Forse pochi sanno che....., vediamo cosa esce

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 18/1/2022, 15:50
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,194
Location:
provincia di Treviso

Status:


All'inizio della mia carriera collezionistica dei ciondoli appesi ad un nastro azzurro mi ero ripromesso di acquistare solamente delle medaglie canoniche, rigorosamente prodotte dalla Regia Zecca.

A dire il vero ho preferito spendere le mie misere entrate in poche medaglie di sicura provenienza e non di meno dagli eredi dei decorati.

Grazie ai preziosi consigli di qualche mio amico già avanti con gli anni, ho investito nell'acquisto dei pochi libri fra cui la serie pubblicata dagli Uffici storici Esercito - Marina e Aeronautica del compianto Paolo SEZANNE, sfogliati qualche migliaio di volte.

Per essere sinceri all'inizio della mia carriera collezionistica - primissimi anni 70 di collezionisti di medaglie ne conoscevo veramente pochi per di più tutti noi eravano indirizzati nella ricerca e raccolta di materiale tedesco.

Ma non era così facile ed immediato, va bene la medaglia si trovava ma poi ti rimaneva nel cassetto in attesa di conoscere la relativa motivazione e spesso non era così quasi immediata poichè non esisteva "il clik e via" ma solamente un costante e preziosa ricerca fra i possessori dei pochi Albi del Nastro Azzurro.

Tutti o quasi tutti non vedevano di buon occhio le medaglie al Valore Militare e non ho mai capito il perchè, mi ricordo dei tanti bei medaglieri che mi sono stati offerti, vergognosamente rifiutati perchè l'oggetto del desiderio era l'elmetto da paracadutista tedesco.

Il mercato si è svegliato con le prime fiere di militaria come quale quella dei primi anni 80, memorabile a Palmanova (UD), dove si è vista la presenza di tanti commercianti romani con tanto ben di Dio.

La storia

Eravamo in quattro e giunti a Palmanova in prossimità della fiera che si faceva in un bastione del forte che nella circostanza era privo di parcheggio, gira per la città per il parcheggio quando si liberano due posti subito occupati da noi e da una coppia di giovani ragazzi.

Appena scesi la ragazza mi ha chiesto dove si trovava la fiera di militaria mentre nel contempo il ragazzo apriva il baule dell'autovettura.

Osservo, un attimo di silenzio un gran bel paio di elmetti austriaci in ottimo stato di conservazione, d'istinto chiedo il prezzo - erano nella soffitta di mio nonno, li vendiamo a 400.000 lire, mi ricordo che in tasca avevo la somma di 350.000 lire, chiedo lo sconto e divento il nuovo proprietario dei due cimeli, di cui uno che riportava il nominativo del soldato sulla falda interna.

Però le mie risorse erano miseramente finite, ed eccomi all'ingresso della fiera con il mio bel sacchetto di plastica che faceva intravedere il contenuto.

Appena entrato nella fiera sul primo banco cosa noto un splendido medagliere, i miei occhi e quelli di alcuni miei amici si sono improvviamente illuminati, ma il denaro si era ormai volatilizzato dopo il fortunoso acquisto, guardo e riguardo alcune medaglie al Valore Militare.

Il venditore che mi ricordo era romano, avendo notato i due elmetti mi chiede se poteva vederli, consegno il materiale, a sua volta avendo notato il mio particolare interesse per il medagliere me lo consegna e mi dice che purtroppo non aveva gli attestati ma solamente la sua giacca modello 34 da Tenente Colonnello di fanteria non indivisionato con tre ferite sul braccio.

Mestamente lascio e rimango in attesa della restituzione del mio materiale, dopo aver visto, rivisto e girato e rigirato i due elmetti, il venditore esordisce - se vuole facciamo un cambio e mi da un conguaglio di 200.000 lire, guardi che fa un vero affare, è un bell'insieme due argenti e tre bronzi al Valore Militare e tutto il resto, si sarà accorto che una medaglia di bronzo non è stata prodotta dalla Zecca.

Avrei fatto volentieri uno scambio, dai uno sforzo mi lasci la giacca e mi dia solo 130.000 lire, mi dispiace non li possiedo.

Ancora penso a quel medagliere e mi farebbe piacere acquistarlo la medaglia riportava una località in Africa conferita nel mese di febbraio 1937.

A monte di questo piccolo ricordo di gioventù, diventando un pò più anziano e con più disponibilità economiche quando notavo che una medaglia mi piaceva la prendevo non disdegnando neanche quelle del tipo anonime e non prodotte dalla Regia Zecca poichè il ricordo andava sempre a quel medagliere.

