Manichino carrista US, Staff Sergeant - 13th Armored Division

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view post Posted on 9/3/2024, 17:47
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Buonasera, è da un po' che non inserisco qualcosa nellla stanza ww2, così oggi condivido con voi il manichino di uno Staff Sergeant appartenente alla Black Cat Division.
La 13th Armored Division approdò a Le Havre sul finire del gennaio 1945, dopodiché si unì alla 3rd Army e (assieme alla 18th Airborne) combatté il 10 Aprile per liberare l' area della Ruhr.
A seguire imboccò un tragitto inarrestabile costellato di resistenza sempre più crescente verso il sud della Germania da Eschenau attraversando prima il fiume Regen poi il Danubio fino a percorrere il confine bavarese con l' Austria, terminando lo sfondamento a Braunau am Inn (paese natale del Fuhrer) insediando il quartier generale delle operazioni proprio nella casa dove nacque Hitler.

Il manichino è composto da:
-shoe pac, high M-1944
-trousers, combat winter secondo pattern
-sweater high neck
-field jacket M-43
-tanker helmet M-38
-switch SW-141 con laringofono T-30 e fonia HS-18 con riceventi R-14
-polaroid goggles

a voi le foto

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Grazie, alla prossima

PBR
 
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view post Posted on 10/3/2024, 19:51
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Bellissimo pure questo, approfitterò delle foto per avere un riscontro per un soldatino che devo fare per uno sherman in 1/35.
Complimenti ancora.

Ciao Elia
 
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view post Posted on 10/3/2024, 20:05
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CITAZIONE (lowland @ 10/3/2024, 19:51) 
Bellissimo pure questo, approfitterò delle foto per avere un riscontro per un soldatino che devo fare per uno sherman in 1/35.
Complimenti ancora.

Ciao Elia

Grazie mille Elia! Se ti servissero dimensioni del graffito o altre cose, scrivimi tranquillamente in mp 😉
 
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view post Posted on 10/3/2024, 21:49

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Ah, particolarissima la M43 con il simbolo e il motto della divisione dipinti sulla schiena (tra l'altro realizzati con una notevole accuratezza grafica)! Non doveva trattarsi in ogni modo di una cosuetudine molto comune, e probabilmente neanche permessa dai regolamenti... E' possibile che questo sergente abbia preso spunto dalle giubbe di volo degli equipaggi dell'Air Force oppure che si tratti di un'aggiunta posteriore, risalente cioè a dopo la fine della guerra, eseguita a titolo di ricordo o di souvenir di guerra.

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view post Posted on 13/3/2024, 08:53
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molto bello, complimenti.
Una curiosità: i carristi US in combattimento utilizzarono la M43? o il loro giubbino specifico?
 
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view post Posted on 13/3/2024, 09:25
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Il caschetto è un Rawlings?
 
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view post Posted on 13/3/2024, 09:56

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CITAZIONE (zip3120 @ 13/3/2024, 08:53) 
molto bello, complimenti.
Una curiosità: i carristi US in combattimento utilizzarono la M43? o il loro giubbino specifico?

La combinazione specifica invernale per i carristi dell'US Army prevedeva salopette foderata (Tanker Bib Winter Overalls Trousers) + tanker jacket. Quella estiva invece la sola tuta monopezzo in tessuto HBT. Tuttavia, com'era abitudine tra le truppe americane, vi era una certa libertà nella scelta dell'abbigliamento personale a seconda delle preferenze e della stagione. La Field Jacket M1943 era più che altro diffusa tra gli equipaggi dei semoventi anticarro (M10 Wolverine - M18 Hellcat - M36 Jackson) e dei semoventi d'artiglieria (M7 Priest - M8 - M12GMC). Gli equipaggi di questi mezzi blindati e corazzati "a cielo aperto" erano quasi sempre dotati di elmetto metallico M1 mentre il casco protettivo in fibra era riservato agli equipaggi dei corazzati chiusi. Dobbiamo poi necessariamente tener presente che ogni divisione corazzata americana aveva in organico un reggimento di fanteria meccanizzata (di solito montata su semicingolati M3 Half-track) le cui truppe indossavano la tenuta ordinaria prevista per la fanteria.

