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| CITAZIONE (carpu @ 28/7/2023, 14:00) CITAZIONE (dgioda @ 6/7/2023, 09:45) Ti posso allegare un esempio diretto nella mia esperienza personale di ricerca. Come vedi, condannato a 20 anni di reclusione nel 1916 per codardia (da scontare nel carcere militare di Gaeta), morto nel 1918 senza indicazioni sul come e perché. Interessante che nel 1919 sia stato ammesso all'amnistia, purtroppo ormai tardiva. EDIT: scusa, leggo ora che ti riferivi a casi con sommaria esecuzione sul campo. Chiedo scusa, ho letto di fretta!Se non è stato fucilato,ma mandato in carcere devono esserci state circostanze attenuanti. Interessante questa cosa. Se non fosse morto a Gaeta (spagnola?),lo avrebbero rimandato a casa. L'aministia riguardò moltissime persone.,il fenomeno era molto esteso ed andava dalla renitenza alla diserzione passando per tutti i casi intermedi. Interessante notare che analoga amnistia non ebbe luogo (non si fece in tempo per motivi politici) alla fine della II guerra mondiale,e diverse persone ebbero parecchi fastidi. L'ultimo caso sembra sia stato nel 1968. Un tale che se l' era squagliata nel 42 o 43,fu chiamato dai Carabinieri per accertamenti. Quello disse che dopo più di vent'anni non ricordava,e lo rimandarono a casa archiviando il caso. Sì, è una situazione particolare e sicuramente interessante (per me ancora di più trattandosi di un parente anche se non in linea diretta). Sono quasi sicuro che sia morto di malattia ma purtroppo non ne ho trovato conferma da nessuna parte, nemmeno nel certificato di morte di cui possiedo copia digitale... quello che mi ha sempre incuriosito è che 20 anni sono comunque un "gradino sotto" la fucilazione (per quanto terribile la condanna sia) quindi deve per forza esserci stata qualche attenuante. Per la cronaca, suo fratello restò ferito sull'Ortigara ("ferite multiple su tutto il corpo") nel 1917 (alpino) e morì pochi giorni dopo in un campo austriaco poco distante (possiedo copia del certificato di morte tradotto dall'originale redatto dal cappellano austriaco).
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