Posts written by Ossidabile

Ciao le2torri ti ringrazio dell'intervento chiarificatore. Non era mia intenzione "aggiustare" la foto che ho trovato su Rivista Militare, ma semplicemente mostrarla come base per supposizioni, sempre usando il condizionale e basandomi sull'identificazione dell'elmetto dal solo sottogola. Stavo solo esplorando la possibilitá, seppur remota, che un PASGT (non necessariamente quello qui in oggetto) fosse stato utilizzato dalle nostre FFAA.

Sottoporre un'ipotesi allo scrutinio di esperti é l'unico modo per metterla alla prova, non voleva essere un tentativo di modificare la realtá per farla aderire all'ipotesi stessa.

Ora che hai provato errata la mia identificazione (un altro utente lo aveva detto precedentemente, ma senza spiegarne il motivo, come invece hai fatto tu) ogni mia considerazione al riguardo decade.

In breve, mi pare che rimangano solamente due possibilitá:

1) Si tratta di elementi diversi messi insieme giusto per rendere più appetibile la vendita (molto probabile)
2) Si tratta di un elmetto di acquisizione personale usato dal militare in questione negli ultimi anni di servizio e, per motivi del tutto personali, ha deciso di utilizzare il suo vecchio portapiumetto, magari risalente alla sua prima nomina - Tenente del 26° Battaglione Bersaglieri "Castelfidardo", 1985-87 - e sul quale aveva scritto i dettagli del suo Corso dell'Accademia (poco probabile, seppure non impossibile)

Un saluto
Michele

Non riesco a vederne l'utilitá perché basterebbe una banda elastica per sortire quell'effetto. Posso solo pensare che servissero a tenere fermo qualcosa che manca tipo un visore notturno non si misura....ma sarebbe una soluzione troppo "operativa" per un T. Col....
Forse, in congiunzione con qualcosa che manca, assicuravano il portapiumetto in maniera più stabile?



E qui per me é proprio un mistero. Non é un telino da elmetto, non pare un berretto, ma sicuramente si avvolge attorno a "qualcosa" di forma cilindrica o quasi. Un lato forse si infila attraverso l'asola grande? E poi? mah, senza averlo tra le mani temo di non riuscire ad immaginare che cosa potrebbe ricoprire o proteggere (e non é detto che sia un indumento personale).

Un saluto
Michele

Be' a questo punto direi che il possessore originario del portapiumetto sia stato individuato.
Presumendo, pur senza certezze, che tutto il "blocco" sia appartenuto al suddetto (Ten. Col.) R. Tomassini e basandomi sul suo curriculum come l'ho trovato su facebook, potremmo pensare che questo sia stato il suo elmetto negli ultimi anni della sua carriera, usato in occasioni di esercitazioni o simili e messo insieme magari con il portapiumetto che lo ha seguito per tutta la carriera (motivi affettivi) e un elmetto non standard ottenuto chissá come (acquisto privato, regalo, scambio, ricordo di missione - ha partecipato a KFOR) e usato per motivi personali. Del resto chi andrebbe mai a rompere le scatole ad un Tenente Colonnello che usa un elmetto non regolamentare?

Forse la famiglia saprebbe rispondere a qualche quesito, ma, a parte che sarebbe insensibile fare queste domande a meno di sei mesi dalla scomparsa, se questo "ricordo" é giá uscito di casa probabilmente significa che non aveva alcun significato affettivo per i suoi cari, che probabilmente non ne conoscono affatto la storia (al contrario, magari, del piumetto che potrebbe essere rimasto accoppiato al cappello da Bersagliere....)

Rimango in attesa di scoprire qualcosa di più sull'utilizzo delle fascette di plastica e sull'altro telino misterioso.

