Posted on 13/2/2024, 09:13

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


CITAZIONE (kanister @ 12/2/2024, 11:20) 
CITAZIONE (rip-stop @ 12/2/2024, 09:36) 
Penso che non siano stati pochi i casi di militari dati per morti e poi riapparsi come fantasmi dalle nebbie del passato, con tutte le complicazioni del caso... :P

Ogni tanto ritorna sugli schermi della tv un film comico (ma non tanto ...) interpretato da Totò e Peppino de Filippo incentrato su un caso simile.
Per non parlare poi dello "Smemorato di Collegno".

Si trattava di "Letto a tre piazze", un film con Totò e Peppino De Filippo a cui avevo già accennato in precedenza. L'hanno trasmetto su canale 34 mi sembra un paio di settimane fa. Sempre grandissimo il nostro Totò , più passa il tempo e più se ne apprezza il genio...

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 13/2/2024, 12:11


Group:
UTENTE
Posts:
2,373
Location:
prov. di Savona

Status:


CITAZIONE (gunner_98 @ 11/2/2024, 11:19) 
.....Normalmente non si risposavano perché perdevano il diritto alla pensione di guerra del marito/successione diretta/altri sussidi che venivano riconosciuti al disperso/caduto, tante volte si univano senza regolarizzare.

:rolleyes: :B): nel decenio 1947/57 nei Registri delle Parrocchie abbondano i matrimoni celebrati con il solo rito religioso ( e cioè senza trasmettere i dati allo Stato Civile del Comune) questo metteva la coscenza a posto nelle piccole comunità e.....permetteva alla Vedova e ai figli di continuare ad avere pensione
 
Top
view post Posted on 14/2/2024, 09:27

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


CITAZIONE (157° @ 13/2/2024, 12:11) 
CITAZIONE (gunner_98 @ 11/2/2024, 11:19) 
.....Normalmente non si risposavano perché perdevano il diritto alla pensione di guerra del marito/successione diretta/altri sussidi che venivano riconosciuti al disperso/caduto, tante volte si univano senza regolarizzare.

:rolleyes: :B): nel decenio 1947/57 nei Registri delle Parrocchie abbondano i matrimoni celebrati con il solo rito religioso ( e cioè senza trasmettere i dati allo Stato Civile del Comune) questo metteva la coscenza a posto nelle piccole comunità e.....permetteva alla Vedova e ai figli di continuare ad avere pensione

Classica soluzione "all'italiana"... :P Ma erano "legali" questo tipo di unioni? Grazie comunque a tutti per le informazioni!

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 14/2/2024, 17:43
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
6,521
Location:
Roma

Status:


Ricordiamo, a proposito di film, il capolavoro di De Sica "I girasoli". Con una, splendida, Loren, che non si rassegna alla perdita del marito (Mastroianni). Disperso che si era rifatto una vita in U.R.S..
 
Web  Top
view post Posted on 14/2/2024, 19:34


Group:
UTENTE
Posts:
2,373
Location:
prov. di Savona

Status:


CITAZIONE (rip-stop @ 14/2/2024, 09:27) 
Classica soluzione "all'italiana"... :P Ma erano "legali" questo tipo di unioni?

