Truppe indigene nella Rsi?, Autore Pai07

Ascari neri e telefoni bianchi.
Molti degli africani della mostra d' oltremare integrarono la diaria dell' esercito lavorando fin dal'40 come generici e comparse negli studi di Cinecittà in numerosissimi films, non solo di guerra o di propaganda, ma anche comici e di avventura, alcuni oggi poco conosciuti.
Ecco alcuni titoli ( certo non tutti ) di pellicole girate tra il 1940 ed il 1943 ove appaiono uomini e donne di colore:

LO VEDI COME SEI ?
INFERNO GIALLO ( coproduzione italo- ungherese )
GIUNGLA ( coproduzione italo- tedesca )
GIARABUB
BENGASI
TOTO' TRA LE BELVE
INVIATI SPECIALI
HARLEM
SPIE FRA LE ELICHE

Oltre a queste pellicole di "fiction" alcune sequenze di cinegiornali Luce dedicati retrospettivamente alla caduta degli ultimi presidi italiani in A.O. sembrano essere integrate con immagini di repertorio e scene di combattimento rigirate dai "nostri" ascari.

Nel 1943 tutti gli ascari - a qualunque reparto appartenessero - ed i loro figli in età militare ( 16/18 anni ) furono sollecitati ad entrare volontari in un reparto motomitraglieri da integrare in una nuova g. u. motocorazzata. Le adesioni furono molte e l' addestramento iniziò prima in Campania, poi nelle Marche ( zona di Terni ? ). C' è chi sostiene che aderirono in massa alla Rsi, ma negli organici di Pisanò non ve ne è traccia, mentre sono citati gli agenti nazionali Pai che andarono al nord, prima integrati nella GNR, poi dal '44 come agenti di "Polizia Repubblicana Coloniale" e che prestarono servizio d' onore sotto il palco di Mussolini con tanto di casco coloniale durante il discorso alle Ausiliarie SAF al castello Sforzesco nel '44 . Probabilmente si sbandarono come il resto del R.E. l' 8 settembre e tornarono a casa, nella relativamente vicina Napoli.
All' arrivo degli alleati,nel 1944 molti africani prestarono servizio nel R.E. cobelligerante, ma in genere furono attendenti di ufficiali come Andalù, o lo yemenita di Amedeo Guillet.
Di certo non erano integrati nei Gruppi di Combattimento e questo per due buoni motivi:
1) Badoglio aveva ufficialmente rinunciato all' Impero, così il loro status militare era confuso. Gli Etiopi erano sudditi di una nazione Alleata e "vincitrice", Eritrei e Somali erano sudditi di territori occupati e quindi de facto, ancora "nemici" degli anglo- americani.
2) Negli eserciti anglo - americani vigeva una rigida separazione razziale e se accettarono la cobelligeranza di noi "dagos" tardi e a malincuore, figuriamoci se avrebbero accettato di combattere al fianco di africani.
Ricordiamo che gli italiani delle divisioni ausiliarie e dei servizi portuali svolgevano lavori pesanti sotto la supervisione ( e spesso la frusta ) di soldati afroamericani ed i nostri ufficiali erano tenuti a salutare qualsiasi militare alleato, fosse anche di colore e soldato semplice. Era un modo per rimarcare il disprezzo, e la distanza tra LORO, i vincitori, e NOI, i traditori.
Un ex- ascaro alla presa di Alba ?
Una foto, apparsa sul periodico comunista Rinascita dell' aprile 1946, nel primo decennale della Liberazione, lascia aperto un dubbio sulla presenza di soldati africani nella Rsi. Nell' immagine che illustra la fucilazione di tre partigiani da parte di militari repubblichini appare , tra i tre prigionieri ed un ufficiale GNR con basco, uno strano milite, con indosso un elmo 33 bianco ed una giacca a vento tedesca. Costui era molto più basso dei 4 italiani ritratti con lui, aveva capelli ricci, tratti somatici negroidi ed il volto e le mani indubbiamente neri. Certo, potrebbe essere un errore d' inchiostrazione dovuto alle tecniche tipografiche di 70 anni or sono, ma il dubbio resta grande...

Come più volte promesso ecco le foto...

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Articolo sulla Fiera di Napoli - dal quotidiano "La Sera" del 1940.

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Immagini del film "Inferno giallo" - dalla rivista "Tempo" del gennaio 1942.

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Immagini del film "Giungla" - dalla rivista "Tempo" del giugno 1942.

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Immagini dei film "Harlem" e "Lo vedi come sei?" - da stampa dell' epoca.

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Articolo su Pasqualino Tolmezzo (1913/1936) - dal quotidiano "Il Tempo" / supplemento del 4 novembre 1993.

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Giorgio Marincola, alias Franco Marino, alias Tenente Mercurio (1923/1945) - dal libro "Razza partigiana" di Carlo Costa.
Nella foto a sx. con la sorella minore, che fu attrice e modella negli anni '50.


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Milite RSI di colore alla presa di Alba (?)- dalla rivista "Rinascita" dell' aprile 1946.

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Graditi i commenti.

Conosco anche io la tua foto ghebret, ma resta il fatto che per la vulgata comunista dei tardi anni '40 fosse inammissibile che un africano - per antonomasia popolo oppresso - si schierasse coi nazifascisti/razzisti...
Il dubbio c' è ma un mio amico fotografo mi ha detto che la tua - apparsa in origine in una Storia della Resistenza ( 2 vol. editi da Rinascita ) negli anni '60 - dovrebbe esser stata ritoccata a pennello.
Ma da questo ad averne la certezza... forse si sono limitati a schiarire la faccia e aggiungere le macchie?
Nella foto del'46 l' ultimo a dx. indossa un basco , nella tua un elmetto dai contorni dubbi, non escludo però che - come dissi in precedenza - la mia foto sia frutto di un errore d' inchiostrazione...
In quel caso come non detto.
Tu che ne pensi ?


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E degli ascari- comparse ?

Edited by RE.4942 - 30/9/2009, 14:27

Posto nuovamente l' articolo sulla Fiera di Napoli...