Un saluto
Michele

Edited by Ossidabile - 18/3/2024, 18:26

Be' la questione sarebbe un po' lunga...anche perche' in teoria questo elmetto non e' mai stato adottato ufficialmente e questo in particolare non sappiamo ancora se sia stato utilizzato dalle nostre FFAA davvero. Comunque te la riassumo in maniera semplice ed incompleta:

Dal 1992 (circa) telino camo woodland o desertico a tre colori (ne esistono sicuramente modelli leggermente diversi, alcuni con fettuccie interne con velcro, altri, i primi, solo con elastico. Esiste anche una versione woodland con fettuccia laterale in funzione di porta-nappina.



Qui sopra: elmetto SEPT 2 con telino woodland, meta' anni '90

Meno frequenti e diffusi anche telini blu ONU per missioni multinazionali



Qui sopra: elmetto SEPT 2 con telino blu, circa 1992/3



Qui sopra: elmetto SEPT 2 con telino desertico, circa 1992/3



Qui sopra: elmetto SEPT 2 PLUS con telino woodland, circa 2006



Qui sopra: gli elmetti sembrerebbero SEPT 2 (il più vicino sembrerebbe essere un T.P., vista la falda bassa) o SEPT 2 PLUS, ma non riesco a vedere bene, con telino vegetato, 2006/7



Qui sopra: elmetto SEPT 2 o SEPT 2 PLUS, ma non riesco a vedere bene, con telino "desertico" o "ambiente arido", 2006/7

Teniamo bene a mente che Rivista Militare pur essendo un'ottima fonte di immagini, le utilizza spesso in maniera editoriale e illustrativa, pescando dagli archivi, per cui immagini pubblicate un anno potrebbero risalire a 4-5 anni prima (e spesso sono senza didascalie...)

E infatti su un numero del 2005 un articolo che tratta di logistica utilizza foto dei nostri militari in ambiente desertico (Irak/Afghanistan) senza alcuna didascalia ho trovato questa



In cui sembrerebbe proprio che il militare italiano stia calzando un PASGT americano (a giudicare dal sottogola).
Questo ovviamente prova solo che é possibile che un militare italiano nei primi anni 2000 possa aver usato un PASGT americano, ma ci lascia al buio riguardo a:
- Tipo di PASGT (Americano originale? Di che anno?)
- Motivo (miglior protezione? Peso?)
- Origine (mercato privato? Scambio con militare USA?)

É dunque possibile che un militare italiano abbia usato un PASGT statunitense in Afghanistan/Irak attorno al 2006/7? Sí, a quanto mostrerebbe questa foto pare sia possibile, ma resta inspiegabile (per me) quale ne sia il motivo.

Tornando alla tua domanda iniziale su quale sarebbe il telino adatto al periodo di questo PASGT, io direi che non puoi sbagliare riportandolo alle origini con un telino americano woodland o desertico degli anni '80, ma se vogliamo credere all'ipotesi di un utilizzo italiano allora potrebbe andare bene cosí com'e' oppore con un telino desertico come nella foto qui sopra




Perfetto, grazie!

Un saluto
Michele

Edited by Ossidabile - 18/3/2024, 18:23

Buongiorno, per quanto ne so io non esiste un porta piumetto adatto agli elmetti italiani in fibra (i vari modelli usati) e quello dell'M33 era (ed é) normalmente usato e adattato, a volte fermato solo tramite una banda elastica sopra la calotta.
L'elmetto che mostri portato dal Bersagliere non mi pare proprio un PASGT americano, bensí un SEPT 2 o SEPT 2 PLUS (3 viti) italiano - non si vede bene tutto il sottogola che e' diverso nei due modelli.

Le nostre FFAA hanno sicuramente sperimentato con PASGT Statunitensi e con copie prodotte dalla CASSONI, ma si parla della fine degli anni '80 o inizio anni '90 (anche il San Marco ne fece uso).

In questa discussione trovi numerose foto e info

Non escludo che in alcuni dei nostri interventi come parte di forze multinazionali (dalla Somalia al Kossovo) ne sia stato fatto uso, anche se al momento non ho presente alcuna foto (di sicuro abbiamo utilizzato una buona quantita' di equipaggiamento ALICE).