:rolleyes: bisogna un pò vedere cosa intendi per "legali" ..... Con la firma dei Patti Lateranensi i Parroci erano "de fatto e de lege" parificati ad un Ufficiale di Stato civile e , ancor oggi vige tale norma ; si chiama "Matrimonio Concordatario " : l'atto di matrimonio sottoscritto da sposi e testimoni e dal Parroco (o suo delegato) oltre che sui Registri Parrocchiali viene trascritto allo Stato Civile del comune. Nell'atto ,che deve essere letto a voce alta dal Parroco, sono riportati gli articoli del Codice Civile e lo stato patrimoniale ( comunione dei beni o meno) scelto per la nuova Famiglia. :B): Prima del 1929 gli sposi erano obbligati alla doppia cerimonia. -_- Il Diritto Canonico però prevede che i Nubendi ( neo sposi...) possono optare per il solo Rito Religioso che cioè non è trascritto allo Stato civile ( succede normalmente il contrario ....chi si sposa in comune non è registrato sul Registro dei Matrimoni della Parrocchia....) . Lo Stato non si è mai posto il problema circa le convivenze anche perchè con esse lo Stato non riconosceva nessun beneficio in caso di decesso di uno dei due conviventi .... Ma a livello religioso/di coscienza/di morale era assodato il fatto che senza Matrimonio ( religioso o concordatario) due conviventi per la Chiesa erano "concubini" e cioè " pubblici peccatori" e come tali NON potevano ricevere i sacramenti ed erano soggetti alla pubblica disaprovazione della comunità..... che poi truffassero lo Stato incamerando una pensione non spettante era un problema di coscienza personale che pochi si facevano.....
 
Top
view post Posted on 17/2/2024, 14:36


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
48
Location:
..in alto a destra.....

Status:


...gli ultimi soldati italiani rientrarono dall'URSS ufficialmente nel 1953 (dopo la morte di STALIN) alcuni 12 anni dopo aver lasciato l'Italia. Avevano tutti subito un processo per crimini di guerra ed avevano perso perciò lo status di prigioniero che un minimo li tutelava. Facendo un rapido paragone con quanto succede attualmente in quei territori la classica "il lupo perde il pelo ma non il vizio" rimane più che valida. In Italia sapevano i loro nominativi e le istituzioni fecero quanto possibile per riportarli indietro. Mi piace riportare il ricordo di uno di essi all'arrivo alla stazione di Villacco (AU) dove i familiari li aspettavano per evitare gli eccessivi clamore e disperazione dell'accoglienza formale alla stazione ferroviaria di Udine "...alla stazione di Villacco, l'abbraccio senza fine di mia sorella Eugenia e delle mie nipotine" di Enrico REGINATO da "12 anni di prigionia nell'URSS".
E' stata una tragedia quella dell'ARMIR. Per eventuali approfondimenti in annesso a "La guerra al fronte russo" di G.Messe c'è un appendice con un inchiesta a riguardo i nostri prigionieri di guerra. Significativo il commento del Maresciallo d'Italia a riguardo la speranza che qualcuno potesse ancora essere in vita dopo gli ultimi rimpatri in cui in sostanza conferma che nemmeno lui si sente di spegnere la speranza dei familiari di aspettare un parente/congiunto che possa rientrare a casa.
Dedico queste mie letture al fratello di mia nonna, che viveva con noi in casa quando ero bambino, artigliere da montagna della 19^btr, Gruppo "Vicenza", della Brigata alpina "Julia", conducente di mulo, che rientrò vivo dalla Russia ma che poi non trovò mai più pace su questa terra dopo aver vissuto quei tempi. Mi piace pensare che a Nicolajewka i colpi da 75mm che aveva portato nello zaino durante la ritirata servirono a forzare la "sacca" che impediva la ritirata della sua colonna. Ricordo vivamente in un raduno della sua batteria nei primi anni '90 sul lago di Garda, lui che mi chiama e mi indica chiaramente un uomo anziano seduto di spalle e mi dice "Guarda, quello era il mio comandante di batteria". Ciao Sergio e grazie di tutto. Scusate l'off-topic ma alle volte tocca.
Gunner.
 
Top
view post Posted on 17/2/2024, 20:51

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


Grazie a tutti per le informazioni e le toccanti testimonianze.

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 19/2/2024, 07:16


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
88

Status:


Ciao, se ti rileggi tutta la documentazione che ho pubblicato nel mio post sul tenente di vascello Bonadies, trovi tutte le tempistiche, ovviamente nel suo caso, dalla dichiarazione di disperso al manifesto funebre di riconosciuta morte, ti puoi fare un'idea del tempo occorso alla vedova per vedere riconosciuti il suo status.
 
Top
14 replies since 10/2/2024, 09:51   479 views
  Share