Adrian italiano?

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view post Posted on 1/3/2024, 10:01


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buongiorno a tutti ho recuperato questo Adrian che credo sia italiano, me lo potete confermare? ed una sua valutazione? grazie per l'opportunità20240301_093035

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view post Posted on 7/3/2024, 10:23
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Adrian italiano modello M16

Calotta: è realizzata in un solo pezzo da una lamiera di acciaio stampato, dello spessore di circa 0,7 mm;

Crestina: molto pronunciata è fissata alla parte superiore della calotta mediante otto punti di saldatura elettrica (in alcuni esemplari è fissata con rivetti) e protegge il foro di aerazione;

Visiera: abbastanza pronunciata è parte integrante della calotta e si raccorda con il coprinuca; presenta il bordo ribattuto;

Coprinuca: è speculare alla visiera, parte integrante della calotta, si raccorda con il coprinuca; presenta il bordo ribattuto;

Imbottitura: il rivestimento interno della calotta, in pelle marrone e feltro grigio verde (possono trovarsi esemplari in tela cerata nera e feltro bianco-grigio), è fissato alla calotta mediante 4 coppie di linguette solidali alla calotta stessa; tale rivestimento è distanziato dalla calotta mediante quattro lamierini ondulati attraversati dalle linguette;
la parte in pelle dell'imbottitura è suddivisa in sette spicchi (alcuni modelli da sei spicchi) uniti da un laccetto necessario per l'adattamento alle varie misure di testa;

Sottogola o soggolo: è in cuoio in un unico pezzo color grigioverde con fibbia metallica scorrevole; è fissato all'attacco sinistro con un ribattino mentre è scorrevole nell'attacco destro, gli attacchi metallici di forma rettangolare sono fissati mediante una piastrina saldata elettricamente alla calotta;

Fregio: non sono presenti le asole per il fissaggio di fregi metallici, l'eventuale fregio veniva realizzato con vernice nera a mano o a mascherina;

Aerazione: è ottenuta con un'asola longitudinale aperta nella parte superiore della calotta con bordi ripiegati in alto per evitare l'entrata di acqua, coperta esternamente dal crestino.
 
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view post Posted on 7/3/2024, 20:14
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CITAZIONE (Alberto500 @ 7/3/2024, 10:23) 
Adrian italiano modello M16

Calotta: è realizzata in un solo pezzo da una lamiera di acciaio stampato, dello spessore di circa 0,7 mm;

Crestina: molto pronunciata è fissata alla parte superiore della calotta mediante otto punti di saldatura elettrica (in alcuni esemplari è fissata con rivetti) e protegge il foro di aerazione;

Visiera: abbastanza pronunciata è parte integrante della calotta e si raccorda con il coprinuca; presenta il bordo ribattuto;

Coprinuca: è speculare alla visiera, parte integrante della calotta, si raccorda con il coprinuca; presenta il bordo ribattuto;

Imbottitura: il rivestimento interno della calotta, in pelle marrone e feltro grigio verde (possono trovarsi esemplari in tela cerata nera e feltro bianco-grigio), è fissato alla calotta mediante 4 coppie di linguette solidali alla calotta stessa; tale rivestimento è distanziato dalla calotta mediante quattro lamierini ondulati attraversati dalle linguette;
la parte in pelle dell'imbottitura è suddivisa in sette spicchi (alcuni modelli da sei spicchi) uniti da un laccetto necessario per l'adattamento alle varie misure di testa;

Sottogola o soggolo: è in cuoio in un unico pezzo color grigioverde con fibbia metallica scorrevole; è fissato all'attacco sinistro con un ribattino mentre è scorrevole nell'attacco destro, gli attacchi metallici di forma rettangolare sono fissati mediante una piastrina saldata elettricamente alla calotta;

Fregio: non sono presenti le asole per il fissaggio di fregi metallici, l'eventuale fregio veniva realizzato con vernice nera a mano o a mascherina;

Aerazione: è ottenuta con un'asola longitudinale aperta nella parte superiore della calotta con bordi ripiegati in alto per evitare l'entrata di acqua, coperta esternamente dal crestino.

Hai fatto un po' di confusione fra le caratteristiche tipo grande guerra e ricondizionamenti e produzioni anni 20 e 30.
 
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view post Posted on 7/3/2024, 20:53
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Mi pare ci sia un po' di confusione anche relativamente alla stanza in cui è postato
 
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view post Posted on 8/3/2024, 08:10
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Eh si...
 
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view post Posted on 8/3/2024, 09:19
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Parecchia confusione in questa discussione…
 
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view post Posted on 8/3/2024, 09:28
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CITAZIONE (luca.91 @ 8/3/2024, 09:19) 
Parecchia confusione in questa discussione…

più che altro mancanza di lettura su come funziona il forum, a partire dal regolamento
 