Guardandolo nell'insieme, questa composizione pare poco probabile.

Un telino post 2004 su un elmetto che ha giá 20 anni e la cui vita operativa dovrebbe essere gia' finita da un pezzo? Follia individuale o negligenza (criminale) dell'Amministrazione che doveva ricorrere a vecchissimo surplus americano?

Escluderei anche che nei primi anni '80 un PASGT fosse disponibile agli allievi dell'Accademia Militare di Modena: fu utilizzato per la prima volta in combattimento nell'invasione di Grenada del 1983 ed equipaggiava solo una piccola parte delle forze armate statunitensi. Noi in Libano avevamo ancora gli elmetti metallici (come del resto gli americani)...

Io esaminerei dunque elmetto, telino e portapiumetto come tre elementi non correlati, messi insieme forse solo per creare un "look", magari per motivi di combattimenti airsoft.

Un PASGT dell'83 comunque é un bell'acchiappo!

Purtroppo non ti so aiutare a decifrare le scritte sul portapiumetto.

Mi incuriosisce molto quell'altro telino che menzioni, ma dalla foto non riesco a capire che forma abbia né se sia affatto un telino coprielmetto

Un saluto
Michele

Qualcuno che ha dato qualche elemento (anche errato) a ChatGPT e ha chiesto di creare una descrizione dell'oggetto....

Un saluto
Michele

esempio:

machera antigas T35 con sacca in tela, esercito italiano, ciclisti, prodotta nel 1942

risultato (dopo un paio di aggiustamenti):

Questa maschera antigas italiana T35 del 1942 rappresenta un pezzo autentico di storia militare. Utilizzata dall'esercito italiano durante la Seconda Guerra Mondiale, questa maschera era particolarmente adatta per i ciclisti militari.

La maschera è dotata di una sacca in tela che contiene il filtro per proteggere dai gas tossici. Le cinghie regolabili assicurano una vestibilità comoda e sicura durante l'uso.

Questo pezzo di equipaggiamento militare vintage è un'autentica testimonianza dell'ingegnosità e della protezione fornita ai soldati italiani durante uno dei periodi più tumultuosi della storia mondiale.

Condizioni: Ottime condizioni, con lievi segni di usura consistenti con l'età.

Le foto mostrano l'oggetto in vendita nei dettagli per garantire trasparenza e chiarezza agli acquirenti.

Non perdere l'opportunità di aggiungere questo pezzo di storia militare alla tua collezione. Offriamo spedizione veloce e accurata per assicurarti di ricevere questo articolo prezioso in tempi rapidi.

Continuando sull'argomento dell'ancora gialla con corona turrita, giusto ieri mi sono imbattuto in questa foto che illustra una teca del museo dei cimeli militari di Charamonte Gulfi (Ragusa). Il museo era basato principalmente sulla collezione dell'appassionato collezionista Emanuele Giulino, che pero' 4 anni fa (per motivi che non conosco) ha deciso di ritirare tutta la collezione dal museo. Sicuramente in parte é andata venduta dal Giulino stesso e infatti un paio d'anni fa ho comprato un paio di elmetti (postbellici della MM) quasi per caso, direttamente da lui, ma senza averlo mai conosciuto in precedenza: in effetti mi aveva detto di aver raccolto tanta roba che "alla fine ho aperto il museo (che ora non c'é più) con migliaia di pezzi".

Ho appreso la settimana scorsa della scomparsa di Emanuele Giulino e ricercando in rete ho trovato questa foto: la didascalia non é leggibile e, ahimé, non posso più chiedere informazioni al proprietario. Chissá poi se questo elmo é stato ceduto ed ora appartiene a qualche altro collezionista.

Tornando alla foto, mi pare si tratti di un M42/60 (con scafo bellico, sembrerebbe, visto il bordino). L'ancora comunque sembra la stessa presente sul mio M33 presentato in precedenza.

Non sono esperto di unitá della MM, ma immagino s tratti di un elmetto da incursori, tuttavia la tipologia dell'ancora mi fa pensare che questa fosse quella usata normalmente anche dalle unitá del S. Marco.