RIP-STOP
 
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view post Posted on 13/3/2024, 10:29
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view post Posted on 13/3/2024, 20:02
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Grazie mille Rip-stop per il preciso approfondimento uniformologico! Ignoravo ci fosse questa distinzione in base ai mezzi adoperati 👍
E grazie in generale agli apprezzamenti 🥰

PBR
 
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view post Posted on 14/3/2024, 11:33

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Come ho già scritto, presso gli equipaggi dei mezzi corazzati americani c'era una certa libertà nella scelta dell'equipaggiamento e della tenuta. Il catalogo del Quartermaster Corp prevedeva un abbigliamento specifico per i carristi, distinguendo tra una tenuta estiva e una invernale, ma teniamo presente che l'abbigliamento di un carrista era soggetto a logorarsi e a sporcarsi molto rapidamente perchè veniva utilizzato sia come tenuta da combattimento che come tenuta da fatica e da lavoro (as esempio quando si dovevano eseguire lavori di riparazione o di manutenzione del mezzo): le tenute logore venivano rimpiazzate con qualsiasi capo utile sottomano, ad esempio giacche e pantaloni HBT, Field jacket M41, Field Jacket M43, a volte addirittura con giubbotti di cuoio foderati di pelle di montone "recuperati" in qualche modo dalle basi dell'Air Force... (A puro titolo di confronto, la divisa dei carristi sovietici per tutto il corso della guerra rimase costituita da una semplice tuta da operaio nera o grigia). La tenuta M43 Olive Drab era preferita dagli equipaggi dei semoventi e dei mezzi a cielo aperto per motivi più che altro mimetici, anche perchè spesso gli uomini operavano all'esterno del mezzo. Il casco antiurto in fibra non offriva alcuna protezione balistica, quindi gli equipaggi dei semoventi anticarro, che operavano in torretta scoperta, ne erano dotati nella quasi totalità (mentre i piloti ad esempio potevano utilizzare l'uno e l'altro). In ogni modo, l'osservazione delle foto d'epoca vale più di mille parole...

Non era poi insolito che le truppe dei reggimenti di fanteria meccanizzata aggregata alle divisioni corazzate USA vestissero con gli stessi capi dei loro "colleghi" carristi... Particolarmente ricercate erano la salopette imbottite (che offirvano un'ottima protezione dal freddo e che potevano essere indossate anche come una specie di sopra-tuta sopra i pantaloni di flanella "mustard") e naturalmente il tanker jacket.

Anche per quanto riguarda le calzature, la scelta era piuttosto ampia. Lo scarponcino "reverse upper", con o senza ghette, rimase "in servizio" presso gli equipaggi dei mezzi corazzati dell'US Army anche dopo l'introduzione degli "anfibi" M43, ma molto ricercati erano anche gli shoepac (come quelli indossati sul manichino) e le sovrascarpe impermeabili in feltro e gomma: queste calzature erano però aspramente disputate (e per ovvi motivi) con le truppe di fanteria, che ne erano sempre disperatamente a corto, e quindi non erano in realtà molto diffuse. Teniamo poi presente del costante pericolo d'incendi a bordo, che costituiva un gravissimo pericolo per gli equipaggi dei mezzi corazzati: anche per questo motivo shoepac ed overshoes trovavano maggiore impiego presso i serventi e gli equipaggi dei semoventi d'artiglieria, che spesso dovevano operare nel fango o nella neve all'esterno dei loro mezzi.

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view post Posted on 15/3/2024, 17:30
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CITAZIONE (rip-stop @ 14/3/2024, 11:33) 
Anche per quanto riguarda le calzature, la scelta era piuttosto ampia. Lo scarponcino "reverse upper", con o senza ghette, rimase "in servizio" presso gli equipaggi dei mezzi corazzati dell'US Army anche dopo l'introduzione degli "anfibi" M43, ma molto ricercati erano anche gli shoepac (come quelli indossati sul manichino) e le sovrascarpe impermeabili in feltro e gomma: queste calzature erano però aspramente disputate (e per ovvi motivi) con le truppe di fanteria, che ne erano sempre disperatamente a corto, e quindi non erano in realtà molto diffuse. Teniamo poi presente del costante pericolo d'incendi a bordo, che costituiva un gravissimo pericolo per gli equipaggi dei mezzi corazzati: anche per questo motivo shoepac ed overshoes trovavano maggiore impiego presso i serventi e gli equipaggi dei semoventi d'artiglieria, che spesso dovevano operare nel fango o nella neve all'esterno dei loro mezzi.

