CITAZIONE (lupo volante @ 18/3/2021, 21:48)
CITAZIONE (meino67 @ 18/3/2021, 21:01)
CITAZIONE (lupo volante @ 14/3/2021, 20:57)
La croce è quella Pisana dei cavalieri di S. Stefano e le croci ricrociate piccole sono della Custodia di Terrasanta, ma più in là non oso andare
Non è una croce Pisana.
È la Croce di Malta o Croce di San Giovanni, simbolo di un’altra repubblica Marinara, Amalfi.
La croce pisana è così
hai perfettamente ragione....
In realtà la ragione sta nel mezzo...
La croce maltese (ovverosia croce ottagona, ovverosia croce biforcata)
rossa ricorda quella dei Cavalieri di Santo Stefano Papa e Martire (che comunque era accantonata da gigli e non da crocette - come già ricordato).
I Cavalieri di Santo Stefano avevano sede a Pisa, per cui la locuzione "pisana" accompagnata alla specificazione di Santo Stefano ci può stare (è abbastanza chiaro da non dare luogo a confusione con la croce
araldica pisana, che - come ricordato - è affatto diversa).
Definire detta croce maltese come croce "di San Giovanni" è cosa affatto rischiosa, ché in araldica la croce di San Giovanni é ben altra cosa (una semplice croce bianca in campo rosso, e solo in chiara connessione - ad esempio come capo in uno stemma - con l'Ordine di Malta ovverosia di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta), mentre in Faleristica si prefersice mantenere definizioni più inequivocabili come "di Malta" o "maltese".
Le crocette che accantonano la croce maltese rosa non sono
ricrociate (i terminali sarebbero crocette complete +) ma sono
potenziate(i terminali sono a forma di T ovvero di tau).
Non basta una croce potenziata per fare una croce di Gerusalemme (sia riferita al Regno di Gerusalemme che alla Custodia di Terra Santa): ci vuole una croce potenziata accantonata da altre 4 crocette potenziate.
Ne consegue che questa croce
nel suo complesso (dissezionare qualcosa può aiutare nell'analisi, perà alla fine bisogna comunque fare sintesi...) non c'entra niente con Malta (se non per la mera forma geometrica), nè con Santo Stefano, nè con Pisa, nè con San Giovanni, nè con Gerusalemme (se non in forma assai indiretta come possibile pretensione al Regno di Gerusalemme, ma questo lo vedremo in seguito).
La croce è uno di quegli Ordini farlocchi che proliferarono in Italia nell'immediato dopoguerra. Come giustamente ipotizzato, il ricevente ne sarà stato insignito quando già era a riposo, l'avrà acettato per buona grazia e poi l'avrà ficcato nel primo cassetto a portata di mano, senza essersi mai sognato di indossare la ciofeca.
Non rammento il nome esatto di questo specifico Ordine farlocco, cercherò nei miei archivi. L'ipotesi "cipriota" fatta sopra potrebbe essere corretta (ovviamente non ci si riferisce ad alcuna decorazione ufficiale dello stato cipriota, ma a farloccata nata nel dopoguerra sulla scia di analoghe farloccate leggermente più vecchiotte - metà '800 - create come fantasiosa pretensione ereditaria al Regno crociato di Cipro, che nella realtà storica si è dinasticamente estinto con la morte dell'ultimo Lusignano e la susseguente cessione del Regno fatta dalla di lui moglie alla Repubblica di Venezia).