Posts written by rikisanto

Ho stampato le due Determine.

Nel caso dovessi incontrare delle difficoltà, penso che, se necessario, potresti redigere e mandarmi una delega a ritirare il Foglio Matricolare di Tuo nonno.

Potresti reinserire le foto postate nel messaggio di apertura, possibilmente in formato 1024 x 768, in modo che si vedano bene (una foto, peraltro, è scomparsa)? Vorrei stamparle e portarle con me all'Archivio di Stato.

Se non vuoi in pubblico, potresti darmi in messaggio privato, il tuo nome e cognome?

Ti ringrazio per l'apprezzamento; per me il valore dell'oggetto è nel ricordo vivissimo che ancora ho dell'ultimo, lungo periodo di vita militare di mio padre, l'unico che mi sia rimasto impresso (io sono del 1953 e in quel lasso di tempo, sono passato da 5 a 15 anni).

Dichiarazione liberatoria a che fine?

Nel registro della classe (1892, mi pare, in questo caso), i nominativi sono in ordine alfabetico?

Non serve la data esatta di nascita (giorno, mese, anno)?

Resto in attesa dei dati anagrafici da parte di Asmara48.

Io sono di Palermo e vi abito.

Premetto che non mi sono mai recato all'Archivio di Stato e non immagino da dove iniziare per fare una ricerca del genere; potrei, comunque, fare un tentativo (senza nulla promettere), avendo però i dati anagrafici completi di tuo nonno.

Vorrei chiedere, a chi ne sa più di me, se i documenti in argomento sono pubblici e chiunque può visionarli e chiedere copia degli stessi.

Inserisco le foto della Medaglia Ricordo della Delegazione Trasporti Militari di Palermo (Stato Maggiore Esercito - IV Reparto - Ufficio Movimenti e Trasporti), avente competenza territoriale corrispondente a quella della Regione Militare della Sicilia, cioè Sicilia più parte o tutta (non ricordo) la provincia di Reggio Calabria e di cui mio padre fu Vicecapo per 8 anni, dal 1958 al 1966 (da Maggiore fino al 1960 e poi da Tenente Colonnello) e Capo in s.v. per 2 anni, dal 1966 al 1968 (da Tenente Colonnello).

Mio padre fu Ufficiale di Artiglieria in s.p.e. dal 1935 al 1968.







Edited by rikisanto - 6/9/2016, 14:42

Anche se sono intervenuto solo una volta, concordo in pieno e mi associo al ringraziamento.

Peraltro, come rivelato in altre discussioni, adoro la meravigliosa città di Trieste, anche, ma non solo, perché la considero come il massimo simbolo di italianità e di amor patrio, pur nell'affascinante respiro mitteleuropeo che da sempre vi alberga.

Dal sito dell' "Associazione Ufficiali Voloire" ( www.voloire.org/ ), un articolo e una petizione per far restare a Milano, il Reggimento Artiglieria a Cavallo (le mitiche "Voloire"), al link che segue: http://www.voloire.org/in-primo-piano/%E2%...tata-petizione/ .

Penso che sia l'unica foto di Amedeo Guillet come Ahmed Abdallah (o Abdullah) al Redai, già segnalata nel mio messaggio dell'8/4/2013, alle ore 22:04.

Mi sono spiegato solo in parte.

Volevo dire di spostare la scritta Ahmed Abdallah al Redai ecc. ... , sopra al nuovo figurino ancora da disegnare, lasciando sopra al figurino in divisa coloniale, solo la scritta Tenente "Comandante Diavolo" (inserendo nella tavola anche le virgolette).

Edited by rikisanto - 8/4/2013, 22:17

La foto tipica (forse l'unica) di Amedeo Guillet nei panni (si fa per dire!) di Ahmed Abdallah al Redai è quella al link che segue: http://temis.blog.tiscali.it/2010/06/23/am...uesti-italiani/ .

Ritengo che sopra al figurino in divisa coloniale, si potrebbe scrivere: Tenente "Comandante Diavolo".

