Questo casco è mio praticamente da sempre. Da che lo ricordo io è sempre stato privo della coccarda. L'interno è kaki, ma chi me lo ha dato in Africa c'era stato davvero. Anzi, di caschi ne aveva due. Uno era questo e l'altro era molto danneggiato e scarabocchiato, tanto che molti anni fa (con gesto folle) lo gettai via. Ricordo una simpatica scritta che aveva sullla parte posteriore, un po' sbiadita ma leggibile ancora: "Moccia figlio di sciarmutta". Ora, non so cosa voglia dire sciarmutta, ma me lo figuro. Ah, se me lo figuro... povero Moccia!
bel casco, come hai giustamente detto ti manca la coccarda tricolore, gli occhiali c'è li hai messi tu ho erano facenti parte del lotto??
Gli occhiali? No, non sono quelli suoi. I suoi avevano la guarnizione sul sabbia, se ricordo bene, ma la gomma si mineralizzò fino a frantumarsi. Questi me li ha procurati, un ventennio fa, Fante. So che andrebbero portati con le lenti sul lato, ma la fascia ha perso l'elasticità...
sciarmutta era la donna abissina, e credo sia un termine amarico..o sbaglio? il termine lo utilizza molto spesso l'autore di "i guerriglieri dell'Africa Italiana" mi sembra....
E allora è meno peggio di quel che pensavo. Probabilmente il buon artigliere Moccia doveva essere solo di carnagione scura e i commilitoni lo punzecchiavano dandogli dell'abissino.
Veramente la sciarmutta, in Africa Orientale, sarebbe la "professionista"...
Bello il casco; la mancanza della coccarda e l'interno cachi non sono delle discriminanti per il periodo, anche questo può essere stato in AO nel 1935/36, quando il 12º Reggimento Artiglieria (Col. Luigi Pinto) era inquadrato nella Divisione "Sila".
complimenti per il casco baytow veramente belllo
scusa baytow, ascolta percaso non e che gentilmente avresti delle foto dell interno ???
grazie mille
e ancora complimenti per il casco
Le faccio e te le posto al più presto.
Per quanto riguarda il casco non lo so, ma il padrone in Africa Orientale c'è stato e proprio in quel conflitto, credo a Enda Jesus, se ricordo bene.
GRAZIE mille e a presto!!
Confermo e sottoscrivo quello che Ghebret ha detto .
Le " Sciarmutte " erano la versione coloniale delle nostre " signorine " che in Patria affollavano alcune case che si dicevano " chiuse " ma che aprivano le porte molto facilmente .
Comunque mi ricordo nelle mia passata gioventu' di aver visto delle foto...non mi ricordo se su Epoca o Oggi o addirittura su Storia Illustrata , di un " bordello da campo " italiano fatto di una tenda composta dai famosi teli mimetici , il mio semplice ricordo comunque e' dedicato a un'anonima ragazza ( penso somala che aveva un seno di pietra ) che facendo capolino dal mimetismo , lo mostrava sorridendo .
Si trattava di persone di serie " B " e quindi potevano passare la Censura nazionale senza problemi , si trattava di folklore africano .
E' inutile dire agli amici del Forum che a tale foto " dedicai " molto tempo di quello che avevo a " disposizione " , rubandone anche un po' allo studio !
Meno male che qualche pagina dopo c'erano i reportages di Walter Bonatti con le sue montagne che riportavano tutto alla realta' della vita , con la benedizione di " padre Romano " che seguiva noi chierichetti .
Prendiamola con un sorriso , ma la verita' della Storia .... e' un'altra cosa.
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