Ciao Simone, intanto un grande grazie a te per la risposta e per aver mostrato il tuo pezzo ad integrazione del mio quesito. É bello poter parlare in questo modo circa qualcosa che ci interessa ed appassiona. Devo dire tra l’alto che i nostri distintivi sembrano davvero quasi “gemelli”, a giudicare dalla zona in cui lo smalto é venuto via… simpatica e curiosa questa cosa!
Come detto, ti ringrazio per le informazioni che hai potuto integrare, senz’altro utili per continuare a contestualizzare al meglio questa specifica “variante” del distintivo PNF. A questo punto, dato che hai citato il volume di Sparacino, ti chiedo per conferma se si tratta del notissimo lavoro “Ieri ho visto il Duce”.
Girovagando un po’ per la rete, e vedendo qualche altro caso di distintivo uguale al nostro, ho avuto effettivamente conferma che possa essere quello in uso nel primissimo periodo di vita del Partito. Una discussione interessante, che tocca anche se solo parallelamente il nostro argomento, l’ho trovata proprio qui sul forum:
https://miles.forumcommunity.net/?t=61470365L’idea che mi sono fatto, in definitiva, é che questo possa essere effettivamente un distintivo relativo al primissimo periodo, antemarcia, ma distribuito comunque a Partito già istituito, quindi non anteriore al 1921. L’etichetta “squadrista” non stona storicamente, ma
secondo me andrebbe separato con cognizione dall’accezione utilizzata per indicare gli uomini delle squadre d’azioni e dei Fasci di combattimento, che avevano in realtà due loro distintivi specifici ( uno nero ovale, l’altro romboidale rosso). Non so se ho reso l’idea insomma… poi certo, i primi iscritti al Partito e gli uomini della Marcia su Roma erano certamente “squadristi”, ma siamo in un periodo successivo a quello degli “squadristi” ( probabilmente per la maggior parte comunque gli stessi) del biennio rosso e delle spedizioni punitive. Secondo me subito dopo la Marcia su Roma inizió a diffondersi la versione con le lettere PNF. Questa é solo una mia opinione, frutto di un ragionamento in seguito all’osservazione dei pezzi presenti nelle varie raccolte.
Ho letto anche che le due produzioni potessero accavallarsi, e questo é molto probabile. Stavo guardando le indicazioni della Lorioli riportate sul tuo: si legge l’indirizzo della ditta in Via Bronzetti a Milano. La ditta si trasferì lì nel 1923: credo che questo possa essere molto d’aiuto per datare il tuo. Stiamo parlando però del tuo singolo pezzo, non credo quindi che ciò tolga alla “variante” in generale di poter risalire agli anni immediatamente precedenti, come fin qui ipotizzato nel mio post. Che ne pensi?