È esistita una "Davis Monthan" italiana?

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view post Posted on 16/12/2022, 16:18

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E' doveroso precisare che il famoso AMARC (Aerospace Maintenance and Regeneration Center) di Davis-Monthan non è un semplice magazzino di sfasciacarrozze. In realtà presso l'AMARC si svolgono attività ben più delicate e complesse, ovvero la messa in stoccaggio degli apparecchi radiati dalle Forze Armate USA attraverso un accurato processo di "cocoonizzazione" che ne preserva le cellule dai processi ossidativi e d'invecchiamento. Questi stessi apparecchi possono poi essere "scongelati" e rimessi in condizioni di volo, naturalmente a determinate condizioni, a seconda delle richieste degli operatori nazionali od esteri. L'AMARC fornisce anche un inesauribile magazzino di pezzi di ricambio per gli aerei ancora in servizio operativo. Parecchi aerei accantonati presso la base di Davis-Monthan hanno poi trovato la loro collocazione definitiva nei musei aereonautici americani.

Quanto al riutilizzo dei grandi bombardieri quadrimotori nell'immediato dopoguerra, teniamo presente che un certo numero di Lancaster e di Halifax trovarono impiego in ambito civile come aerei passeggeri e cargo. La nostra stessa compagnia di bandiera, l'Alitalia, utilizzò tra il 1947 e il 1952 cinque esemplari del Lancaster convertiti per utilizzo commerciale (Avro 691 Lancastrian). I Boeing B-17 Flying Fortress vennero lungamente utilizzati invece come apparecchi per rilievi geografici, mappature geologiche, salvataggio e "bombardieri ad acqua" per lo spegnimento degli incendi, utilizzo quest'ultimo che si prolungò in certi casi sino agli anni '70. Molto meno longevi furono invece i B-24 in quanto il loro difficile comportamento in volo li rendeva assai meno sicuri del B-17. Inoltre la cellula dei B-24 non aveva la stessa robustezza strutturale del B-17.

Quanto ai P-47 Thunderbolt in serivizo nell'A.M.I. si trattò di un apparecchio che registrò presso i nostri reparti un tristissimo record di incidenti anche mortali, vuoi per le cattive condizioni dei velivoli ceduti dall'USAF, vuoi per la complessità e le caratteristiche stesse della macchina. Non dimentichiamo che il Thunderbolt fu il più grosso e pesante aereo da caccia monoposto in servizio presso le forze aeree belligeranti nella seconda guerra mondiale, una macchina perciò che male si adattava allo stile di volo dei nostri piloti abituati ad apparecchi ben più leggeri e manovrabili.

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view post Posted on 16/12/2022, 19:00
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CITAZIONE (Barba elettrica @ 16/12/2022, 15:22) 
Molto interessante il fatto della Land Rover, che comunque era già uscito in un vecchio topic...https://miles.forumcommunity.net/?t=58587815
Altra mia curiosità sarebbe poter capire se e perché l'alluminio "di recupero" può essere nuovamente usato in campo aeronautico o meno.
[...]

Vado a memoria, ma se ricordo giusto non si trattava di semplice alluminio.
Ricordo Avional - Anticorodal -Ergal
Sono andato a spulciare e trovato un sito di Aviometal che spiega un po'delle leghe
Temo che la semplice rifusione non avrebbe potuto essere applicata per avere caratteristiche "Aeronautiche" e quindi, i tecnici della Rover saranno stati ben lieti di far man bassa di quello che trovavano per i loro scopi
 
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view post Posted on 16/12/2022, 19:44


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se può servire mio suocero dal 45 al 48 circa era di servizio a Linate e avevano come "mission" il recupero di aerei caduti in nord Italia e qualcuno lo ripristinavano anche... :rolleyes: raccontava spesso che qualche genio aveva fatto montare una elica destra su un motore sinistro ( o viceversa non ricordo..) e solo quando provarono a metterlo in moto si accorse che andava indietro :XD: :XD: ;_;
 
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view post Posted on 16/12/2022, 21:05
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CITAZIONE (157° @ 16/12/2022, 19:44) 
se può servire mio suocero dal 45 al 48 circa era di servizio a Linate e avevano come "mission" il recupero di aerei caduti in nord Italia e qualcuno lo ripristinavano anche... :rolleyes: raccontava spesso che qualche genio aveva fatto montare una elica destra su un motore sinistro ( o viceversa non ricordo..) e solo quando provarono a metterlo in moto si accorse che andava indietro :XD: :XD: ;_;

Mi pare di ricordare che a Linate si facesse la manutenzione sia ai Merlin degli Spitfire che ai Packard dei Lancastrian in servizio con l'Alitalia. La sua missione era parte di tutto ciò?
 
