Posts written by Maggiore R.

view post Posted: 19/12/2023, 20:43 Un Cacciatore d'Africa con una uniforme davvero brutta - Foto e ritratti militari di ogni epoca
CITAZIONE (carpu @ 19/12/2023, 20:26) 
Anche ai tempi delle grandi sartorie e degli eccelsi berrettifici militari c'era chi non si curava più di tanto dell'uniforme. :D
A giustificazione possiamo dire che questo dovrebbe essere un militare di truppa (non vedo gradi),con relativo stipendio.
La "colpa" non è quindi sua ma dell'amministrazione.

Questa dovrebbe essere una vecchia collo chiuso modificata secondo le nuove disposizioni,da un qualche sartino indigeno,se non da qualche soldato che fungeva da sarto regimentale...ripeto,ci stà.

Poi,diciamocela tutta,fino al 1933 (riforma Baistrocchi) l'ordinaria coloniale,anche degli Ufficiali, era orrenda.
I bottoni spesso molto ravvicinati,i revers tagliati con l'accetta,il berretto a tubo (anzi a cilindro) che mal si sposava con la bavero aperto.
L'unica cosa decente di quel corredo era la sahariana di primo tipo di cui ci siamo già occupati.

Verissimo. In quel periodo, i nostri soldati hanno "importato" in colonia certi brutti vezzi delle uniformi metropolitane: bottoni ravvicinati s uniformi corte e strette.

view post Posted: 10/12/2023, 18:05 L'uniforme sperimentale Britannica del 1932. - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
CITAZIONE (carpu @ 16/12/2017, 04:45) 
Cioè questa:

mvsnestiva1938

In effetti,si,ci sono delle similitudini.

mvsnestiva1938

Ecco altre immagini dell'uniforme sperimentale Britannica.

Serge

Qui il confronto con l'uniforme in uso in quegli anni (pre Battle dress 1937).

iw-uk08

Mi permetto di riprendere dopo molti anni questa discussione per segnalare questo video, effettuato nel 1939 in occasione della visita a Roma del sultano dell'Aussa. I reparti della MVSN a guardia di palazzo Venezia portano proprio l'uniforme sperimentale m.39. Si vede per alcuni istanti anche il retro della giubba, che non sembra presentare degli spacchi. Gli zaini impediscono di vedere se sul retro fossero presenti dei soffietti.

https://en.wikipedia.org/wiki/File:The_mee...n_of_Aussa.webm
view post Posted: 4/11/2023, 12:24 Ufficiale austriaco ottocentesco - STATI PRE-UNITARI ITALIANI - ALTRI STATI ANTE 1914
La tunica con il colletto abbassato e bottoniera singola è stata introdotta nel 1861. Daterei quindi la foto tra questa data e la perdita del Veneto (1866).
view post Posted: 1/5/2023, 09:00 Generali con berretti fuori ordinanza o sono proprio così? - ALTRI CORPI MILITARI DELLO STATO
CITAZIONE (rimpianto @ 1/5/2023, 09:23) 
Poi: può/potrebbe un alto ufficiale rifiutarsi di indossare simili portaerei e di sua iniziativa optare per un modello più serio e sobrio come ai vecchi tempi (normali)?
Rimpianto

Credo dipenda da cosa si trovi (o non si trovi) nei negozi di articoli specializzati. Chiedere un nodo di dimensioni più contenute potrebbe essere un problema, se ormai la produzione si è standardizzata su un certo modello. Paradossalmente, si farebbe prima a mettersi direttamente in testa un cappello degli Anni Sessanta preso a un mercatino.
view post Posted: 22/10/2022, 17:45 Il duce passa in rassegna truppe americane - Foto e ritratti militari di ogni epoca
CITAZIONE (carpu @ 19/10/2022, 23:40) 
Ipotizzo.
Quelli in ultima fila potrebbero essere (in base alla somiglianza) ,da sinistra: Renato Ricci,Augusto Turati,e quello con il cappello alpino,Italo Balbo.
Dovremmo essere nella seconda metà degli anni 20 ( tra l'altro in quel periodo,e fino ai primissimi anni 30,Mussolini portava frequentemente l'abito borghese).

