Nel contempo il Capitano Guido DEL NOCE, ripresosi dalla ferita subita viene trasferito e lo troviamo in forza nel 211 Reggimento fanteria che con il fratello 212 formava la Brigata Pescara.
Ecco il secondo attestato relativo alla concessione della medaglia di bronzo al Valore Militare
Si mostra non in buone condizioni con la motivazione quasi evanescente
ma, c'è sempre un ma, la motivazione è veramente interessante.
"Accompagnando un Generale in un'arrischiata ricognizione, ed essendo rimasto gravemente ferito dallo stesso proiettile che aveva ucciso il superiore, non curante di sé, non abbandonava il Generale che quando si senti sfinito per la copiosa perdita di sangue"Veliki Hrib 11 agosto 1916
Ma dove era posizionata la Brigata Pescara l'11 agosto 1916?
In prima linea dal 6 al 26 agosto in prima linea
(Peuma - Quota 138 - Santa Caterina - Quota 343 - Pendici Veliki Hrib - Quota 85 - Monte Sabotino - Costone San Mauro)incuriosito mi metto alla ricerca dell'ufficiale superiore caduto nell'azione.
Un clik e via, si tratta del Maggior Generale
CARTELLA Nicola TANCREDI - Comandante della Brigata.
Iniziò giovanissimo la sua attività militare, entrando nel Regio Esercito con il grado di sottotenente e venendo poi promosso a tenente nel 1883, all’età di 22 anni.
Alla “vigilia” dello scoppio della prima grande guerra, nel 1911 – con il grado di tenente colonnello del 40º Reggimento di fanteria della Brigata di fanteria “Bologna” – fece parte della guerra italo-turca, mettendosi in evidenza ad Ain Zara dove fu costretto a sostituire il suo comandante ferito e a dirigere le operazioni di battaglia.
E’ per questo che ricevette la Medaglia d’Argento al valor militare ed è per questo che all’alba del primo conflitto mondiale assunse la carica di colonnello, con il comando del 29 Reggimento di fanteria della Brigata di fanteria “Pisa” prima e della Brigata fanteria “Bergamo” poi, a luglio, in seguito al suo impegno nella battaglia di Isonzo.
Ad agosto, però, rimase ferito sulle colline di Santa Lucia, dopo aver conquistato le trincee avversarie in seguito all’attacco contro la piazzaforte di Tolmino.
Promosso a maggior generale, a maggio 1916 assunse il comando della Brigata di fanteria “Pescara” sotto la direzione del generale Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, ma pochi mesi dopo, il 12 agosto, morì alle pendici del Monte San Gabriele.
Fatale una scheggia di granata, il suo corpo fu inizialmente sepolto al “Cimitero dei Quattro Generali” e poi spostato al sacrario militare di Oslavia.
Dopo il primo conflitto mondiale ricevette altre due medaglie d’argento al valor militare e un’altra alla memoria, gi fu dedicata una strada sia dal Comune di Roma che dal Comune di Pesaro, città nella quale abitava.
Risulta decorato di ben quattro medaglie al Valore Militare
Medaglia d’argento al valor militare
“Sempre di esempio ai suoi dipendenti quando più intenso era il fuoco nemico, assunto il comando del reggimento quando il suo colonnello cadde ferito a morte, seppe con l’efficace sua azione personale mantenere alto lo spirito offensivo del suo reggimento".Ain Zara, 4 dicembre 1911.
Medaglia d’argento al valor militare
“Con intelligente, costante attività, sprezzando ogni pericolo, portandosi in prima linea ogni qualvolta occorreva dare impulso all’azione, guidò il proprio reggimento, che già aveva subito numerose perdite, specialmente di ufficiali, a successivi attacchi di trincee nemiche, riuscendo in alcuni tratti a prendere posizione a brevissima distanza da esse, in altri, ad impadronirsene, ed a rafforzare, sotto il fuoco nemico, con solidi trinceramenti, la linea delle nostre truppe sulle falde del Monte S. Michele".Alture del Monte San Michele, dal 30 giugno al 9 luglio 1915.
Medaglia d’argento al valor militare
“Distintosi al comando di una Brigata, seppe, in breve, rivolgerne gli animi ad energica azione. Incaricato dell’attacco a forti posizioni nemiche, condusse le sue truppe con rara abilità, ottenendo importanti risultati: l’occupazione di gran parte delle posizioni nemiche, la cattura di circa ottocento prigionieri, dei quali venti ufficiali, la presa di quattro mitragliatrici e di molto altro materiale".Santa Lucia di Tolmino, 16-18 agosto 1915.
Medaglia d’argento al valor militare
“Diresse con intelligenza e valore le operazioni affidate alla brigata ai suoi ordini, prendendo sempre posto in prima linea e dando in tal modo alle truppe mirabile esempio di valore. In un’arrischiata ricognizione eseguita personalmente per meglio dirigere le operazioni di attacco a Santa Caterina, veniva colpito a morte da granata nemica".Santa Caterina Salcano, 11 agosto 1916.