Posts written by Enrico235

Belley Pietro, il 19-20 giugno 1917, era il comandante del Battaglione Alpini Verona

Ciao



Ricerca difficile....
6 agosto 1916, sul S.Michele:
la Brigata Catanzaro (141°-142°) conquista il Costone Viola (costone che scende verso la strada Peteano-Boschini) e le Cime 1 e 2.
Le brigate Brescia (19°-20°) e Ferrara (47°-48°) conquistano le Cime 3 e 4.
La brigata Ferrara mette piede nelle posizioni fra la Cima 4 e Cappella Diruta.
Sul Monte San Michele vengono impiegate, più tardi nella stessa giornata, anche la brigata Granatieri e la brigata Lombardia, a rinforzo per respingere i contrattacchi AU sulle Cime 1 e 2.
Le cime del Monte S.Michele sono numerate da Nord a Sud.
Tratto da "Monte San Michele", di A.Galante, Gorizia, 1933
La mappa dal volume "La conquista di Gorizia" Ministero della Guerra, 1925

Nel volume sui decorati dei Granatieri, Ferri Gino non l' ho trovato.

Vi erano anche reparti del Genio, l' XI Battaglione Genio Zappatori (compagnie 3a, 25a, 50a, 58a) che fu messo a disposizione della brigata Brescia, e il LX Battaglione Genio Zappatori (140a Compagnia Zappatori a disposizione del 141° Regg. Fanteria sul Costone Viola; la 167a, che aveva un plotone con il 141° come sopra, e un plotone col 142° Regg.Fanteria)

Interessante il resoconto dell' assalto a cui prese parte la 140a Compagnia Zappatori, sul Costone Viola, unitamente al 1° battaglione del 141° Regg.Fanteria:
“Alle ore 15 il primo plotone della compagnia della forza di 52 uomini, al comando del sottotenente Gromo Lodovico, ricevette l' ordine di avanzare colla prima ondata con attrezzi da zappatore e gelatina esplosiva, di occupare la prima trincea nemica e di avanzare sulla seconda per occupare anche questa. Il valoroso ufficiale si lanciò all' assalto coi suoi zappatori ed entrò nella prima trincea nemica, e poi nella seconda, ove si mantenne per un certo tempo, fino a che colpito da pallottola ad una spalla dovette ritirarsi, sostituito subito dopo dal sottotenente Todesco Maggiorino.
Questi, presentatosi dal comandante dei fanti che era sul posto, ricevette ordine di non occuparsi per il momento di raccogliere i suoi genieri, ma di prendere il comando della 6a compagnia del 141° Fanteria restata senza ufficiali e di avanzare con essa da Cima 1 verso la trincea nemica antistante. Egli eseguì l' ordine, e tenne la trincea nemica per tutta la notte, benché ferito da pallottola al braccio destro. Al mattino, nuovamente ferito, dovette essere allontanato.”
Da “L'Arma del Genio nella Grande Guerra”

Anche in questo volume ci sono i nominativi dei decorati al V.M. del Genio, e quelli riportati per fatti del 6 agosto 1916 sul San Michele si trovano tutti anche sul sito del Nastro Azzurro, decreti luog.li tra marzo e agosto del 1917.

Saluti
Enrico

Si si, il libro in cui si parla di Salvetti Giacobbe è sempre quello, Editore Gaspari "Itinerari nel Carso dimenticato - Vol.secondo", del 2010 (autori Juren, Persegati, Pizzamus)

Ciao Clifton, vedo che su evvay è attualmente in vendita il catalogo San Giorgio Aste Ordini cavalllereschi e decorazioni 2008.
Che sia lì dentro?

Eh si, i prezzi su eBay sono pazzi, anche al contrario...

www.ebay.it/itm/285358417990

(Mi scuso, in realtà lo volevo aggiungere al topic "Prezzi pazzi su ebay...e non solo!", ma ho fatto un po' di casino ... - Se un amministratore fosse così gentile da spostare il post nella giusta sezione.... grazie)

Ciao, io gli scrissi a gennaio del 2014, per avere informazioni su mio padre, prigioniero dei tedeschi dal settembre 1943, mi risposero a settembre 2021 (!!!!!) dicendomi che non avevano trovato riscontri.
Impiegano mooolto tempo a rispondere, adesso dicono che non si potranno presentare richieste fino al prossimo mese di settembre.

