CITAZIONE
Alberto Parducci
Le armi bianche, guradè e sief, del XIV non furono mai sostituite, testimone, non ultimo, è stato il Generale Domenico Maria Manfredini, allora luogotenete del Gruppo Squadroni che ne ha seguito l'iter operativo fino alla resa a Gondar.
Le armi bianche di cui fate cenno non raggiunsero mai i reparti, forse non ne furono prodotte in numero sufficiente, è probabile che la foto di riferimeto sia una anticipazione propagandistica.
Stessa cosa per la fascia distintivo che per la modifica del 1939 avrebbe
dovuto essere scozzese-celeste a striscie orizzontali, forse ciò può essere dipeso anche dal fatto che i reparti di cavalleria erano sempre in
movimento e costantemente impiegati in prima linea.
All'inizio degli anni '80 ho avuto la fortuna di avere nello studio alcune preziose testimonianze del XIV prestatemi dal Gen.Manfredini: burnus, staffe tipo arabo in argento con l'interno in rosso , fascia distintivo, un gagliardetto e il pugnale che portavano al braccio con l'impugnatura rivolta verso il basso, dalle quali ho potuto realizzato una tavola in acquarello monocromo, sanguigna, poi stampata in cartolina in tempi più recenti.
.... e infati nella tua cartolian le hai illustrati in carica coi guradè sguainati.... e seif e guradè e shotel, sono nelle tabelle sul nostro XIV esposte al museo di cavalleria (ho sempre come riferimento due vecchi articoli di Calmandrei su dei Diana Armi di vent'anni fà, da dove avevo ripreso anche le foto del bournus (o burnus? io copio!) del Tenente Domenico Manfredini che ho postato e sono probabilmente lo stesso di cui parli tu, assieme appunto a due lame provenienti sicuramente dall'Africa dallo stesso "lotto" e sono appunto un seif, un guradè e una lama sudanese...
Ciao Alberto! Mi fa piacere reincontrarti qui.
Interessante la testimonianza di Manfredini sulle sciabole del Caverzerani; per caso hai foto degli altri oggetti citati?
Intendo le staffe, ma soprattutto il gagliardetto...
.... ho trovato le cartoline... anzi la cartolina (e mi sembra una provocazione postarla io, ma qualcosa come foto abbiamo già usato a uo tempo nel topic del XiV!) ... è sulla memoria di quel ritrovamento, come indicato dietro: gli oggetti salvati dal s.tenente e poi generale Manfredini:
- il classico pugnale da braccio col fodera di serpente d'uso tra il nord dell'Etiopia e il Sudan meridionale
- un seif e un shotel (come nelle foto ma in queste c'era anche la "sudanese")
- il trofeo in lega d'ottone (quello da calendario)
- il mantello
- le staffe arabe
- i tre gagliardetti
- un 91-38 da cavalleria
in più negli articoli (ripeto 85-86) c'era la fibbia da cinturone che abbiamo postato e niente gagliardetti.....
Per le scimitarre sembra che il costruttore, o meglio il capocommessa, l'Armiere Sardi, riusci a spedirle poco prima della fine della guerra, arrivarano a l'Asnara dove andà (dice Calamandrei) completamente disperso prima di essere distribuito, comprese le trombe con la loro drappella......