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view post Posted on 17/12/2022, 00:15
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Circa l'uso dell'alluminio recuperato dai relitti io posso solo dirvi che dalla carlinga di un B25 caduto qui vicino fu recuperata una certa quantità di materiale che fu utilizzata in una fornace locale per produrre pentole e coperchi, che però si dimostrarono di cattiva qualità (e 157° sa di cosa parlo, dato che partecipò alle ricerche).

Un altro ricordo di quando leggevo "After the battle": negli anni settanta si favoleggiava di aerei alleati abbandonati in Birmania che alla fine erano stati distrutti e sepolti nei pressi di qualche aeroporto: il costo del recupero sarebbe stato superiore al valore del materiale ottenuto.
 
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view post Posted on 20/12/2022, 15:41
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Un altro ricordo di quando leggevo "After the battle": negli anni settanta si favoleggiava di aerei alleati abbandonati in Birmania che alla fine erano stati distrutti e sepolti nei pressi di qualche aeroporto: il costo del recupero sarebbe stato superiore al valore del materiale ottenuto.

Ho sentito anch'io questa storia, ma in tempi più recenti, diciamo poco meno di un decennio fa: un agricoltore inglese raccontava di aver colto, nel corso di un raduno di veterani USA, che questi soldati avevano ricevuto l'ordine di seppellire degli Spitfires (fra l'altro nuovi di zecca, ancora nella cassa e con tanto di paglia di imballaggio) nel bel mezzo della giungla birmana. In questo modo si intendeva evitare che cadessero nelle mani sbagliate fomentando ulteriori conflitti, specie in previsione della formazione di nuovi Stati man mano che l'Impero Britannico concedeva l'indipendenza alle proprie ex colonie. L'inglese che raccontava la sua ricerca diceva per l'appunto di avere iniziato molti anni prima e di aver affrontato la spesa di una somma di denaro imprecisata, ma a occhio e croce favolosa ("Ho smesso di contare dopo £150K", diceva).
 
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view post Posted on 20/12/2022, 20:33


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CITAZIONE (Barba elettrica @ 16/12/2022, 21:05) 
.....Mi pare di ricordare che a Linate si facesse la manutenzione sia ai Merlin degli Spitfire che ai Packard dei Lancastrian in servizio con l'Alitalia. La sua missione era parte di tutto ciò?

purtroppo non so risponderti e Lui vola molto in alto... So che dopo un pò di tempo, esauriti i recuperi, fu mandato in Sicilia (?) dove era responsabile di un Plotone di Allievi Piloti. Passate le feste mi riprometto di pubblicare l'estratto di un "numero unico" stampato in chiusura del Corso.
 
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view post Posted on 21/12/2022, 10:30

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CITAZIONE (Barba elettrica @ 20/12/2022, 15:41) 
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Un altro ricordo di quando leggevo "After the battle": negli anni settanta si favoleggiava di aerei alleati abbandonati in Birmania che alla fine erano stati distrutti e sepolti nei pressi di qualche aeroporto: il costo del recupero sarebbe stato superiore al valore del materiale ottenuto.

Ho sentito anch'io questa storia, ma in tempi più recenti, diciamo poco meno di un decennio fa: un agricoltore inglese raccontava di aver colto, nel corso di un raduno di veterani USA, che questi soldati avevano ricevuto l'ordine di seppellire degli Spitfires (fra l'altro nuovi di zecca, ancora nella cassa e con tanto di paglia di imballaggio) nel bel mezzo della giungla birmana. In questo modo si intendeva evitare che cadessero nelle mani sbagliate fomentando ulteriori conflitti, specie in previsione della formazione di nuovi Stati man mano che l'Impero Britannico concedeva l'indipendenza alle proprie ex colonie. L'inglese che raccontava la sua ricerca diceva per l'appunto di avere iniziato molti anni prima e di aver affrontato la spesa di una somma di denaro imprecisata, ma a occhio e croce favolosa ("Ho smesso di contare dopo £150K", diceva).