Quello dietro sembra effettivamente Turati, il che porterebbe a datare la foto non oltre il 1932-33.
view post Posted: 1/10/2022, 15:47 "New look" per l'esercito Italiano 1989 - ESERCITO
Crive74, riusciresti a caricare delle foto più dettagliate dell'articolo?
view post Posted: 20/8/2022, 19:30 Prima di Ricotti: uniformi sperimentali - REGIO ESERCITO - UNIFORMI, BUFFETTERIE, Etc. 1860 - 1908
CITAZIONE (Wiezel @ 19/4/2022, 19:49) 
Hai perfettamente ragione, ma all'epoca il buon Oreste Baratieri (un austriaco tutto d'un pezzo, ma poi garibaldino e poi colonialista ossessionato dalla carriera, ma buon parlatore e intrattenitore) si batteva per creare ovunque nelle valli il tiro a segno e così il dibattito sull'uniforme sfiorava il ridicolo fra quanti volevano uniformi calabro-garibaldine e quelli irrigiditi sul modello prussiano ... ci sono alcuni fascicoletti buffissimi, quanto introvabili.
La conclusione arrivò con le stellette anglo-massoniche e il kepi a doppia visiera, un po' buffo per gli ex-borbonici.

Caro Wiezel, se ne hai qualcuno, pubblicalo pure qui!
view post Posted: 28/4/2022, 13:54 Prima di Ricotti: uniformi sperimentali - REGIO ESERCITO - UNIFORMI, BUFFETTERIE, Etc. 1860 - 1908
CITAZIONE (carpu @ 19/4/2022, 19:30) 
Interessantissimo grazie!
Queste uniformi (per la verità bruttine) sembrano trarre ispirazione da un lato da certe tenute risorgimentali e Garibaldine,dall'altro dall'abbigliamento sportivo dell'epoca per la caccia.

In questo non differentemente dalle età successive. Anche l'abbigliamento operaio rappresentò una fonte di ispirazione, per esempio per la blusa in dotazione alla Guardia nazionale nei comuni più piccoli.
90a3c61463d833cd397192d7ea34c61e

(La foto è presa, come le precedenti, dal sito https://myarchiviostoricofotografico.com/).

Quello che forse differenzia il Risorgimento dall'epoca successiva è una maggiore diffusione relativa di uniformi semplici, "rustiche" e votate alla comodità. E' facile immaginare che questa tendenza fosse direttamente proporzionale alla presenza di reparti volontari nati dal basso, costretti a ricorrere a uniformi poco costose e simili agli abiti civili (anche per facilitare la produzione domestica...di mamme e fidanzate).
Ne emerge un aspetto più "americano" e un'estetica davvero diversa da quella a cui siamo abituati e che paradossalmente convisse, anche nei reparti volontari, con uniformi molto più pompose.

PS.
Per curiosità: a metà Ottocento, che foggia aveva l'abbigliamento sportivo?
view post Posted: 16/4/2022, 18:25 Prima di Ricotti: uniformi sperimentali - REGIO ESERCITO - UNIFORMI, BUFFETTERIE, Etc. 1860 - 1908
Nell'opera di Giorgio Cantelli "Le uniformi del Regio Esercito italiano nel periodo umbertino" viene riprodotta un'uniforme, sperimentata nel 1869, che avrebbe dovuto sostituire - quanto meno per la fanteria - i modelli ereditati dal Risorgimento.
L'immagine - che riproduco qui sotto - può essere trovata anche a questo link, a pagina 32: https://issuu.com/rivista.militare1/docs/l...o_esercito_ital.

492629633880a84ee97a1325fb14464d

Se adottata, una simile uniforme avrebbe rappresentato una cesura netta con la modellistica in vigore fino allora in Italia e in altri Paesi europei. Il taglio largo e il collo abbassato e ampio sembrano rivolti a una maggiore comodità; molto peculiari la bottoniera (che arriva alla fine delle falde) e la striscia di panno che avrebbe dovuto coprirla, secondo un modello parzialmente ripreso in alcune uniformi sperimentate pochi anni dopo.
Per quanto riguarda i copricapi, l'esperimento sembra lasciare aperte due strade: la conservazione del chepì già in vigore (pur con lieve modifiche); oppure l'adozione di un copricapo che riprende le linee dei quarantotteschi "cappelli alla Ernani". Si tratta di una linea che risulterà vincente negli anni successivi, ma che verrà adottata solo per le truppe alpine (con la penna nera al posto del piumetto "bersaglieresco").
Il semplice numero del reggimento avrebbe dovuto sostituire le mostrine sul colletto.