Questo quello che mi scrissero:
"Our individual archives from the Second World War mainly contain information relating to prisoners of war and civilian internees. Individual data on civilian victims of the Nazi regime (concentration camp internees, prisoners of war assigned to forced labour following their capture, other forced labourers, and displaced persons) is kept at the International Tracing Service in Bad Arolsen, Germany. We suggest you to contact as well:
Ministero della Difesa
Palazzo Baracchini
Via XX Settembre 8
I - 00187 Roma"

Traduzione: "I nostri archivi individuali della seconda guerra mondiale contengono principalmente informazioni relative a prigionieri di guerra e internati civili. I dati individuali sulle vittime civili del regime nazista (internati dei campi di concentramento, prigionieri di guerra assegnati ai lavori forzati dopo la loro cattura, altri lavoratori forzati e sfollati) sono conservati presso l'International Tracing Service di Bad Arolsen, in Germania. Ti suggeriamo di contattare anche
Ministero della Difesa
Palazzo Baracchini
Via XX Settembre 8
I - 00187 Roma"

Da quello che sapevo, mio padre non fu mai assegnato a lavori forzati dopo la cattura, ed era un militare. La mia richiesta conteneva alcune notizie, come la data e il luogo della cattura, ottenute dal foglio matricolare.
Boh, nella richiesta ho specificato che non era un civile, ma un militare, ma questa è la risposta che ho ottenuto dopo 7 SETTE anni.

Vabbè....

L' 82a Batteria Bombarde da 240L, alla sera del 14 giugno 1918 era su Cima Cischietto (...e ci sarà stata anche a fine mese...)

Da: “Appendice alla storia dell' Artiglieria Italiana – Volume XIV - I Bombardieri nella guerra 1915-18” di C. Montù.

Saluti

Buonasera,
su Quota 188 presso Oslavia, il 6 agosto del 1916, attaccò la Brigata Lambro, 205° e 206° reggimenti fanteria, con 5 battaglioni.
Dal volume: "La conquista di Gorizia", 1925:
"La Colonna Grazioli aveva iniziato anch' essa l' attacco (contemporaneamente all' attacco sul Monte Sabotino) alle ore 16, con l' obiettivo di superare Quota 188 e Dosso del Bosniaco: il 3° battaglione del 206° Fanteria (ten.col. Petitti) irruppe dalle trincee del Lenzuolo Bianco nella Valletta antistante e intraprese l' ascesa del pendio verso Q.188. Mentre il battaglione tentava di superare il varco dei reticolati, venne accolto da violentissime raffiche di mitragliatrice che produssero gravissime perdite fra le quali quelle del comandante di battaglione e del ten.col. Lace, comandante del 206°, che, alla testa del reparto, guidavano l' assalto. Il battaglione non tentennò, ma, riordinandosi celermente e, lasciando sulla sua sinistra Q.188, si diresse sulle sconvolte trincee del Dosso del Bosniaco, ove con bombe a mano e con le baionette ingaggiò una violenta lotta corpo a corpo nei camminamenti, nelle caverne, nei tratti di trincea meno sconvolti, fra i grovigli dei reticolati.
E poichè una mitragliatrice austriaca, posta in una caverna, battendo violentemente di fianco la posizione vietava al battaglione di affermarsi e procedere oltre, un gruppo di ardimentosi (caporale Raimondi Luigi, soldati Brigata Giuseppe, Ferraris, Guerra Luigi e Sacconi Federico) guidato dal caporal maggiore Bonomi (medaglia d'oro), assalì la caverna, uccise i tiratori, e, penetrando dentro, intimò con successo la resa a 5 ufficiali e a 125 soldati.
Dopo tale episodio il reparto, per quanto avesse subito perdite sensibili, specialmente di ufficiali, potè riordinarsi e, sotto la guida del capitano Fiumara, riuscì ad aggrapparsi alle sconvolte posizioni del Dosso del Bosniaco.
Contemporaneamente all' attacco del 3° battaglione del 206° su Dosso del Bosniaco doveva svolgersi quello del 2° battaglione (capitano Squillace) del 205° fanteria (colonnello Rognoni) contro la Q.188.
Questo battaglione, però, per accedere al varco della quota, essendosi valso dei camminamenti di approccio che portavano ad una parallela di partenza a poche decine di metri dal reticolato nemico, rallentò il movimento e ritardò l' attacco determinando un distacco col 3° battaglione del 206°.
Tentò la 7a compagnia (tenente Bagnoli) di guadagnare, con un poderoso assalto alla baionetta, il cocuzzolo contrastato, ma, non ostante il rincalzo avuto dalla 6a (capitano Calendi), riuscì solo ad affermarsi sulle pendici della quota e mantenervisi con gravi stenti e forti perdite.
In vista della situazione dei due battaglioni, il colonnello brigadiere Grazioli fece rincalzare il 3° battaglione del 206° dal 2° (maggiore Siliprandi) dello stesso reggimento e l' attacco di Quota 188 dal 3° battaglione del 205° (maggiore Stuto);
il ten.col. Fossati assunse il comando del 206°, il 1° battaglione del 206° rimase in rincalzo delle prime linee ed il 1° battaglione del 205° a guardia delle trincee di Val Peumica.
Con tali disposizioni e coadiuvato dal tiro delle artiglierie, l' attacco venne ripreso accanito e violento per sorpassare tutto il costone di Q.188 e Dosso del Bosniaco. [...] Alla sera del 6, i battaglioni della Brigata Lambro erano su Q.188 e Dosso del Bosniaco."