Mi sembrava di avere letto s'una rivista aereonautica inglese la storia completa di questi Spitfire seppelliti nella giungla della Birmania, la cui esistenza, nonostante lunghe e costosissime ricerche, non è mai stata accertata. Mi sembra che proprio di recente, dopo l'ennesima delusione, tali ricerche siano state definitivamente abbandonate. Negli ultimi anni i laghi e le paludi russe hanno restituito alcuni esemplari di Spitfire e di Hurricane, velivoli ceduti dagli inglesi all'aviazione sovietica negli ambiti degli accordi "Lend and Lease" e vittime di atterraggi d'emergenza su superfici ghiacciate. Molti di questi apparecchi sono stati sottoposti a una lunga e accurata opera di restauro e oggi fanno bella mostra di sè in alcuni musei inglesi e americani.

Tra le imprese di questo tipo, una delle più famose fu il recupero, avvenuto nel 1992 di un P-38F Lighting sepolto nei ghiacci della Groenlandia. Dopo un restauro durato oltre dieci anni, il velivolo, ribattezzato molto appropriatamente "Glacier Girl", è stato rimesso in condizioni di volo e nel 2007 lo stesso esemplare ha effettuato la trasvolata dell'Atlantico settentrionale volando sopra il Labrador e la Groenlandia seguendo a ritroso la rotta originale. Nel 2016 un altro apparecchio appartenente alla medesima formazione è stato ritrovato semisepolto dai ghiacci nella medesima area, ma a causa del parziale scioglimento dei ghiacci polari le operazioni di recupero sono state giudicate troppo rischiose non potendo garantire l'integrità dell'aereo in fase di estrazione e sollevamento. L'impresa che portò al ritrovamento e al successivo restauro del P-38 "Glacier Girl" ha avuto una larghissima copertura mediatica sui social: chi è interessato, quindi, può andarsi a vedere moltissimi articoli e filmati disponibili o scaricabili dalla rete.

www.warhistoryonline.com/military-...es.html?edg-c=1

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view post Posted on 21/12/2022, 15:32
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Spero che anche gli altri aerei rimasti intrappolati nel ghiaccio vengano estratti. Anche se ho una buona certezza che questo accadrà in futuro. Il tuo riferimento a "Glacier Girl" mi ha fatto venire in mente un altro aeroplano che era stato recuperato dai ghiacci, e che però ha avuto un destino meno felice.
Il "Kee Bird" era un B-29 costruito nel tardo 1945 e che quindi non aveva partecipato a missioni nel corso della IIGM; tuttavia era stato mantenuto in servizio come ricognitore nel corso della Guerra Fredda. De anni dopo, durante una di queste missioni il pilota dovette effettuare un atterraggio di emergenza su un lago ghiacciato in Groenlandia, riportando danni tali da non poter più decollare. L'equipaggio, rimasto indenne, fu recuperato da aerei USAF giunti sul posto.

Decenni dopo (parliamo del 1994, '95) una spedizione giunse in Groenlandia con l'intento di riparare il velivolo e di farlo rientrare in volo negli USA. Per questo portò sul posto tutto l'occorrente (ricambi e altri materiali) con un aereo d'appoggio DHC Caribou. I lavori di ripristino durarono parecchi mesi e furono funestati dalla perdita del capo missione, che non era già in perfetta salute e in Groenlandia si ammalò, per poi morire poco dopo in un ospedale canadese. L'arrivo dell'inverno e del gelo portò a un ulteriore ritardo dei lavori. Nella primavera 1995 si pensò finalmente di poter riprendere l'aeroplano dove era stato lasciato, e si usò anche un bulldozer per preparare una pista improvvisata. Ma proprio in fase di rullaggio, una delle pompe di carburante si guastò e cominciò a perdere. Il liquido fuoriuscito si incendiò e costrinse i membri dell'equipaggio a una precipitosa evacuazione. L'aereo distrutto dalle fiamme finì miseramente abbandonato sul posto e giace ancora lì.