Sul sito https://myarchiviostoricofotografico.com/2...ia-truppa-1871/ è possibile trovare la foto da cui è stata tratta l'illustrazione di Cantelli.
f9dc53e07ea8ec0e19c7a2a2fe342739

Rispetto al disegno, sembrerebbe che l'uniforme del soldato di sinistra abbia una sprone anteriore (con filettatura?), secondo un modello forse ripreso dalle bluse garibaldine.

Come riportato da Cantelli, una tavola di Quinto Cenni mostra come l'esperimento fosse più articolato, includendo anche l'uniforme degli ufficiali.
a1d5fd150312de62eb8884f9c3ceadb7

In questo caso, i punti di contatto tra gli esperimenti del 1869 e la riforma Ricotti sono più marcati: gli ufficiali indossano infatti una giubba corta a due petti, che anticipa la modellistica successiva. Ritorna però il cappello alla Ernani, di colore nero e con un fregio più elaborato: a prima vista, sembrerebbe un'aquila coronata.
E' interessante notare poi come Cenni abbia "asciugato" le figure, dando alla giubba un taglio molto più aderente al corpo e più tradizionale.

Sul sito che ho menzionato sopra è possibile trovare altre due foto che si riferirebbero a degli esperimenti di poco successivi (1871).
f0642b6fa5a49ad8d663ba8739943162
940e5a3f87a067f1f75e47fad40fe798

Nel primo caso, siamo di fronte a una "quasi Ricotti": la differenza principale è rappresentata dalla striscia di panno turchino scuro che copre la bottoniera. E' una particolarità segnalata anche da Cantelli nel suo librone e che rappresenta quasi un punto di contatto tra l'esperimento di due anni prima e i modelli di Ricotti.

La seconda foto invece raffigura qualcosa di veramente anomalo per un'uniforme di fine Ottocento: la giubba è corta, ma a due petti; le falde sembrano ripiegate verso l'interno per lasciar spazio alla giberna del fucile (ma è il modello adottato per il fucile Vetterli?). Stranissimi poi i pantaloni, che sembrano aver inglobato le ghette.
Nel complesso, un insieme poco aggraziato. Se non fosse per la didascalia della foto, avrei avuto molti dubbi nel considerare l'insieme come un'uniforme italiana; e se non fosse per il fucile e la giberna, avrei avuto dei dubbi anche solo a considerarla una divisa militare.

Mi domando se qualcuno qui sul forum ci sappia dire qualcosa di più di questi esperimenti della seconda metà del secolo: che cosa portò a elaborare queste soluzioni? Perché alla fine non furono adottate? L'ultima foto rappresenta effettivamente un'uniforme italiana, anche solo sperimentale?
view post Posted: 27/3/2022, 11:25 Capitano Salomone chi era costui? - Foto e ritratti militari di ogni epoca
CITAZIONE (FabioAmbrosi @ 23/3/2022, 19:30)
Salute a tutti gli utenti del Forum, ho in collezione queste due foto dello stesso personaggio, epoca risorgimentale.
Al retro timbro del fotografo "Camil Photographie Francaise", e penso il nome dell'ufficiale personaggio "A. Salomone".
Qualche notizia in merito?
Grazie
Fabio

IMG-7293

IMG-7294

IMG-7295

Potrebbe trattarsi della Guardia nazionale (ex) napoletana. Tunica a un petto con pattina rettangolare, berretto amaranto con fascia turchina (cfr. pagine 86-87, https://issuu.com/rivista.militare1/docs/l...-italiana-testo).
view post Posted: 7/1/2022, 17:29 All'ultimo minuto - REGIO ESERCITO - UNIFORMI, BUFFETTERIE, Etc. 1860 - 1908
CITAZIONE (Cleombroto @ 7/1/2022, 11:27)
La camicia qui illustrata che mostra la medaglia dei Mille è di altra tipologia e forse è quella in uso nel ’66. Nell’archivio comunale del mio paesello, infatti, così come suppongo anche in altri, è conservato un modello di carta di come doveva essere la tipologia di questo simbolo garibaldino per la Campagna del 1866 con i filetti verdi. La domanda viene spontanea: ma allora erano i Comuni che dovevano fornire queste camicie o casacche per quella Campagna di guerra? Mah!

