| Però, a partire dal sottoscritto con l'amico Alberto500 abbiamo fatto un po' la figura dei vecchi supponenti e spocchiosi. Quindi voglio specificare un pochino perché ho parlato di confusione. Le cose che ha detto Alberto sono anche corrette ma sono un po' prese qua e là. In breve sintesi ti voglio dire che i Mod.16 (e non Adrian, come giustamente già rilevato) prodotti e usati nella Grande Guerra erano in linea di massima grigio verdi, ma esistono anche esemplari probabilmente iniziali in blu horizon, e come standard avevano cuffia nera in tela cerata montata su un giro di stoffa grigio verde. Possono esistere esemplari con cuffie "francesi" ma probabilmente sono modifiche fatte sul campo, cuffie recuperate dai Mod.15 in sostituzione di cuffie danneggiate. I soggoli erano analoghi a quelli dei Mod. 15 in pelle marrone piuttosto sottile e fibbia a scorrimento.
I modelli riutilizzati dopo la grande guerra e molti arrivati anche alla seconda avevano caratteristiche disparate. Innanzi tutto c'erano anche esemplari di produzione anni 20 e 30 che normalmente si distinguono dai residuati 1GM per avere un crestino leggermente diverso, ovvero più semplice, rispetto a quelli più vecchi. Sia i riutilizzi che quelli di nuova produzione venivano dotati di cuffia sul tipo di quelle francesi della 1GM ma non cucite sul retro e montate su cascami di stoffa in genere grigio verde, ma anche in altri colori. I soggoli in genere erano grogioverdi in pelle di spessore maggiore rispetto ai precedenti, sempre con fibbia a scorrimento. Beninteso si possono trovare ancora cuffie e soggoli 1GM fino a esaurimento. Per quanto riguarda il fissaggio dei crestini. I Mod.16 di serie avevano solo il fissaggio per elettrosaldatura. Nell'uso si era riscontrato la possibilità di distacco di uno o più punti, per cui nel riutilizzo post bellico se ne trovano molti con rivetti supplementari di rinforzo, disposti in maniera non sempre precisa e con tecniche artigianali, e le disposizioni possono essere le più varie, da un solo rivetto anteriore o posteriore a solo due laterali, oppure quattro, ma anche tre e via dicendo. Ricordo di averne visto uno con tre rivetti in punta e due laterali. Le tipologie sono le più varie; io ad esempio ne ho uno che davanti ha una vite a testa tonda con dado interno. I fregi: durante la prima guerra i fregi, molto vari come tipologia, se c'erano erano con vernice nera, realizzati con varie tecniche; esistono rare testimonianze fotografiche di fregi metallici applicati agli elmetti; sono come ho detto rarità e probabilmente iniziative personali. Fra gli anni 20 e metà dei 30 apparvero i fregi metallici, prima pentagonali poi sagomati. venivano applicati forando gli elmetti con sistemi artigianali (punteruolo). Infine, fra la fine degli anni 30 e la seconda guerra i 16 residui passarono a compiti di seconda linea; di possono trovare con cuffie tipo mod.33 sia normali ma soprattutto in materiale autarchico, tela cerata e simili, così come i soggoli di tipo più disparato, spesso quelli di canapa vagamente simili a quelli poi adottati dopo la 2GM. In questo periodo se c'erano i fregi potevano essere delle tipologie più disparate, da quelle standard in uso sugli M.33 a fregi UNPA, Vigili del Fuoco, DICAT e via dicendo. Ho trascurato i molti elmetti utilizzati durante i primi anni del fascismo da squadristi o per la Marcia su Roma, ma questo è uin campo impossibile a catalogare, qui l'iniziativa personale regnava sovrana; comune denominatore il colore nero. Come detto questa è solo una breve infarinatura sull'argomento. L'osservazione di esemplari conservati e foto d'epoca sono essenziali.
Ah ho dimenticato anche quelli utilizzati durante la Guerra di Spagna; furono usati naturalmente dagli italiani del CTV, poi dai Nazionalisti spagnoli e da molti volontari di parte repubblicana, ma molti finirono anche in mano ai Franchisti. Impossibile qui fare una sintesi delle molteplici varianti di allestimento e colorazioni.
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