In basso a sinistra indirizzo del mittente, alla riga reggimento potrebbe essere "60° - o 66° - Fant."
Squadrone N.P. è per me ignoto....

Ho provato a scansionare a risoluzione più alta, i fregi dei berretti, almeno in quelli un po' più visibili...non si vede granchè, ma vero, non sono tutti artiglieri... sembrano esserci fregi da mitraglieri, uno della fanteria, uno di artiglieria, alcuni non riesco ad inquadrarli (non si vedono bene, no)







Secondo me non ci sono ufficiali perché i soldati raffigurati nella foto potrebbero essere conducenti o addetti alla manutenzione dei mezzi... una foto ricordo dei soli appartenenti alla medesima classe di leva, 1895.

In rete ho trovato questo, un elenco dei decorati al valore militare del Corpo Automobilisti :
www.pechino-parigi.it/files/albodonore.pdf
Qui molti dei decorati, autisti o meccanici, erano in servizio alle squadriglie automitragliatrici nella 1a GM.

Poi anche questo:
www.assocarri.it/wp-content/upload...isti_Elenco.pdf
Anche qui è riportato un elenco dei decorati al valore militare delle squadriglie automitragliatrici nella 1a GM; diversi decorati, in forza alle squadriglie durante le azioni di guerra, sono indicati come facenti parti di bersaglieri (5), cavalleria (8), artiglieria (2), fanteria (7), milizia territoriale (2), genio (1), automobilisti (1), alpini (1) ecc.

Su un altro volume, “La meccanizzazione dell' Esercito fino al 1943 tomo 1 parte 1”, di Lucio Ceva e Andrea Curami - edizione Ufficio Storico dello SME - 1994,
c'è un paragrafo di 15 pagine sull' ideazione, sviluppo, produzione e impiego delle automitragliatrici nella 1a GM.
Qui ho trovato che la 5a Squadriglia automitragliatrici blindate (con la 4a) fu impiegata, alla fine del conflitto, presso il “Corpo di Occupazione Interalleato” nella zona di Fiume (Abbazia?)

Saluti

Edited by Enrico235 - 6/1/2023, 16:37

Secondo me portano mostrine dell' Artiglieria, ingrandendo i particolari in diversi si vede che hanno anche il fregio dell' Artiglieria sul berretto.

