Sergente Felice La sala., medaglia d'oro al valore militare.

Salve a tutti.
Sperando di fare cosa gradita, vi parlo di un mio compaesano.
Felice La sala, nato da un umile famiglia di contursi terme (Salerno), nel 1919, esercitò la professione di calzolaio.
Dopo aver fatto il servizio militare, si arruolò come volontario nel 1938.
Subito dopo lo scoppio della guerra, partecipò con una squadra d'arditi ad alcune operazioni sulle alpi occidentali, prima d'essere trasferito in Albania a causa dell'invasione della Grecia.
Il 28 ottobre, poche ore dopo l’attacco, il reparto del Sergente Felice La Sala venne bloccato dal fuoco di una fortificazione greca: una mitragliatrice ben appostata che, con il suo fuoco, faceva strage di Italiani. Fu allora che il giovane sottufficiale, da solo, avanzò contro la casamatta, lanciandovi dentro tutte le sue bombe a mano e uccidendone i difensori. Nell’assalto, però, venne più volte ferito, fino a quando un’ultima raffica, poco prima dell’esplosione, ne stroncò la vita. Sepolto in uno dei tanti cimiteri di guerra sorti a ridosso del fronte, la sua salma dovette aspettare ben diciassette anni, per fare ritorno in Italia, nel 1957, nella sua Contursi, tra due ali di una folla commossa, cui presenziarono le massime autorità civili e militari ed un picchetto armato dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri.

Ecco la motivazione per la medaglia d'oro "“Partecipava con una squadra di Arditi alla conquista di un munito caposaldo nemico. Durante l’azione, visto che ogni ulteriore avanzata era ostacolata dal fuoco nutrito e preciso di una arma automatica postata in un ridottino, con assoluto sprezzo di ogni pericolo, si lanciava da solo contro l’apprestamento nemico per ridurlo al silenzio. Colpito una prima volta alla mano destra da una raffica che gli faceva cadere a terra il moschetto, non si fermava nel suo scatto. Giunto sotto il ridottino, vi lanciava dentro, servendosi della sola mano sinistra, tutte le sue bombe. Colpito una seconda volta gravemente, sulla posizione conquistata, incitava i suoi Fanti a procedere sollecitamente oltre, e li guidava fino a quando cadeva esausto, consacrando col sacrificio della vita il pieno successo ottenuto. Povla, Fronte Greco, 28 ottobre 1940".

(Serg, Felice la Sala)



(Ritorno salma a Contursi)





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Uno dei tanti Eroi sconosciuti ai più...

Tramite alcune ricerche su internet ho scoperto che ha operato nel 31° Reggimento "SIENA"

(Atto arruolamento. tratto dalla pagina fb "Contursi viaggio nella storia")