Per risollevarvi un po' aggiungo che, mentre cercavo info sul "Kee Bird", ho trovato notizie di un altro aeroplano atterrato in Groenlandia, poi riparato, che riuscì a tornare sano e salvo negli USA nel 1995: il B-17 soprannominato "My Gal Sal".

Siamo andati un po' off topic ma pazienza, sono uscite comunque storie interessanti.
 
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view post Posted on 30/1/2023, 16:10
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Altra domanda sul tema:
i "cavalli da tiro" della caccia USAAF nel Mediterraneo erano il P-39 Airacobra e il P-40 Warhawk. Una volta sostituiti dai P-47 Thunderbolt nel 1944, che fine avranno fatto questi velivoli, una volta messi a terra? Passati ad aviazioni amiche (come accadde per i 53 Airacobra dell'ICAF), a ruoli di addestramento avanzato, o semplicemente accantonati in attesa di finire dallo sfasciacarrozze?
 
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view post Posted on 11/4/2024, 22:53
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Per puro caso ho trovato notizie di un "salvage yard" italiano dove giaceva un B-17F chiamato "All American", s/n 41-24406, famoso per essere stato speronato da un caccia tedesco ed aver riportato uno squarcio enorme in fusoliera, che comunque non gli impedì di tornare alla base.
L'esatta localizzazione del deposito dove era accantonato non è chiara: si è detto Torretta, Gioia del Colle o Bari; ma il capolinea riportato "ufficialmente" è Lucera, dove il velivolo fu "salvaged" (non so se demolito o usato per pezzi di ricambio) ai primi del 1945. In ogni caso questa è la conferma che ci sono state delle piccole "Davis Monthan" anche in Italia.
 
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view post Posted on 12/4/2024, 08:33

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CITAZIONE (Barba elettrica @ 11/4/2024, 23:53) 
Per puro caso ho trovato notizie di un "salvage yard" italiano dove giaceva un B-17F chiamato "All American", s/n 41-24406, famoso per essere stato speronato da un caccia tedesco ed aver riportato uno squarcio enorme in fusoliera, che comunque non gli impedì di tornare alla base.
L'esatta localizzazione del deposito dove era accantonato non è chiara: si è detto Torretta, Gioia del Colle o Bari; ma il capolinea riportato "ufficialmente" è Lucera, dove il velivolo fu "salvaged" (non so se demolito o usato per pezzi di ricambio) ai primi del 1945. In ogni caso questa è la conferma che ci sono state delle piccole "Davis Monthan" anche in Italia.

"Salvage yard" può essere tradotto in "deposito recuperi". Gli apparecchi pesantemente danneggiati, e che quindi non valeva più la pena di riparare, venivano semplicemente accantonati in spazi all'aperto e utilizzati come magazzini ricambi, naturalmente dopo averli privati di tutto l'armamento e delle apparecchiature "sensibili", vale a dire radio, apparati di puntamento ed eventuali apparecchiature elettroniche (IFF, sistemi di radioguida, etc.). Come già detto e ridetto, l'AMARC di Davis Monthan svolge invece funzioni molto differenti in quanto gli apparecchi non vengono solo "parcheggiati" in attesa di finire sotto la pressa ma selezionati in base alle loro condizioni e attentamente preservati in previsione di un loro futuro utilizzo o di una cessione a forze aeree "alleate".

Durante la guerra Lucera era una base aerea americana che ospitava il 301st Bombardment Group, equipaggiato appunto con i bombardieri quadrimotori B-17. Le basi aeree alleate del sud-Italia erano costruite solitamente con criteri molto spartani: le piste erano delle semplici strisce in terra battuta ricoperte di grelle metalliche onde permetterne l'utilizzo anche in caso di cattivo tempo; di solito venivano eretti un paio di hangar prefabbricati utilizzati come depositi o officine per gli apparecchi in riparazione, mentre il personale di volo e quello di servizio alloggiava quasi sempre in tende all'aperto, torride d'estate e fredde d'inverno, per non parlare del vento, della pioggia e del fango che facevano da compagnia fissa nel corso dei mesi autunnali e invernali. La "torre di controllo" era molte volte costituita da un autocarro GMC o Chevrolet "shelterizzato" dotato di apparecchaiture radio e tavoli da carteggio, oppure da un torre d'avvistamento in legno. Niente a che vedere perciò con le "lussuose" comodità delle basi dell'8a Armata Aerea USA in Inghilterra, con le loro baracche Nissen dotate di riscaldamento, edfici comando in muratura, bagni, docce, latrine, mensa, circolo ufficiali, pub, cinema e campo da baseball.