Buonasera, anche io raccolgo fotografie della 1a guerra mondiale, qualche anno fa sono venuto in possesso di questa: 5a Squadriglia Automitragliatrici Blindate - Classe 1895 - con il motto "Ad Victoriam Velociter";
sul retro c'è quello che probabilmente è il timbro del fotografo, fatta ad Abbazia (Opatija in Istria), quindi probabilmente poco dopo la fine dellla guerra.



E, sempre sul retro, c'è anche un elenco nominativo dei soldati nella foto.



Saluti e buon anno!

Questo tratto da "La Brigata Brescia 19° 20° Regg. Fanteria - Italia Francia - 24 maggio 15 * 11 novembre 1918 - Torino, 1919"

[…] Il terreno frastagliato e vario, fittissimi boschi che scendevano lungo i costoni dell' Avscek ostacolavano la faticosa avanzata che il 19° e il 20° Fanteria compivano sulla destra o sulla sinistra del Vallone. Minore effetto morale, nonostante le gravi perdite che c' infliggevano, ottenevano i rapidi e violenti concentramenti di fuoco che il nemico effettuava sui nostri battaglioni. Pattuglie nemiche di retroguardia, affrontate risolutamente, venivano sgominate o catturate: e la marcia proseguiva faticosa e tenace, sempre verso l' alto, sempre più difficile ed aspra: cadevano in nostro potere i mulini dell' Avscek, Levpa, Zabrdo, Hovca, Bucovet, villaggi abbandonati dal nemico sotto la nostra minaccia, assieme agli armenti che non aveva potuto salvare.
Dopo alcuni giorni di marcia, interrotta solo da brevi riposi, la Brigata si trovava di fronte ad una potente linea di difesa, che il nemico veniva sempre più rafforzando alla testata del Vallone [...]
Contro posizioni ben munite, irte di mitragliatrici, senza la protezione delle artiglierie nostre, che non avevano potuto seguire le fanterie, si lanciarono i reggimenti stanchi ma tenaci, rinnovando i sacrifici del novembre 1915.; primi sempre nel dar l' esempio del sacrificio, cadevano uno dopo l' altro gli ufficiali migliori, per la conquista di un sasso o di un muro negli attacchi incessanti contro quote anonime.
Okroglo...quattro sperdute capanne bruciate da una nostra batteria da montagna, paesetto sperduto sulle deserte pietraire della Bainsizza, fu la nuova sfinge che costò tanto eroico sangue al 19° Fanteria […] Le perdite nei quadri, dopo diversi giorni di lotta, rendevano difficile l' azione del comando."

Ciao Andy,
perdonami (e perdonatemi se questo è un O.T.) la “ricerca completa” o “la raccolta compulsiva”, secondo me sono sempre interpretazioni personali, come tutto quello che avviene nel collezionismo.
Non ho capito a cosa ti riferisci con “raccolta compulsiva” riferita (forse?) al fatto che mi interesso (di più) alle medaglie che non ai diplomi.
Non mi ritengo un compratore compulsivo, faccio i miei conti, spendo quello che posso spendere, penso semplicemente che se trovo una medaglia senza il suo diploma, e il luogo e il fatto mi interessano, per motivi storici o altri, anche se il diploma non c'è, mi interessa molto ugualmente.
Delle Medaglie al Valore Militare, quando le trovo, a me interessa di più la medaglia e relativa località, o fatto, che il diploma, tutto qua, probabilmente perché so che i diplomi uniti alle medaglie sono molto difficili da trovare. Si sceglie cosa collezionare. E, come chiunque colleziona medaglie, ci si accontenta molto spesso di quello che si trova. Con le risorse oggi disponibili, moderne o antiche, elettroniche o cartacee, prima o poi si riesce (quasi) sempre a collocare con notevole precisione il fatto/luogo.
Ripeto, complimenti a chi ha la volontà e/o la possibilità di riportare tutto alla “corretta attenzione”. Con qualsiasi mezzo.
Ciao buona domenica

Ma torniamo al ritrovamento di Valore Militare

Okroglo, durante la battalgia della Bainsizza, si trovava su di una linea tenuta dagli A.U.: Koprivsce-Kal-Okroglo.
Trovato sui Rissunti Storici dei Comandi ecc.ecc. - Brigate di Fanteria:

