Cari Amici Forumisti,
a proposito di tutta quella roba accatastata e che fa sbavare ogni collezionista o semplice appassionato, mi raccontava un mio zio, nel '45 appena arruolato nei CC e che era di stanza a Milano, che nell'immediato dopoguerra era incaricato di ritirare (lui diceva "rastrellare" nel senso proprio del termine ...) armi e munizioni sparse dovunque nel territorio.
E l'inventario iniziale si faceva "a peso", nel senso che le quantità spesso non erano indicate per numero di pezzi, ma per peso caricato sui camion, poi avviati alle presse ...
Ovviamente c'era qualche suo superiore appassionato di armi, che gli chiedeva di tenere da parte il pezzo particolare ....; bastava buttare nel camion qualche rottame di ferro e i conti tornavano ...!
Francamente non so quanto di vero ci fosse nei suoi racconti di gioventù, ma lui, che nel frattempo era diventato Artificiere nell'Arma, non era uno sprovveduto e se ne intendeva, tanto che mi specificava modello, tipo e calibro degli oggetti più pregiati che gli sono passati per le mani nella sua lunga e onorata carriera.
Finiva il racconto dicendomi sempre "
Che ne sapevo che avrei avuto un nipote con questa passionaccia, magari ti potevo tenere da parte qualcosa !?!?" ...Meglio non pensarci!!!
l'Artigliere
Munizionamento e ricarica
ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
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, colpa mia, ma non potevo staccarle dal medagliere ... Portate pazienza!
