| All'inizio della mia carriera collezionistica dei ciondoli appesi ad un nastro azzurro mi ero ripromesso di acquistare solamente delle medaglie canoniche, rigorosamente prodotte dalla Regia Zecca.
A dire il vero ho preferito spendere le mie misere entrate in poche medaglie di sicura provenienza e non di meno dagli eredi dei decorati.
Grazie ai preziosi consigli di qualche mio amico già avanti con gli anni, ho investito nell'acquisto dei pochi libri fra cui la serie pubblicata dagli Uffici storici Esercito - Marina e Aeronautica del compianto Paolo SEZANNE, sfogliati qualche migliaio di volte.
Per essere sinceri all'inizio della mia carriera collezionistica - primissimi anni 70 di collezionisti di medaglie ne conoscevo veramente pochi per di più tutti noi eravano indirizzati nella ricerca e raccolta di materiale tedesco.
Ma non era così facile ed immediato, va bene la medaglia si trovava ma poi ti rimaneva nel cassetto in attesa di conoscere la relativa motivazione e spesso non era così quasi immediata poichè non esisteva "il clik e via" ma solamente un costante e preziosa ricerca fra i possessori dei pochi Albi del Nastro Azzurro.
Tutti o quasi tutti non vedevano di buon occhio le medaglie al Valore Militare e non ho mai capito il perchè, mi ricordo dei tanti bei medaglieri che mi sono stati offerti, vergognosamente rifiutati perchè l'oggetto del desiderio era l'elmetto da paracadutista tedesco.
Il mercato si è svegliato con le prime fiere di militaria come quale quella dei primi anni 80, memorabile a Palmanova (UD), dove si è vista la presenza di tanti commercianti romani con tanto ben di Dio.
La storia
Eravamo in quattro e giunti a Palmanova in prossimità della fiera che si faceva in un bastione del forte che nella circostanza era privo di parcheggio, gira per la città per il parcheggio quando si liberano due posti subito occupati da noi e da una coppia di giovani ragazzi.
Appena scesi la ragazza mi ha chiesto dove si trovava la fiera di militaria mentre nel contempo il ragazzo apriva il baule dell'autovettura.
Osservo, un attimo di silenzio un gran bel paio di elmetti austriaci in ottimo stato di conservazione, d'istinto chiedo il prezzo - erano nella soffitta di mio nonno, li vendiamo a 400.000 lire, mi ricordo che in tasca avevo la somma di 350.000 lire, chiedo lo sconto e divento il nuovo proprietario dei due cimeli, di cui uno che riportava il nominativo del soldato sulla falda interna.
Però le mie risorse erano miseramente finite, ed eccomi all'ingresso della fiera con il mio bel sacchetto di plastica che faceva intravedere il contenuto.
Appena entrato nella fiera sul primo banco cosa noto un splendido medagliere, i miei occhi e quelli di alcuni miei amici si sono improvviamente illuminati, ma il denaro si era ormai volatilizzato dopo il fortunoso acquisto, guardo e riguardo alcune medaglie al Valore Militare.
Il venditore che mi ricordo era romano, avendo notato i due elmetti mi chiede se poteva vederli, consegno il materiale, a sua volta avendo notato il mio particolare interesse per il medagliere me lo consegna e mi dice che purtroppo non aveva gli attestati ma solamente la sua giacca modello 34 da Tenente Colonnello di fanteria non indivisionato con tre ferite sul braccio.
Mestamente lascio e rimango in attesa della restituzione del mio materiale, dopo aver visto, rivisto e girato e rigirato i due elmetti, il venditore esordisce - se vuole facciamo un cambio e mi da un conguaglio di 200.000 lire, guardi che fa un vero affare, è un bell'insieme due argenti e tre bronzi al Valore Militare e tutto il resto, si sarà accorto che una medaglia di bronzo non è stata prodotta dalla Zecca.
Avrei fatto volentieri uno scambio, dai uno sforzo mi lasci la giacca e mi dia solo 130.000 lire, mi dispiace non li possiedo.
Ancora penso a quel medagliere e mi farebbe piacere acquistarlo la medaglia riportava una località in Africa conferita nel mese di febbraio 1937.
A monte di questo piccolo ricordo di gioventù, diventando un pò più anziano e con più disponibilità economiche quando notavo che una medaglia mi piaceva la prendevo non disdegnando neanche quelle del tipo anonime e non prodotte dalla Regia Zecca poichè il ricordo andava sempre a quel medagliere.
Quella che posterò è una medaglia di produzione privata acquistata una domenica mattina in un mercatino dell'antiquariato, a dire il vero letteralmente soffiata ad un possibile concorrente insicuro nel procedere nella transizione.
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