Quella che posterò è una medaglia di produzione privata acquistata una domenica mattina in un mercatino dell'antiquariato, a dire il vero letteralmente soffiata ad un possibile concorrente insicuro nel procedere nella transizione.
 
Top
view post Posted on 18/1/2022, 17:08
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
461
Location:
Puglia

Status:


Beati furono gli anni '70 per che aveva disponibilità di Lire e viveva da Roma in su dove ogni domenica dal più piccolo paesino alla grande città alle 4 di mattina frotte di rigattieri invadevano strade e piazze. Al sud invece in quelli anni si allestivano i mercatini ma di militaria neanche l'ombra. E dovevi fare attenzione quando chiedevi qualche informazione al commerciante di turno perché c'era sempre qualcuno ad ascoltarti e non poche volte si veniva additati come fascista.
Da queste parti bisognava bussare alle porte per poter ottenere qualcosa e non potevi permettere di fare allusioni alle lire altrimenti correvi il rischio di essere cacciato via.
Questi sono stati gli anni '70.

Dimenticavo - dai posta la Medaglia -
 
Top
view post Posted on 18/1/2022, 18:38
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,194
Location:
provincia di Treviso

Status:


Ecco la medaglia, avanti con i commenti.
IMG_5708_0IMG_5704
 
Top
view post Posted on 18/1/2022, 19:12
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


Per i giovani d’età e di raccolta questi racconti valgono oro. Grazie a tutti quelli che decidono di condividere i tempi e le modalità di una prima era collezionistica ormai divenuta una vera e propria affascinante, pionieristica “storia nella storia”.
 
Web  Top
view post Posted on 19/1/2022, 11:45
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,194
Location:
provincia di Treviso

Status:


Visto che la foto che ho postato ieri non è il massimo, rilancio con questa.
IMG_5722
 
Top
view post Posted on 19/1/2022, 12:21
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


Patina magnifica. :)
 
Web  Top
view post Posted on 19/1/2022, 12:31
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,194
Location:
provincia di Treviso

Status:


Piccola integrazione, utile per stimolare la scarsa partecipazione.
IMG_5724_0
 
Top
view post Posted on 19/1/2022, 12:35
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


CI AVREI GIURATO!!! E se scrivere in maiuscolo equivale nel linguaggio del forum ad urlare, beh…consentitemelo per una volta. Ci avrei davvero scommesso che la medaglia fosse la stessa del tuo lontano “amore perduto”. E proprio vero, certe volte fanno dei giri immensi e poi ritornano. Deve essere una emozione unica per te, sono contento davvero.
 
Web  Top
view post Posted on 19/1/2022, 12:44
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,194
Location:
provincia di Treviso

Status:


No, purtroppo non è una delle medaglie del famoso medagliere che lo rimpiango ancora, ma appena ho visto questa medaglia non me la sono fatta scappare anche in considerazione della maggiore esperienza nel frattempo accumulata mediante la lettura di alcuni testi.
 
Top
view post Posted on 19/1/2022, 12:55
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


Azz ma sai che ci avevo sperato… fin dall’inizio. Ho letto Addis Abeba 1937 e ho pensato fosse proprio quello.
 
Web  Top
view post Posted on 19/1/2022, 13:41
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
6,338

Status:


Un "fatto d'armi" molto particolare... Brutta giornata...
 
Top
view post Posted on 19/1/2022, 14:52
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,265
Location:
Livornese

Status:


CITAZIONE (Valore Militare @ 19/1/2022, 12:31) 
Piccola integrazione, utile per stimolare la scarsa partecipazione.[..✂️..]

Davanti alle meraviglie che mostri che vuoi che si dica, eppoi un incompetente come me? :P :o:
Al massimo posso solo dire che i racconti delle tue partite di caccia al cimelio le sai scrivere bene, anche se scritte a doppia interlinea sono più faticose da leggere in una sola schermata, e ti sei lasciato scappare un "estrapolare" al posto di estrarre o ricavare e se non ricordo sbagliato addirittura uno "scannerizzare" al posto di scansionare...
Per il resto posso solo guardare ogni tanto la croce di guerra al merito, le due medaglie col gladio della campagna in Africa Orientale sul Regio Esploratore Leone e la medaglia delle truppe Somale di mio padre. Di mio nonno ho solo la foto che ho pubblicato tanto tempo fa con i nastrini, le medaglie le ha un mio cugino... :rolleyes:
Continua ad incantarci...è sempre un piacere!
 