Brigata Potenza 271°-272°-273°
La battaglia della Bainsizza è in pieno svolgimento. Il 24 alla “Potenza” è affidato il compito di procedere vigorosamente con due reggimenti e con un battaglione del 19° Fanteria, posto temporaneamente alle sue dipendenze, all' occupazione del costone Veliki Na Gradu, Leupa, Q.206 (fondo valle Avscek). Prendono parte all' operazione il 271°, il 273° ed il I/19°.
Per la nostra pressione il nemico si ritira sopra una linea da tempo predisposta, Koprivisce-Kal-Okroglo. A tale linea tendono i reparti attaccanti ed il 273°, il III/271° ed il I/19° avanzano fin quasi a Koprivisce, ma l' oscurità della notte e le difficoltà del terreno intricato e sconosciuto, consigliano di aspettare l' alba.
All' alba del 25 agosto l' intera brigata dovrebbe avanzare sul Veliki Vrh verso il margine occidentale del Vallone di Chiapovano, ma la situazione non lo consente, non essendosi ancora raggiunti gli obbiettivi di Kal e Okroglo, basi di partenza per la nuova azione […]
Ripresa più tardi l' azione interrotta, il I/273° per Hum si dirige su Kal, […] su Koprivisce e Q.649, il I/19° da Zabrdo punta verso Okroglo. […]
Il II/273° ricaccia gli A.U. da Koprivisce e da Q.649, il I/19° che si porta sotto Okroglo, per la difesa opposta, non riesce ad impossessarsene. […]
Il 27, il I/19° riesce ad avanzare nei pressi di Okroglo, ma, preso alle spalle, é costretto a cedere alquanto.
Brigata Brescia 19°-20°
Il 25 e il 26 riesce ad avere ragione della tenace resistenza nemica e, facendo avanzare i suoi reparti in direzione Okroglo-Vrhovec, ad occupare la linea Hovca-Vrhovec, di fronte alle posizioni di Petreciak e Okroglo; dal 26 al 30, persistendo con ammirevole costanza nella lotta, alcuni reparti del 19° giungono a 50 metri dal paese di Okroglo [...]

Buona domenica a tutti.

Edited by Enrico235 - 18/12/2022, 16:50

Medaglie e... i loro diplomi.... ardua ricerca...
Dopo 80-100-120 e più-più anni...
Io, come molti qui, mi ingegno a collezionare medaglie (reggimentali, al valore, commemorative, Risorgimento... dovrei limitarmi, sto esagerando.)
Medaglia + diploma è per chi ha la “Fortuna”, perché spessissimo solamente di “Fortuna” si tratta, dopo tutto il tempo che è passato.
Però penso: il decorato che riceveva “la Medaglia”, credo che, nella gran parte dei casi, metteva la medaglia vera e propria sull' uniforme o sull' abito civile, quando si doveva.
Il diploma era accuratamente riposto un cassetto, o, nel migliore dei casi, in una cornice, in casa (scritto con bella calligrafia, timbrato, firmato - chissà che odore ha).
Io, fra medaglia e/o diploma, potendo scegliere, quando non sono ceduti in coppia, preferisco la medaglia.
E' una manifestazione materiale del fatto-luogo-tempo, quando si tiene tra le dita, una sensazione che non ho con la carta.
Vabbè , sto vaneggiando.

P.S. Complimenti, comunque, a chi colleziona diplomi.


Casa Violina 16 maggio 1916 non potrebbe essere Costa Violina, località vicino a Rovereto dove. in quei giorni 16/17 maggio, il 1° battaglione del 207° Fanteria Brigata Taro si oppose a reparti della 57a Divisione A.U. (località nella quale fu insignito di MOVM Damiano Chiesa (che stava in Artiglieria, 963a Batteria da 149G), nelle stesse date - 15/19 maggio) ?
In loco vi erano anche il 2° Raggr.to Art. d' Assedio e il 3° Regg. Genio (309a Compagnia Genio M.T.)


Meltar 16 dicembre 1917, zona Asiago (dove ora c'è il campo da golf, credo), una delle località della "battaglia d' arresto".

Edited by Enrico235 - 17/12/2022, 02:17