Solo un'ipotesi ovviamente, non avendo alcun riscontro fotografico o documentale.



Un saluto
Michele

PS

Sulla sinistra si intravede un M42 (/47?) blu con fregio giallo....che sembrerebbe essere dell'Aeronautica.

Io per la veritá ne ho trovato uno qui.

First name: Reginald John
Last name: Grey
Unit: Royal Irish Regiment
Army number: 7109513
Place of birth: Chippenham, Chippenham, Wiltshire
Trade on enlistment: Groom
Age on attestation: 21 24/365
Date of attestation: 20/08/1914
Place of attestation: Canterbury
Address of next of kin: Sandy Lane, Chippenham, Wilts.

Come detto sopra, la sua unitá ha combattuto sia in Europa che a Gallipoli e in Palestina (passando dalla BEF - British Expeditionary Force - alla EEF - Egyptian Expeditionary Force).

Ovviamente non posso sapere se si tratti davvero di questa persona, ma anche io sono dell'opinione che la dedica vada letta come "da Reggie" e non "da Reggio"...

Un saluto
Michele

Giusto per coprire tutte le ipotesi, hai cercato anche "Reggie" da solo? Dalla fine del XIX secolo era infatti anche usato come nome proprio, non solo come diminutivo di Reginald.

Un saluto
Michele

Di tutto rispetto veramente, nulla da dire sulla carriera né sulle capacitá di questo militare.
E forse proprio per questo motivo mi da ancora più fastidio vedere come la qualitá del design, dei materiali e della fattura delle uniformi italiane sembri peggiorare (opinione personale, seppur condivisa da molti su questo forum).
Certo, se pensiamo ai vecchi omerali in canutiglia fuori ordinanza....alcuni erano veramente delle stilizzazioni poco azzeccate dei fregi ufficiali, ma almeno erano fuori ordinanza. E le mostrine in Vipla non erano certo il massimo...
Tornando al distintivo in questione, l'attaccatura tramite velcro (mi pare) sará anche comoda, ma é bruttina in questo caso. Inoltre é a semicerchio, con arco verso il basso, come se dovesse essere usato in congiunzione con un fregio omerale. Ai miei occhi manca qualcosa, c'é un vuoto. Mi sarebbe parso logico semmai inarcarlo verso l'alto e porlo più vicino alla spalla...mah?

Un saluto
Michele

L'unica che ho trovato é questa, ma cita i modelli che hai menzionato sopra.
Un saluto
Michele

Molto belli kaiserschuetze !

E non li definirei proprio "relitti"

Molto interessante il mimetismo dipinto che immagino essere frutto di iniziativa personale (magari un istruttore?)
Bello anche il secondo, con guscio del Mod '42 ma ricondizionato con interno e paranaso del 42/60

Grazie di averli condivisi

Un saluto
Michele

Infatti, é un materiale inusuale per un uso militare, tuttavia ci riguardero' per bene e cerchero' di fare foto migliori per vedere se in effetti si tratti davvero di gommapiuma o sia stata una mia interpretazione errata dei resti di quel materiale.
Un saluto
Michele

Il mio lo presi da un rivenditore / collezionista nel Modenese, ma non so da dove provenisse. Come descritto nel mio post ne aveva due, uno con banda e lettere rosse e l'altro che poi acquistai io. Chissá, magari il tuo é lo stesso che vidi allora, non mi ricordo affatto se avesse il foro anteriore, ma sicuramente sarebbe stato il mio motivo per scegliere l'altro

Un saluto
Michele

Non te lo so dire per la veritá, non l'ho a portata di mano e penso di averlo pulito (20 anni fa) passando una spugnetta appena umida. Di sicuro la vernice é screpolata e si scrosta facilmente, dunque é probabile che sia come dici tu. Ci guarderò la prossima volta che vado a casa dei miei a Bologna, tra qualche settimana.

Un saluto
Michele