.....,vediamo se, siamo capaci di ricostruire la storia

La medaglia che posterò è uno dei miei ultimi ciondoli appesi ad un nastro azzurro - entrati di recente nella mia collezione.

La storia
Da poco è iniziata una bella fiera di militaria e come di consuetudine nel visionare diversi vassoi di nastri azzurri, la mia attenzione è stata calamitata su alcune medaglie posizionate in bella mostra sul banco di vendita.
Il gentile venditore, che considero uno dei massimi esperti sul territorio nazionale che ben conosce la mia cronica malattia e sapendo della mia severa dipendenza nell'osservarmi da subito mi apriva la vetrina dandomi così la possibilità di osservare con maggiore attenzione e cura l'oggetto del mio desiderio, cosa facile da dire ma molto più difficile da mettere in atto poiché senza ombra di dubbio mi piacevano tutte.
Osserva qui, guarda li, però la mia attenzione si è soffermata su di una medaglia di bronzo che riportava la scritta "Bestrigna 13 - 27 luglio 1915", la guardo attentamente, presenta, giustamente il conio F.G. con la caratteristica di riportare anche il grado che rivestiva il decorato al momento del fatto d'arma ovvero - Capitano.
La medaglia porta il suo bel nastrino, a mio esclusivo parere è assolutamente originale con il noto difetto di conio (crimpatura), l'incisione è riconosciuta.
Cosa si vuole di più, molto poco ovvero il semplice scambio ovvero il baratto di alcuni piccoli fogli di carta colorata con la contestuale soddisfazione di entrambe le parti, ad uno il vil denaro all'altro un dischetto in metallo però carico di storia.

Colto dalla smania del possesso mi sono dimenticato di fare una ricerca sul sito del Nastro Azzurro limitandomi con un clik e via nell'inserimento della località BESTRIGNA località ubicata nel territorio comunale di Staranzano (GO) di più conferita durante le fase iniziali del conflitto ovvero durante un ciclo di operazioni dal 13-27 luglio 1915.

Da subito collego è inerente la seconda Battaglia dell'Isonzo (detta battaglia del San Michele) combattuta dal 18 luglio al 3 agosto 1915 e non dal 13.

Poco male ma la mia curiosità sale, sono curioso di capire il perché, non è escluso che si tratti di un errore commesso dall'incisore, riosservo la medaglia il numero 13 è ben definito.

In fin dei conti ho trovato tanti errori sulle medaglie al Valore Militare.

Ma il tarlo si insinua, sono curioso di capire ecco la motivazione:
"Capitano di una batteria da 149G fu, per coraggio, di costante esempio ai suoi cannonieri, incorandoli in ogni circostanza e accorrendo là, dove maggiore era il pericolo. In speciali circostanze, in cui furono rovinati, da tiri nemici, i ripari ed i parapetti, colpiti i materiali, feriti ed uccisi vari cannonieri , mantenne sempre viva l'azione della sua batteria"
Bestrigna, 13 - 27 luglio 1915

La motivazione è bella e mi conferma la data del 13 luglio inoltre certifica che lo stesso era in forza ad un Reggimento d'Artiglieria che aveva in dotazione i cannoni da 149 G (obici).
Notizia molto importante perché si tratta di artiglieria d'assedio e le batterie all'inizio del conflitto erano veramente poche infatti dal 24 maggio 1915 le batterie d'assedio avevano una numerazione progressiva ripetuta per calibro, esempio: cannoni da 149 A - dalla 1 alla 12 batteria; cannoni da 149 G - dalla 1 alla 7 batteria.
Il campo si restringe e sono molto contento.

Ma chi era il decorato? Un ufficiale nato nell'anno 1874, in servizio permanente effettivo, uscito dall'Accademia Militare come Sottotenente e destinato dal 30 ottobre 1896 nell'Arma d'artiglieria che si è trovato dal 24 maggio 1915 in territorio dichiarato in stato di guerra.
Al momento del fatto d'arma era in forza nel III Gruppo Obici Pesanti Campali che in previsione della seconda battaglia dell'Isonzo era stanziato fra Staranzano e Bestrigna in compagnia del 31 Reggimento Artiglieria Campale e al 1 Gruppo Batterie a cavallo, unitamente alla Brigata Messina (93 - 94 reggimento Fanteria) con l'obbiettivo di quest'ultima nella conquista di Quota 90 - Monte Cosich.
Il punto d'interesse veniva raggiunto ed immediatamente perso, tale azione veniva ripetuta ostinatamente più volte. il risultato finale è stato pari al nulla nel senso che dopo aver ben insanguinato le pietre carsiche i nostri sono mestamente ritornati da dove erano partiti.

Saluti.... piccola integrazione..



E correzione... Bistrigna ....

Da vecchia pubblicazione.

A voi i relativi commenti.



Grazie per l'integrazione.

Ecco cosa aveva in dotazione ovvero l'obice da 149G,


da non confondere con il cannone da 149A