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view post Posted on 12/4/2024, 09:41
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Ti ringrazio, Rip-Stop. Io, ovviamente, non mi sono riletto prima di pubblicare e quindi mi accorgo ora di aver fatto un po' di confusione. Volevo solo usare il nome della Davis-Monthan AFB come emblema di tutti quegli aeroporti trasformati poi in luoghi di accantonamento. Anche se, come fai giustamente notare, tra Lucera e le basi della 8th Air Force in Gran Bretagna ce ne passa: è come paragonare un hotel stellato a una tenda da campeggio...

AGGIORNAMENTO:
Si potrebbe dire "lupus in fabula"... https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/us...bcd5a50ab&ei=11

Salvo che chiamare "cimitero" quella nota base USA è decisamente inappropriato, è tutto esattamente come ricordavi:
CODICE
È doveroso precisare che il famoso AMARC (Aerospace Maintenance and Regeneration Center) di Davis-Monthan non è un semplice magazzino di sfasciacarrozze. In realtà presso l'AMARC si svolgono attività ben più delicate e complesse, ovvero la messa in stoccaggio degli apparecchi radiati dalle Forze Armate USA attraverso un accurato processo di "cocoonizzazione" che ne preserva le cellule dai processi ossidativi e d'invecchiamento. Questi stessi apparecchi possono poi essere "scongelati" e rimessi in condizioni di volo, naturalmente a determinate condizioni, a seconda delle richieste degli operatori nazionali od esteri. L'AMARC fornisce anche un inesauribile magazzino di pezzi di ricambio per gli aerei ancora in servizio operativo.


Edited by Barba elettrica - 12/4/2024, 15:06
 
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CITAZIONE (rip-stop @ 16/12/2022, 17:18) 
Quanto ai P-47 Thunderbolt in serivizo nell'A.M.I. si trattò di un apparecchio che registrò presso i nostri reparti un tristissimo record di incidenti anche mortali, vuoi per le cattive condizioni dei velivoli ceduti dall'USAF, vuoi per la complessità e le caratteristiche stesse della macchina. Non dimentichiamo che il Thunderbolt fu il più grosso e pesante aereo da caccia monoposto in servizio presso le forze aeree belligeranti nella seconda guerra mondiale, una macchina perciò che male si adattava allo stile di volo dei nostri piloti abituati ad apparecchi ben più leggeri e manovrabili.

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A tal proposito volevo riportare alla memoria questa vecchia discussione:

https://miles.forumcommunity.net/?t=61468753
 
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view post Posted on 14/4/2024, 20:31
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A proposito di velivoli recuperati da "boneyards" e di tutti gli incroci con altri temi (ad es. la ns. A.M. postbellica) mi è tornato in mente il caso degli Hawker Tempest ceduti all'aviazione indiana nel secondo dopoguerra e, dopo aver prestato servizio fino ai primi anni 50 vennero abbandonati semplicemente all'aria aperta per un periodo lunghissimo (provate solo a immaginare che danni possono fare i monsoni, oltre all'incuria dell'uomo). Gli ultimissimi superstiti di quella flotta, e in generale del Tempest, furono recuperati alla fine degli anni 70 alla base aerea di Pune, dove giacevano, e rimessi a nuovo con un lento e certosino lavoro durato addirittura decenni. Mi pare che quasi tutti o tutti i Tempest superstiti siano di provenienza indiana e che alcuni siano anche in condizioni di volo. Certo questo era un impegno che uno Stato non avrebbe mai pensato di sobbarcarsi, ma che un privato intraprende volentieri, per pura e semplice passione (e ovviamente disponendo di bei soldi)!
 
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30 replies since 9/12/2022, 22:18   1328 views
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