Contacts  Top
view post Posted on 19/1/2022, 15:22
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,194
Location:
provincia di Treviso

Status:


Grazie per le giuste osservazioni, purtroppo scrivo sempre di fretta ma soprattutto a tratti nei momenti liberi e purtroppo o per meglio dire per fortuna in questo particolare momento ne ho pochi.

CITAZIONE (Ghebret_ @ 19/1/2022, 13:41) 
Un "fatto d'armi" molto particolare... Brutta giornata...

Visto che sotto il profilo storico hai centrato l'obbiettivo, se ti fa piacere integra la discussione e secondo me può dare una nuova lettura al fatto d'arma.
 
Top
view post Posted on 19/1/2022, 18:53
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
6,338

Status:


Il 19 febbraio 1937 è la data del tristemente celebre attentato al vicerè Graziani. Tra le molte pagine scritte sull'argomento mi pare interessante riportare la testimonianza di Beppe Pegolotti, un giornalista che era sul posto. L'articolo è di tre decenni successivo ai fatti, ma conserva una certa freschezza:

jpg
__________________________________________________________________________________________________
jpg
__________________________________________________________________________________________________
jpg



Ovviamente non è affatto vero che il numero delle vittime etiopi si attestò sulle trecento unità, come scrisse il Pegolotti. La versione con uno zero in più pare maggiormente convincente. Il capitano di cavalleria Berardi, che si trovava in città, lasciò in una lettera privata una sua testimonianza senza censure:

"Descrivervi cosa sia subito successo dopo l’attentato è cosa superiore alle mie capacità. Sappiate solo che immediatamente vennero chiusi i cancelli che circondano il giardino posto innanzi al piccolo ghebì, per impedire così l’uscita della gente; accorrono i libici accantonati nel mio antico Squadrone ed insieme a loro una decina dei miei ascari qui rimasti ad Addis Abeba ed incominciano la sparatoria contro quelli che erano rimasti di dentro al recinto e che cercavano di scappare; alcuni che si erano arrampicati sulla cancellata, vennero a baionettate ricacciati dentro; sembra che sul posto rimasero uccisi due o trecento individui. L’indomani io stesso vidi ancora per il prato le pozze di sangue della gente uccisa; ritengo che se non era dei Savari e dei pochi ascari miei le cose sarebbero andate molto peggio, perché a detta di tutti, i Carabinieri Reali e gli Zaptiè avevano perso completamente la testa.
Non vi dirò cosa successe per la città; si misero a girare le squadre d’azione ed ogni indigeno che non si rifugiava immediatamente in casa venne passato per le armi. Pare che il numero degli accoppati superi il migliaio. La notte sul 20 è stata una seconda notte di San Bartolomeo; tutti, o quasi, i tucul vennero bruciati; una donna venne accoppata mentre con un fucile mitragliatore stava sparando contro i bianchi (aveva già buttato giù uno Zaptiè ed un Carabiniere).
[...]
La notte sul 21 continuò la strage e di finì di bruciare i pochi tucul rimasti in piedi.
Mi raccontavano questa sera, che uno dei feriti indigeni sfuggiti dal Ghebì, mentre se ne fuggiva inseguito dai Savari per la città, andò a rifugiarsi in un giardino di un Maggiore dell’Esercito; la moglie del Maggiore lo curò delle ferite e poi col marito, vedendo passare per la strada un camion, pregarono l’autista di caricarlo sopra per portarlo all’ospedale indigeno. Quando il ferito salì sul camion diede in urla da indemoniato; cosa era successo? Il camion era uno di quelli che facevano servizio per portare via i cadaveri ed il cassone del camion era pieno di morti. L’autista allora si girò e con un colpo di rivoltella mandò l’indigeno ad aumentare di una unità il triste carico."
 
Top
view post Posted on 19/1/2022, 19:28
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
9,777
Location:
Catanzaro

Status:


CITAZIONE (Valore Militare @ 19/1/2022, 11:45) 
Visto che la foto che ho postato ieri non è il massimo, rilancio con questa.
IMG_5722

Medaglia genuina. Molti sono convinti che, durante la campagna in A.O. ed anni successivi, il Regio Esercito concesse solo e solamente medaglie della Regia Zecca. Ho un egual esemplare, stessa tipologia, stessa patina, stesso periodo storico e stessa mano, concessa ad alto ufficiale. Non zecca. Spero vivamente che questa convinzione continui e che queste medaglie si possano comprare a poco perchè snobbate dagli esteti del collezionismo.
 
Top
40 replies since 18/1/2022, 15:50   2305 views
  Share