Nel 1866 vennero emanate delle disposizioni sul vestiario dei Corpi Volontari. Il testo può essere rintracciato qui: https://books.googleusercontent.com/books/...sn4LrHDNerFQ_Vs (a pagina 17).

Si tratta appunto della camicia rossa "classica", con il taschino sulla destra. Difficile dire se questo modello corrispondesse a quello del 1860, come pure affermato dalla Nota sul vestiario. Mi viene da pensare che nel 1866 si sia tentato di razionalizzare l'eterogeneità di sei anni prima, riprendendo uno dei tanti modelli allora utilizzati. Ma servirebbero delle evidenze fotografiche.

Secondo la stessa fonte, spettava all'Amministrazione militare (e non ai Comuni) fornire il vestiario ai volontari.
view post Posted: 3/9/2020, 17:23 Dragoni e Ussari. - OFF TOPIC
Dopo la Prima guerra d'indipendenza, l'Armata sarda ristrutturò la sua Cavalleria su due specialità: quella di Linea (i primi quattro reggimenti) da utilizzare per impieghi di massa e di sfondamento delle linee nemiche; i Cavalleggeri (altri cinque reggimenti) con funzioni prevalentemente esplorative.


La ristrutturazione nasceva dall'esperienza. Le campagne del 1848-49 avevano dimostrato che la cavalleria leggera era più adatta per essere impiegata sul suolo della Lombardia: i corsi d'acqua e le coltivazioni della zona tra il Mincio e l'Adige non si prestavano alla cariche in massa, mentre la ricognizione era stata una nota dolente per i piemontesi. Basti pensare all'imponente trasferimento austriaco di uomini, animali e cannoni da Verona a Mantova, in preparazione della manovra su Curtatone: il Comando piemontese si rese conto della manovra a cose fatte (com'è noto, il comportamento del contingente toscano consentì poi la vittoria di Goito).

La Cavalleria di linea piemontese era, per funzioni e per tipo di uniforme, equivalente ai Dragoni delle Due Sicilie o francesi: al punto che, nei testi dell'epoca, capitava venissero chiamati tout court Dragoni. Certamente, le uniformi di entrambe le specialità furono create partendo dallo stile spartano dominante nell'Armata sarda.

Non conosco i motivi che spinsero a creare, dopo il 1859, una terza specialità (quella dei Lancieri). Quello che è certo è che il reggimento Ussari di Piacenza nacque per iniziativa di alcuni esuli ungheresi. E' un evento che si collega bene alla "creazione delle tradizioni" di cui parlava Carpu: venne così introdotta nell'Esercito italiano un'uniforme atipica per la moda piemontese, ma normale in Ungheria (cioè in una nazione "alleata" nella lotta contro gli Asburgo). Del resto, nella Honvéd ungherese del 1848, persino la fanteria portava una tunica molto "alla ussara".

Chissà, se al governo ci fossero stati i democratici, forse avremmo avuto (oltre a Vittorio Emanuele I) un'Italia volta all'offensiva senza compromessi con l'Austria e tutta la cavalleria leggera vestita alla ussara, in omaggio all'Ungheria, importando stabilmente una tradizione altrui. E forse il colore di fondo delle uniformi italiane sarebbe stato il verde (come voleva Cattaneo) o, perché no, il rosso garibaldino...
view post Posted: 4/6/2020, 12:58 Individuazione uniformi e gradi - Foto e ritratti militari di ogni epoca
CITAZIONE (albos @ 4/6/2020, 00:40) 
Alviano ho un'altra chicca per te: la foto di questo che io reputo un Capitano, presenta una cosa per me strana e cioè il copricapo
che sta in disparte sulla poltrona con penna bianca e aquila al fregio. Che dici? E delle decorazioni? La croce col nastrino chiaro (verde-bianco-verde) per anzianità di servizio, ma l'altra non sembra neppure italiana.
Ricci_0

Dovrebbe trattarsi di un capitano dello Stato maggiore. Sulla decorazione non mi esprimo.
view post Posted: 17/5/2020, 18:14 L'elmo delle Guardie civiche - STATI PRE-UNITARI ITALIANI - ALTRI STATI ANTE 1914
Potrebbe essere un'uniforme della k.k. Gendarmerie austriaca?
Portavano anche loro un elmo alla prussiana.

https://pin.it/2ZzU226
213 replies since 21/2/2011