Mi permetto di ricordarti che su Alberto Litta Modignani, c'è già una discussione al link: https://miles.forumcommunity.net/?t=44395611 , peraltro proprio da te, alimentata in modo egregio.

Sempre collegato e in risposta all'intervento di valbrenta, di recente, in materia di armamenti terrestri, sono stati ceduti 10 semoventi d'Artiglieria "M 109 L" a Gibuti e 500 veicoli trasporto truppe cingolati "M113" al Pakistan (per quest'ultima cessione, si è avanzato il sospetto che fosse un "segnale" diretto all'India, nemica storica e sempre attuale del Pakistan, per la vicenda dei Marò); vedasi parte terminale dell'articolo al link: http://www.analisidifesa.it/2012/12/bilanc...-sta-cambiando/ .

Non posso che riportare, condividendolo in toto, il commento di Mario Giordano sul sito di TGCOM24, al link: www.tgcom24.mediaset.it/mondo/artic...-thatcher.shtml :

"8.4.2013

Ci vorrebbe una Thatcher

Il commento di Mario Giordano: "Oggi guardiamo con invidia gli inglesi: loro, almeno, nel triste presente, hanno una grande statista da rimpiangere. Noi nemmeno quello"

14:54 - Gli inglesi piangono la Thatcher, noi che non l’abbiamo mai avuta piangiamo di più. Quante volte, in tutti questi anni, l’abbiamo detto: “Ci vorrebbe una Thatcher”, quante volte abbiamo sperato che fosse arrivata la volta buona, quante volte abbiamo individuato dietro profili, purtroppo inadeguati, quello di una Lady di Ferro italiana. La Thatcher era proprio quello che questo Paese avrebbe avuto bisogno negli anni Ottanta, per uscire dalle secche in cui l’avevano cacciato gli orribili anni Settanta, gli ideali traditi, i compromessi al ribasso della politica inciucista.

C’era bisogno di una boccata di aria libera, di una rivoluzione liberale sincera, di un ridimensionamento del potere dei sindacati, di una riforma radicale dello Stato sociale viziato su cui magari poi cominciare a ricostruire una stagione di nuovi diritti. Invece nulla. Loro hanno avuto Margaret, noi Ciriaco De Mita: e quegli anni Ottanta così mal vissuti stanno ancora segnando il presente italiano, la mancanza di quella riforma radicale (meglio: thatcheriana) dello Stato che nessuno è mai riuscito a fare, pesa enormemente sul nostro futuro. Avremmo avuto bisogno di una Thatcher, ne avremmo avuto bisogno come il pane per non arrivare a questa situazione devastante in cui la pressione fiscale è al 52 per cento e i servizi pubblici fanno schifo, in cui i sindacati sono sempre più ricchi e i lavoratori sempre più poveri, in cui il governo è sempre più debole e le consorterie sempre più forti. Per questo oggi guardiamo con invidia gli inglesi: loro, almeno, nel triste presente, hanno una grande statista da rimpiangere. Noi nemmeno quello.
Mario Giordano"

Riposa in Pace, Margaret!

Non so da chi li abbia acquisiti, forse dalla Germania, ma 24 FH-70 sono in dotazione al Suurtükiväegrupp dell'Estonia ( vedi link: http://en.wikipedia.org/wiki/Suurt%C3%BCkiv%C3%A4gi e link: http://en.wikipedia.org/wiki/Military_of_Estonia ), paese che come gli altri stati baltici, nonché tutti quelli dell'Europa dell'Est, dopo essersi liberato dalla potenza colonizzatrice sventolante la bandiera rossa, attribuisce molta importanza alla difesa delle riacquistate indipendenza e libertà, dopo decenni di deportazioni e di sangue versato (come ben sa e può testimoniare, mia moglie, lituana d'origine!), nell'assordante silenzio di quella parte falsamente progressista e sessantottina, dell'ambiente culturale e politico occidentale.