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view post Posted on 8/3/2024, 11:19
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E' vero che in alcuni scritti d'epoca questo elmetto al pari del suo cugino francese sia indicato come Adrian o addirittura in rari casi qualcuno l'ha chiamato Lippmann(anche se in realtà il documento noto si riferisce al modello 15 francese)...Ma ogni volta che leggo "Adrian italiano" un brivido mi corre lungo la schiena...
Adrian, come fosse sinonimo di elmetto con crestino...purtroppo girando sull'Internet, si legge a più riprese "Adrian italiano modello 16" perfino una voce di Wikipedia lo definisce così (titolo immodificabile purtroppo)...il colmo si raggiunge quando si legge "elmetto Adrian francese" come se potesse esistere un elmetto Adrian che non sia francese...
Louis August Adrian era un colonnello ideatore del progetto di un elmetto di acciaio di cui dotare le truppe... quindi questo appellativo spetta solo all'elmetto che scaturì da tale progetto, e non è sinonimo di elmetto...capisco che il modello 16 italiano derivi dal modello 15 francese (Adrian), ma chiamarlo con questo nome è una forzatura...
A limite, come fa G.Cecini nel suo studio sull'elmetto italiano, con il termine di "Adrian italiano" sarebbe corretto indicare quegli elmetti di produzione francese appositamente destinati all'Italia privi dei fori frontali per il fregio...quelli erano Adrian a tutti gli effetti ed italiani specificamente, perché realizzati proprio per noi, non esistono elmetti Adrian senza fori in dotazione all'esercito francese e quelli realizzati per altre nazioni belligeranti erano dotati di un loro fregio metallico fissato attraverso fori...
 
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view post Posted on 8/3/2024, 12:20


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Quando si partecipa ad un forum lo si fa, in linea di massima, per due ragioni: condividere o accrescere le proprie conoscenze, quindi nel mio caso dico grazie a tutti per i chiarimenti.
 
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view post Posted on 8/3/2024, 19:09
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Però, a partire dal sottoscritto con l'amico Alberto500 abbiamo fatto un po' la figura dei vecchi supponenti e spocchiosi.
Quindi voglio specificare un pochino perché ho parlato di confusione.
Le cose che ha detto Alberto sono anche corrette ma sono un po' prese qua e là.
In breve sintesi ti voglio dire che i Mod.16 (e non Adrian, come giustamente già rilevato) prodotti e usati nella Grande Guerra erano in linea di massima grigio verdi, ma esistono anche esemplari probabilmente iniziali in blu horizon, e come standard avevano cuffia nera in tela cerata montata su un giro di stoffa grigio verde. Possono esistere esemplari con cuffie "francesi" ma probabilmente sono modifiche fatte sul campo, cuffie recuperate dai Mod.15 in sostituzione di cuffie danneggiate. I soggoli erano analoghi a quelli dei Mod. 15 in pelle marrone piuttosto sottile e fibbia a scorrimento.

I modelli riutilizzati dopo la grande guerra e molti arrivati anche alla seconda avevano caratteristiche disparate. Innanzi tutto c'erano anche esemplari di produzione anni 20 e 30 che normalmente si distinguono dai residuati 1GM per avere un crestino leggermente diverso, ovvero più semplice, rispetto a quelli più vecchi.
Sia i riutilizzi che quelli di nuova produzione venivano dotati di cuffia sul tipo di quelle francesi della 1GM ma non cucite sul retro e montate su cascami di stoffa in genere grigio verde, ma anche in altri colori. I soggoli in genere erano grogioverdi in pelle di spessore maggiore rispetto ai precedenti, sempre con fibbia a scorrimento.
Beninteso si possono trovare ancora cuffie e soggoli 1GM fino a esaurimento.
Per quanto riguarda il fissaggio dei crestini. I Mod.16 di serie avevano solo il fissaggio per elettrosaldatura. Nell'uso si era riscontrato la possibilità di distacco di uno o più punti, per cui nel riutilizzo post bellico se ne trovano molti con rivetti supplementari di rinforzo, disposti in maniera non sempre precisa e con tecniche artigianali, e le disposizioni possono essere le più varie, da un solo rivetto anteriore o posteriore a solo due laterali, oppure quattro, ma anche tre e via dicendo. Ricordo di averne visto uno con tre rivetti in punta e due laterali. Le tipologie sono le più varie; io ad esempio ne ho uno che davanti ha una vite a testa tonda con dado interno.
I fregi: durante la prima guerra i fregi, molto vari come tipologia, se c'erano erano con vernice nera, realizzati con varie tecniche; esistono rare testimonianze fotografiche di fregi metallici applicati agli elmetti; sono come ho detto rarità e probabilmente iniziative personali.
Fra gli anni 20 e metà dei 30 apparvero i fregi metallici, prima pentagonali poi sagomati. venivano applicati forando gli elmetti con sistemi artigianali (punteruolo).
Infine, fra la fine degli anni 30 e la seconda guerra i 16 residui passarono a compiti di seconda linea; di possono trovare con cuffie tipo mod.33 sia normali ma soprattutto in materiale autarchico, tela cerata e simili, così come i soggoli di tipo più disparato, spesso quelli di canapa vagamente simili a quelli poi adottati dopo la 2GM. In questo periodo se c'erano i fregi potevano essere delle tipologie più disparate, da quelle standard in uso sugli M.33 a fregi UNPA, Vigili del Fuoco, DICAT e via dicendo.
Ho trascurato i molti elmetti utilizzati durante i primi anni del fascismo da squadristi o per la Marcia su Roma, ma questo è uin campo impossibile a catalogare, qui l'iniziativa personale regnava sovrana; comune denominatore il colore nero.
Come detto questa è solo una breve infarinatura sull'argomento. L'osservazione di esemplari conservati e foto d'epoca sono essenziali.

Ah ho dimenticato anche quelli utilizzati durante la Guerra di Spagna; furono usati naturalmente dagli italiani del CTV, poi dai Nazionalisti spagnoli e da molti volontari di parte repubblicana, ma molti finirono anche in mano ai Franchisti. Impossibile qui fare una sintesi delle molteplici varianti di allestimento e colorazioni.
 
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