RIP-STOP

ecco ad esempio i particolari di due foto come dici tu con diverse tipologie di calzature.. le overshoes e reverse upper sia con ghette che senza

Immagine-Whats-App-2024-03-15-ore-17-26-22-68741fb5

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view post Posted on 15/3/2024, 19:13
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CITAZIONE (PBR mk2 @ 13/3/2024, 20:02) 
Grazie mille Rip-stop per il preciso approfondimento uniformologico! Ignoravo ci fosse questa distinzione in base ai mezzi adoperati 👍
E grazie in generale agli apprezzamenti 🥰

PBR

In effetti la mia domanda circa l'utilizzo da parte dei carristi di field jacket M-43 era volta proprio a stimolare una discussione in questo senso.
Concordo con rip-stop nel dire che tale effetto fosse più tipico delle formazioni controcarro della US Tank Destroyer Fprce e dei semoventi d'artiglieria. Non ho mai avuto l'occasione di vedere in foto d'epoca carristi con tale indumento, molto più frequente invece il contrario ossia l'utilizzo dei ricercati componenti della mitica uniforme invernale da carrista da parte di unità non carriste.

Sono conscio che nell'allestimento di manichini esistano due scuole di pensiero, entrambe valide, in cui si indica nella prima un certo dogmatismo nella ricostruzione uniformologica e nella seconda invece una certa semplificazione dicendo “mettevano tutto quello che c’era”; tuttavia a mio parere il secondo punto di vista rischia di legittimare come regola quello che era invece un'eccezione.

A mio parere il faro per noi collezionisti allestitori di manichini deve essere l'accurata analisi delle foto d'epoca e tentare di riprodurre al meglio quelle situazioni.
Per quanto riguarda i carristi devo dire che non ho mai avuto l'occasione di notare un utilizzo di giacche M43 in azione di combattimento. Se posso dare un consiglio, dopo aver allestito più di 70 manichini, consiglierei o di togliere in casco in fibra sostituendolo con un elmetto M1 configurando così un membro dei Tank Destroyer, oppure di sostituire la bella e rara M43 (che tuttavia concordando con rip-stop propendei per una collocazione postbellica della sua fregiatura posteriore) con un classico giubbino da carrista configurando in questo modo un membro di un equipaggio di carri armati.
Eviterei di mischiare le due cose, anche se forse in qualche raro caso sia stato possibile il suo riscontro storico.

Marco
 
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view post Posted on 18/3/2024, 11:20

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CITAZIONE (PBR mk2 @ 15/3/2024, 17:30) 
CITAZIONE (rip-stop @ 14/3/2024, 11:33) 
Anche per quanto riguarda le calzature, la scelta era piuttosto ampia. Lo scarponcino "reverse upper", con o senza ghette, rimase "in servizio" presso gli equipaggi dei mezzi corazzati dell'US Army anche dopo l'introduzione degli "anfibi" M43, ma molto ricercati erano anche gli shoepac (come quelli indossati sul manichino) e le sovrascarpe impermeabili in feltro e gomma: queste calzature erano però aspramente disputate (e per ovvi motivi) con le truppe di fanteria, che ne erano sempre disperatamente a corto, e quindi non erano in realtà molto diffuse. Teniamo poi presente del costante pericolo d'incendi a bordo, che costituiva un gravissimo pericolo per gli equipaggi dei mezzi corazzati: anche per questo motivo shoepac ed overshoes trovavano maggiore impiego presso i serventi e gli equipaggi dei semoventi d'artiglieria, che spesso dovevano operare nel fango o nella neve all'esterno dei loro mezzi.

RIP-STOP

ecco ad esempio i particolari di due foto come dici tu con diverse tipologie di calzature.. le overshoes e reverse upper sia con ghette che senza

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La prima foto, quella con il carro leggero l'M3/M5 Stuart, potrebbe essere stata scattata sul fronte italiano, sia a giudicare dall'ambientazione della foto, sia a causa dell'insegna dipinta sulla parte anteriore dello scafo (stella bianca inscritta in un cerchio bianco o giallo) che era tipica dei mezzi corazzati USA utilizzati nel corso delle prime fasi della campagna d'Italia; notare che il primo carrista a sinistra nella foto pare addirittura portare due paia di pantaloni uno sopra l'altro. La seconda immagine, quella con l'M3 Grant, potrebbe essere stata invece ripresa nel corso di un addestramento o di un'esercitazione negli Stati Uniti, probabilmente attorno al 1941-1942: vedasi la maggiore uniformità delle tenute e il pacchettino di medicazione M1910 di vecchio modello distribuito a tutti i membri dell'equipaggio.

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view post Posted on 18/3/2024, 11:56

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CITAZIONE (zip3120 @ 15/3/2024, 19:13) 
CITAZIONE (PBR mk2 @ 13/3/2024, 20:02) 
Grazie mille Rip-stop per il preciso approfondimento uniformologico! Ignoravo ci fosse questa distinzione in base ai mezzi adoperati 👍
E grazie in generale agli apprezzamenti 🥰

PBR

In effetti la mia domanda circa l'utilizzo da parte dei carristi di field jacket M-43 era volta proprio a stimolare una discussione in questo senso.
Concordo con rip-stop nel dire che tale effetto fosse più tipico delle formazioni controcarro della US Tank Destroyer Fprce e dei semoventi d'artiglieria. Non ho mai avuto l'occasione di vedere in foto d'epoca carristi con tale indumento, molto più frequente invece il contrario ossia l'utilizzo dei ricercati componenti della mitica uniforme invernale da carrista da parte di unità non carriste.

Marco

Sono d'accordo con ZIP, anche perchè dobbiamo sempre tenere presente che l'abitabilità interna di un carro armato è estremamente sacrificata: giubbe lunghe a quattro tasche sono solitamente d'impiccio, per questo i carristi USA utilizzavano giubbini corti "sportivi", tipo appunto il Tanker Jacket o a volte la M41. Gli equipaggi dei mezzi corazzati tedeschi erano dotati di un'uniforme nera, a mio modo di vedere elegantissima con un giubbino molto corto in vita contraddistinto da ampi baveri e allacciatura s'un solo lato. I carristi inglesi vestivano di solito la battle dress ordinaria mentre d'inverno era invece disponibile una sovratuta foderata, dal taglio ampio e dotata di numerose tasche e tasconi.

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view post Posted on 20/3/2024, 18:00
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CITAZIONE (PBR mk2 @ 15/3/2024, 17:30) 
ecco ad esempio i particolari di due foto come dici tu con diverse tipologie di calzature.. le overshoes e reverse upper sia con ghette che senza

La prima foto, quella con il carro leggero l'M3/M5 Stuart, potrebbe essere stata scattata sul fronte italiano, sia a giudicare dall'ambientazione della foto, sia a causa dell'insegna dipinta sulla parte anteriore dello scafo (stella bianca inscritta in un cerchio bianco o giallo) che era tipica dei mezzi corazzati USA utilizzati nel corso delle prime fasi della campagna d'Italia; notare che il primo carrista a sinistra nella foto pare addirittura portare due paia di pantaloni uno sopra l'altro. La seconda immagine, quella con l'M3 Grant, potrebbe essere stata invece ripresa nel corso di un addestramento o di un'esercitazione negli Stati Uniti, probabilmente attorno al 1941-1942: vedasi la maggiore uniformità delle tenute e il pacchettino di medicazione M1910 di vecchio modello distribuito a tutti i membri dell'equipaggio.

RIP-STOP

Tutte le overshoes presenti nelle foto sono del modello all rubber con chiusura a 4 ganci (esisteva anche un modello iniziale a 2 ganci, che non ho mai avuto occasione di vedere indossato nelle foto d'epoca)

Sotto una foto interessante di un gruppo di mortaisti della Texas a Cassino a protezione delle truppe della divisione impegnate nello sfortunato tentativo di superamento del fiume Gari. Tentativo che costò il quasi totale annientamento della divisione.
Quasi tutti i mortaisti, pur non essendo carristi, indossano i tanker trousers al di sopra del Tanker Jacket o del giubbino 41.

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